Scicli, Periferia di Scicli (nord – ovest – sud)

Scicli

Periferia di Scicli
(nord – ovest – sud)

L’area periferica di Scicli che circonda il suo elegante centro storico barocco, comprende una breve porzione di centro abitato posta a settentrione del centro storico cittadino, i quartieri “Modica – Scicli” e “Ospedale” posti a ridosso della sponda orientale del Vallone Fiumelato in cui scorre la Fiumara di Modica, e soprattutto l’area a sud formata dai quartieri “Fatima” e “Villaggio Jungi”.

La periferia settentrionale di Scicli è posta in prossimità del tratto settentrionale di Via San Nicolò, strada che mette in collegamento da sud il centro storico sciclitano col “tratto urbano” della S.P. 42 Caitana – Scicli per Modica (il cui imbocco è posto presso il bivio con Via Modica, seguendo le indicazioni “Modica – Ragusa”), da possiamo ammirare un ottimo panorama della cittadina sciclitana, che si inerpica sull’altopiano di Contrada Balata formato da un rilievo collinare ospitante vari siti archeologici riconducibili ad insediamenti abitativi e aree funerarie di epoca neolitica; dalla Via San Nicolò possiamo imboccare anche la S.P. 54 Modica – Scicli (Via Modica, a sinistra dell’imbocco della S.P. 42) che costeggia la Fiumara di Modica, corso d’acqua che scorre all’interno della cava iblea nota come “Vallone Fiumelato” nel tratto posto tra la città modicana in cui nasce e appunto Scicli. La periferia settentrionale è caratterizzata da moderni edifici che ospitano appartamenti abitativi ed esercizi commerciali.

Dal tratto settentrionale di Via San Nicolò arriviamo all’imbocco del tratto settentrionale del Corso Umberto I (in direzione “Donnalucata – Cava d’Aliga – Sampieri”), che conduce alla Via Cristoforo Colombo, l’arteria viaria che lambisce la periferia occidentale di Scicli nota come “Quartiere Modica – Scicli” dato che è posta presso la sponda orientale della Fiumara di Modica (corso d’acqua noto anche col toponimo di “Torrente Modica – Scicli”, che da il nome all’area abitativa limitrofa) che lambisce le aree iblee di Billemi e Mendolilli poste sotto un massiccio collocato ad occidente del corso d’acqua. Da questa strada, contraddistinta da moderni edifici comprendenti abitazioni ed esercizi commerciali, tramite la Via Ospedale possiamo raggiungere la “Circonvallazione di Scicli” che conduce al quartiere periferico noto come “Villaggio Jungi” (posto a meridione) e, tramite un breve viadotto che scavalca la Fiumara di Modica, l’area in cui è posto l’Ospedale “Busacca” (monumentale edificio in stile neogotico) e le rovine del Convento di Sant’Antonino presso l’imbocco delle S.P. 95 Scicli – Spinazza – Giardinelli per Donnalucata (da cui si può raggiungere l’Eremo della Madonna delle Milizie) a sud dell’edificio ospedaliero, mentre poco più a nord (di fronte al Cimitero cittadino) vi è quello delle S.P. 37 Scicli – Santa Croce Camerina per l’omonima cittadina santacrocese (da cui volendo si possono raggiungere anche le aree di Marina di Ragusa e Donnafugata) e S.P. 38 Betlem – Piano Ceci per Modica e Ragusa (che ci conduce presso il Bosco Mangiagesso ma anche nei pressi della vallata in cui scorre il Fiume Irminio, in cui sono poste le miniere di asfalto di Castelluccio e Cava Streppenosa).

Proseguendo per la Via Cristoforo Colombo che inoltre scavalca i tratti terminali dei Torrenti Santa Maria la Nova e San Bartolomeo (a nord e a sud di Via Ospedale) che si immettono nella Fiumara di Modica, raggiungiamo il tratto terminale di Corso Mazzini che attraversa il quartiere “San Leonardo” o della “Stazione”, chiamato così perché qui vi era posto una chiesa consacrata a “San Leonardo” e ovviamente per la presenza della Stazione Ferroviaria di Scicli collocata lungo la linea “Siracusa – Ragusa – Gela – Canicattì – Caltanissetta Xirbi”. Poco più a sud vi è posto il quartiere noto come “Fatima”, chiamato così per la presenza della Chiesa consacrata a “Santa Maria di Fatima” posta tra la Via Modena e il tratto periferico del Corso Garibaldi.

Dal Corso Mazzini, proseguiamo a sud per Via Monfalcone, Piazza Istria e Via dei Lillà, da cui, tramite la Via Ugo La Malfa (andando in direzione “Sampieri – Cava d’Aliga – Donnalucata”) raggiungiamo il Viale 1 Maggio (che tramite un viadotto scavalca la sottostante Via dei Lillà e il tratto della sopracitata linea ferroviaria posto a sud di Scicli) entrando così presso l’area periferica posta a sud di Scicli nota come “Villaggio Jungi”. Esso è un quartiere costruito nel 1957 in seguito alla “Legge Aldisio” sull’incremento edilizio (redatta nell’anno 1950 in seguito al decreto voluto dal politico gelese Salvatore Aldisio) per dare una degna abitazione a coloro che dimoravano in condizioni precarie presso il quartiere rupestre di Chiafura posto all’interno del centro storico sciclitano a meridione del Colle San Matteo; infatti quest’area periferica inizialmente era nota come “Villaggio Aldisio”, divenendo noto infine come “Villaggio Jungi” dal nome della contrada in cui esso è stato collocato, contraddistinta da un’altura che domina la Fiumara di Modica che scorre lungo l’area nota come “Loddieri” in prossimità del sito rupestre della “Grotta Maggiore”. Questo quartiere, raggiungibile anche dalla sopracitata “Circonvallazione di Scicli”, è composto da moderni edifici aventi utilizzo abitativo e commerciale, ma vi sono anche ampie aree di verde pubblico e impianti sportivi.

A sud del Villaggio Jungi infine è posto l’imbocco della S.P. 39 Scicli – Donnalucata, che conduce all’omonima frazione balneare sciclitana, ma anche ai limitrofi centri sul mare di Plaja Grande, Cava d’Aliga, Sampieri, ma anche alle vicine località di Marina di Ragusa e Marina di Modica, mentre percorrendo la Via Nino Bixio verso nord, si accede ai principali quartieri del centro storico di Scicli.

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