Scicli, Palazzo Porcelli – Battaglia – Veneziano – Sgarlata

Scicli

Palazzo Porcelli – Battaglia – Veneziano – Sgarlata


Il settecentesco Palazzo Porcelli – Battaglia – Veneziano – Sgarlata.

Al numero civico 34 di Via Francesco Mormina Penna, ad angolo con le Vie San Giovanni e Spadaro, è collocato il settecentesco Palazzo Porcelli – Battaglia – Veneziano – Sgarlata, edificio in stile tardobarocco costruito nella prima metà del 1700 che apparteneva all’aristocratica famiglia Cartia in cui, l’11 Luglio 1902, all’interno di esso inaugurò la prima sede della storica farmacia ora collocata presso il limitrofo Palazzo Spadaro (vedi link “Palazzo Spadaro e Farmacia Cartia” posto nella pagina precedente). Oggi questo edificio è sede di appartamenti privati, esercizi commerciali e locali di ritrovo. Nel Giugno 2002 questo edificio è stato iscritto nella lista dei “Luoghi Patrimonio dell’Umanità” Unesco nell’ambito delle “Città Barocche del Val di Noto”.

La facciata principale del Palazzo Veneziano – Sgarlata, adiacente a quella del Palazzo Penna – Nicolaci – Mormina (collocato alla nostra sinistra), presenta due ordini orizzontali delimitati ai vertici da due pilastri a capitello tuscanico. L’ordine inferiore presenta al centro un elegante portale arcuato abbellito da bassorilievi floreali arcuato  e dalla chiave di volta raffigurante un mascherone, affiancato da due pilastri aventi capitelli corinzi che vanno a sostenere l’elegante travone di coronamento di tipo merlato; a fianco vi sono tre portoni rettangolari (due a sinistra ed uno a destra) sormontati da una finestrella rettangolare, mentre nel vertice destro dell’ordine inferiore è posto un portico d’ingresso anch’esso di forma arcuata. L’ordine superiore è caratterizzato da un elegante balcone collocato al centro (sul sopracitato portale d’ingresso), sorretto da cinque mensoloni aventi eleganti bassorilievi decorativi (di cui quello centrale recante un mascherone fanciullesco), racchiuso da inferriate bombate, e avente un’elegante apertura rettangolare (inquadrata da due pilastri merlati e da un travone posto in sommità caratterizzati da fregi di alto pregio decorativo raffiguranti ghirlande floreali), sormontata da un timpano spezzato merlato, recante al centro lo stemma araldico della famiglia che fece costruire l’edificio. Di fianco vi sono quattro balconi (due per lato) aventi aperture rettangolari simili a quella del balcone centrale, ma prive di fregi decorativi significativi e sormontate da travoni merlati; quelli immediatamente adiacenti al balcone centrale sono incassati nella parete e delimitati da inferriate in ferro battuto, mentre quelli posti ai vertici sono sorretti da un unico mensolone avente eleganti fregi geometrico – floreali e racchiuse sempre dal medesimo tipo di inferriata. L’elegante frontone merlato orla la sommità della facciata. Il prospetto di Via San Giovanni prospiciente l’ala laterale della Chiesa di San Giovanni Evangelista, anch’esso presentante due ordini orizzontali, è caratterizzato da due aperture d’ingresso (una arcuata e l’altra rettangolare) affiancate da altrettante finestrelle rettangolari nell’ordine inferiore, mentre in quello superiore vi sono un balcone ad apertura rettangolare incassato nella parete affiancato da due finestre dal medesimo tipo di aperture, aventi mensole nei vertici inferiori risultando sormontate da travoni in sommità. Da citare il frontone triangolare (dovuto alla presenza del tetto spiovente dell’edificio) caratterizzato da due finestrelle rettangolari. Il retro dell’edificio che si affaccia presso la Via Spadaro presenta modesti elementi architettonici (aperture di accesso e finestre, tutte di forma rettangolare).

L’interno del palazzo, che è stato lottizzato ospitando appartamenti abitativi, esercizi commerciali e locali di ritrovo (un ristorante e una gelateria), presenta stanze abbellite da eleganti elementi architettonici e decorativi settecenteschi tra cui possiamo ammirare l’atrio di ingresso, la scalinata d’accesso ai piani superiori. Dai balconi possiamo godere di un’ottima vista panoramica sulla Via Francesco Mormina Penna, ma anche sul Colle San Matteo sul quale è ubicata l’ex Chiesa Madre cittadina.

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