Scicli, Palazzo Mormina – Penna (sito dell’ex Convento della Concezione)

Scicli

Palazzo Mormina – Penna
(sito dell’ex Convento della Concezione)

L’elegante Palazzo Mormina – Penna (a destra nella foto).

Il Palazzo Mormina – Penna, posto nel vertice orientale della Piazza Italia di Scicli, è un elegante edificio nobiliare in stile neoclassico che apparteneva alla famiglia dei baroni Penna di Porto Salvo, oggi sede di una banca, di una struttura ricettiva e di vari esercizi commerciali. L’edificio venne costruito nella seconda metà del 1800 sul sito in cui erano collocati il Convento di Santa Maria della Concezione e l’adiacente Palazzo dei Principi Grimaldi di Santa Caterina, appartenente al nobile Don Giovanni Grimaldi, passando al barone Guglielmo Penna – Grimaldi, figlio di una discendente della famiglia dei Principi di Santa Caterina. Dopo il decreto di eversione dell’asse ecclesiastico redatto nel 1866 dal Regno d’Italia, il piccolo convento venne abbandonato e quindi sconsacrato essendo quindi messo all’asta, mentre l’adiacente edificio nobiliare appartenente alla famiglia dei baroni Penna cominciò a subire dei lavori di rifacimento e ampliamento a partire dal 1870 voluti dal barone Ignazio Penna – Nicolaci, che ne affidò il progetto all’architetto sciclitano Bartolomeo Emmolo e ai capomastri Gaetano e Giuseppe Mormina. Il palazzo quindi risultava completato solo a metà dato che il convento della Concezione con la limitrofa chiesa (collocati ad angolo con la Via San Giuseppe) impedivano di proseguire i lavori; tramite la sopracitata asta che avvenne nel 1898, il barone Francesco Penna – Denaro acquisì l’edificio ecclesiastico ormai sconsacrato che venne quindi demolito comportando il completamento dell’edificio. Oggi il Palazzo Mormina – Penna, è considerato come uno dei principali beni architettonici di altissimo pregio monumentale, essendo uno dei principali edifici aristocratici della città di Scicli.

Passiamo ora alla descrizione dell’edificio; il neoclassico Palazzo Mormina – Penna è posto tra la Piazza Italia e le Vie San Giuseppe, Castellana e Peralta, essendo l’edificio nobiliare più grande della città sciclitana.

La facciata principale dell’edificio che si affaccia presso la Piazza Italia (numeri civici 28 e 24) risulta divisa in due ordini orizzontali; l’ordine inferiore in stile bugnato, solcato da undici colonne a capitello ionico, reca due ampi portali arcuati decorati in sommità da eleganti bassorilievi di tipo floreale, affiancati da aperture minori anch’esse di forma arcuata (ai vertici del prospetto ve ne sono due, una per lato, mentre al centro ve ne sono tre); sia i portali che le aperture minori sono inquadrati dalle sopracitate colonne. Un’elegante trabeazione decorata da merlature, piccole mensole e da fregi floreali (posti sui due portali), va a delimitare l’ordine inferiore da quello superiore andando a formare la balconata centrale dell’edificio racchiusa da un’elegante inferriata in ferro battuto. Sull’ordine superiore, solcato da undici pilastri a capitello corinzio, vi sono le sette aperture rettangolari della sopracitata balconata, inquadrate dai suddetti pilastri e decorate da travoni arricchiti da eleganti bassorilievi floreali. Il frontone merlato posto al vertice della facciata (retto dai già citati pilastri), oltre a presentare eleganti fregi floreali, risulta delimitato da un’interessante balaustra.

Il prospetto di Via San Giuseppe, anch’esso diviso in due ordini orizzontali, presenta in quello inferiore otto aperture arcuate delimitate da semplici pilastri (di cui, le quattro centrali delimitate singolarmente dai pilastri citati poco prima, mentre ai vertici i medesimi inquadrano due coppie di aperture, una per lato), mentre l’ordine superiore reca sette balconi sostenuti da eleganti mensoloni arricchiti da fregi decorativi, aventi inferriate ed aperture simili a quelle della balconata che si affaccia su Piazza Italia (va detto che i due balconi posti ai vertici del prospetto presentano due aperture, mentre i restanti tre ne hanno una singola). A coronare tutto ciò vi è un frontone merlato in sommità.

Il prospetto di Via Castellana, collocato presso l’ala un tempo appartenente al Palazzo dei Principi Grimaldi, presenta invece portoncini di ingresso e finestre in stile rigorosamente sobrio, mentre la retrostante facciata di Via Peralta (attaccata alla piccola Chiesa di Santa Maria Maddalena) di due ordini orizzontali, reca in quello inferiore un portale arcuato affiancato da due aperture rettangolari, mentre sull’ordine superiore vi è posto un ampio balcone retto da semplici mensoloni, su cui si affacciano tre aperture rettangolari di cui quella centrale sormontata da un timpano triangolare.

L’interno del Palazzo Mormina – Penna, lottizzato e ospitante un istituto bancario, una struttura ricettiva, appartamenti abitativi ed esercizi commerciali, presenta eleganti stanze decorate con affreschi e stucchi decorativi in stile neoclassico, a cui si aggiungono le scalinate interne che mettono in collegamento i corridoi che presentano un’elegante volta “a cassettoni”. Degni di nota sono i saloni principali del palazzo e i due cortili interni dell’edificio presso i quali si affacciano alcuni appartamenti posti all’interno dell’ex palazzo nobiliare. Gran parte del Palazzo Mormina – Penna è inglobata all’interno della struttura ricettiva (un bed & breakfast), che possiamo visitare virtualmente cliccando qui (per informazioni più dettagliate visitate il sito web www.conteruggero.it).

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