Scicli, Quartiere “Altobello” (Via Castellana – Via Peralta – Via San Giuseppe – Via Altobello)

Scicli

Quartiere “Altobello”
(Via Castellana – Via Peralta – Via San Giuseppe – Via Altobello)

Il quartiere del centro storico di Scicli noto come “Altobello”, è uno dei più antichi della città; esso è posto a sud di Piazza Italia solcato dalle Vie Castellana e Peralta, oltre che dal tratto settentrionale della Via San Giuseppe, oltre ad essere delimitato a nord dall’area di “San Bartolomeo” (Vie San Bartolomeo e Guadagna) e ad est dal versante occidentale del “Colle della Croce” sotto il quale è posta la pittoresca Via Altobello (che prende il nome da questo quartiere), mentre a meridione esso è diviso dal quartiere di “San Giuseppe” dalla Via Calvario.

Il quartiere Altobello, uno dei quartieri più pittoreschi ed antichi, ma allo stesso tempo uno dei più “misteriosi” della città sciclitana, venne edificato a sud del Torrente San Bartolomeo presso le pendici del Colle della Croce, presentandosi come un’area fortificata a ridosso di quest’ultimo sito collinare la cui vetta è occupata dal Convento della Croce. Presso quest’area sorsero molte abitazioni a ridosso di anguste scalinate che mettevano in comunicazione la parte “alta” del quartiere con quella “bassa” a ridosso del Torrente San Bartolomeo; lungo le pareti rocciose del versante nordoccidentale del Colle della Croce che fa parte di questo quartiere, vi erano alcune dimore scavate nella roccia, ossia “case – grotta” non diverse da quelle ubicate nel quartiere di Chiafura. Inoltre qui vi erano posti i palazzi nobiliari della famiglie Ribera e Terranova – Cannariati, entrambi costruiti nel 1500, mentre i luoghi sacri più importanti erano le Chiese di San Giuseppe e di Santa Maria Maddalena, quest’ultima con molta probabilità costruita su di una non più esistente sinagoga ebraica.

Oggi presso questo quartiere possiamo ammirare in Via Peralta (tratto tra le Vie Castellana e San Giuseppe, a sud di Piazza Italia), l’ex Chiesa di Santa Maria Maddalena sorta con molta probabilità sul sito di un’antica sinagoga e affiancata a meridione da un’elegante Edicola Votiva in stile barocco, e l’ex Convento del Ritiro noto anche come “Palazzo Ribera” costruito nel 1757 riadattando un antico palazzo nobiliare cinquecentesco appartenuto appunto ai baroni Ribera di Santa Maria la Cava. All’imbocco di Via San Giuseppe, ad angolo col la Via San Giorgio, vi è un “Vespasiano” (gabinetto pubblico) progettato agli inizi del 1900 dall’architetto sciclitano Ignazio Emmolo, mentre presso la vicina Via Parini presso il numero civico 6, durante il periodo natalizio possiamo ammirare un interessante Presepe artistico in Ceramica di Caltagirone. I vicoli e le scalinate del quartiere mettono tutti in collegamento la Via San Giuseppe con la Via Altobello, e sono sono (da nord verso sud): Via Castellett, Via Capri, Via Dottor Puzzo, Via Piccione, Via Arco de Caro e Via Calvario (che si collega a Via Altobello tramite la Via Croce). In queste vie vi sono posti pittoreschi edifici di varie epoche.

Lungo la Via Altobello è posto il cinquecentesco Palazzo Terranova – Cannariati, ma anche varie case – grotta e caverne collocate lungo il costone nordoccidentale del Colle della Croce, avendo la possibilità di ammirarne le pareti rocciose dalla tipica conformazione iblea all’interno di questo quartiere facente parte della città sciclitana. Inoltre la Via Castellana è sede di una “ZTL” (“Zona a Traffico Limitato”) in cui è vietato l’accesso ai veicoli a motore non autorizzati.

Va detto infine che presso il quartiere “Altobello” vi sono anche varie strutture ricettive per turisti (case vacanze).

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