*Scicli, Area iblea e rovine di Contrada Torre Palombo

Scicli

*Area iblea e rovine di Contrada Torre Palombo

La Contrada Torre Palombo (o Torre Palumbo), costeggiata dalla S.P. 41 Scicli – Ispica (il cui imbocco è posto al termine di Via Guadagna), è posta nel versante sudorientale del Colle San Matteo e si affaccia sulla Cava di San Bartolomeo; presso questa zona è ubicato l’altopiano comprendente i ruderi del “Castello dei Tre Cantoni” (vedi link nella pagina precedente per saperne di più).

Lungo la S.P. 41, nel costone roccioso posto di fronte alla Cava di San Bartolomeo (che possiamo ammirare da questa strada), possiamo ammirare vari siti rupestri formati da caverne un tempo sede di ricoveri rupestri e di “case – grotta”, oltre a siti sepolcrali di epoca neolitica dislocati sulle pareti rocciose poste nel versante sudorientale del Colle San Matteo.

Dalla S.P. 41, arriviamo al primo bivio per Modica e per l’area del Colle San Matteo rispettivamente alla nostra destra e alla nostra sinistra venendo da Scicli; andando in quest’ultima direzione, raggiungiamo l’altopiano della Contrada Torre Palombo contraddistinto dalla presenza di villette residenziali e di appezzamenti di terreno delimitati da muri a secco in cui possiamo ammirare una torretta – bunker in cemento armato risalente al periodo della II guerra mondiale. Da qui arriviamo ad un altro bivio in cui a destra percorriamo la S.CN. “Cava Gucciarda – Serrauccelli” (che costeggia la Cava di Santa Maria la Nova e che conduce a Modica, collegandosi anche con la S.P. 75 Scicli – San Giovanni che si collega sempre alla città modicana), mentre a sinistra arriviamo all’imbocco del sentiero che conduce sul Colle San Matteo (area del Castello dei Tre Cantoni). In questa zona doveva esserci una fortificazione militare da cui trae origine il nome di questa contrada, comprendente anche una delle porte di accesso alla medievale Scicli posta sulle pendici del Colle San Matteo nota proprio come “Porta di Torre Palombo o di Siracusa”.

Da quest’altura possiamo ammirare un ottimo panorama della limitrofa Cava di San Bartolomeo e del limitrofo Vallone Purromazza (che si immette da est in questa cavità), dominata dal Colle della Croce su cui è posto l’omonimo Convento oltre ad una moltitudine di siti rupestri di varie epoche. Da qui possiamo inoltre ammirare il versante meridionale del Colle San Matteo contraddistinto dal sito rupestre di Chiafura ed ovviamente ammirare buona parte della città di Scicli.

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