Scicli, Via Nazionale (quartiere “Maestranza Nuova”)

Scicli

Via Nazionale
(quartiere “Maestranza Nuova”)

La Via Nazionale è la più importante arteria viaria del centro storico di Scicli che da essa risulta attraversato da sud a nord, mettendo in collegamento la Piazza Italia con la Piazza Busacca oltre ai limitrofi quartieri che comprendono anche la Via Francesco Mormina Penna, la “strada barocca” per eccellenza della città sciclitana.

Questa strada è posta nel quartiere noto come “Maestranza Nuova” (chiamato localmente “A Mastranza” ) collocato ad occidente del Colle San Matteo e delimitato a meridione dai quartieri “Piazza Italia”, “San Bartolomeo” e “Beneventano” (quest’ultimo noto anche come “Maestranza Vecchia”), ad oriente dal quartiere “San Matteo” (che comprende anche l’area in cui è ubicato il Palazzo Beneventano), ad occidente dai quartieri “Fiumillo”, “Scifazzo” e “Fontana” oltre che dalla già citata Via Francesco Mormina Penna, e infine a nord dai quartieri “Carmine”, “Valverde” e “Santa Maria la Nova”.

La Via Nazionale, la cui collocazione è stata progettata dall’architetto sciclitano Bartolomeo Emmolo, è stata edificata a partire dal 1882 prevedendo purtroppo anche la demolizione nel 1883 della Chiesa di Santa Maria la Piazza, il secondo luogo di culto più grande della città (progettato dall’architetto sciclitano Pietro Cultraro agli inizi del 1700 dopo che il preesistente luogo di culto crollò in seguito al terremoto dell’11 Gennaio 1693) e di fronte alla quale vi era la presenza di un altro luogo di culto, la Chiesa di Santa Caterina collocata in corrispondenza di un ingresso alla non più rintracciabile “Strada di Anselmo”. Essa era una galleria che metteva in comunicazione il vicino Colle San Matteo e l’area di Chiafura con il corso del Torrente Santa Maria la Nova (quartiere “Fiumillo”?). Presso questa strada si affacciava anche un’altra piccola chiesa (anch’essa demolita) appartenente all’ex Convento delle Benedettine divenuto in seguito sede del vecchio Ospedale di Scicli, all’interno della quale si venerava la “Madonna Addolorata” ora collocata all’interno della Chiesa di San Giovanni Evangelista, che viene portata in Processione la sera del Venerdì Santo.

Comunque sia, dopo la costruzione di Via Nazionale, essa cominciò ad assumere il suo principale ruolo di arteria viaria in cui erano posti i principali esercizi commerciali cittadini, oltre al “Circolo di Conversazione” ospitato presso l’ala laterale dell’attuale Municipio di Scicli che si affaccia lungo la sopracitata Via Francesco Mormina Penna (e in cui prima vi era il Convento delle Suore Benedettine). Ad angolo con la Piazza Busacca venne costruito anche il maestoso “Palazzo Busacca”, sede dell’omonima Opera Pia che si occupava della sanità e degli indigenti sciclitani. Inoltre va citata la presenza dell’elegante Palazzo Di Benedetto (posto di fronte al Palazzo Busacca), che è un particolare edificio in stile neogotico.

Oggi la Via Nazionale continua ad essere un’importante strada di collegamento avente un’importante funzione commerciale data la presenza di vari negozi e locali di ritrovo posti all’interno di splendidi palazzi ottocenteschi e novecenteschi in stile tardo neoclassico o liberty (al cui interno vi sono anche varie strutture ricettive), facendone anche un trafficato “luogo di incontro e di passeggio” frequentato ovviamente dagli sciclitani, ma soprattutto da molti turisti che percorrono questa strada per raggiungere la Via Francesco Mormina Penna e i limitrofi quartieri cittadini.

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