*Scoglitti, Borgo Anguilla e rovine varie (Siti Archeologici di Contrada Anguilla – D’Amico e Anguilla – Fossone)

Scoglitti

*Borgo Anguilla e rovine varie
(Siti Archeologici di Contrada Anguilla – D’Amico e Anguilla – Fossone)

 A sudest di Scoglitti, al confine con il territorio comunale di Comiso, è posta la grande Contrada Anguilla, vasta area feudale appartenente un tempo alla famiglia comisana dei marchesi Ferreri dell’Anguilla, ma poi lottizzato in vari appezzamenti di terreno acquistati da facoltose famiglie nobiliari vittoriesi (tra cui i Pancari), che rappresenta la principale area di tipo ibleo scoglittese di una certa valenza archeologica dati i vari ritrovamenti avvenuti presso di essa. Questa zonam nota anche come “Ancilla”, la si raggiunge sia dalla “Traversa Resinè” posta presso la S.P. 17 per Vittoria appena fuori il centro abitato di Scoglitti (seguendo il cartello con l’omonima scritta) per andare presso l’area di “Anguilla” e “Anguilla – D’Amico” (che è l’area settentrionale della contrada), o tramite la S.R. 53 Giafannetto – Salina (traversa alla nostra destra dopo quella sopracitata di Contrada Anguilla, venendo ovviamente da Scoglitti) andando in direzione del corso finale del Fiume Ippari.

 Presso le aree di Anguilla e Anguilla – D’Amico (raggiungibili dalla Traversa Resinè tramite la Traversa Anguilla, posta di fronte un grande impianto serricolo) vi sarebbero le rovine di un vasto insediamento di epoca greca risalente al IV secolo a.C. (400 – 301 a.C.). Nelle aree a ridosso delle serre sarebbero stati rinvenuti molti frammenti ceramici (vasellame e pavimentazione) nonché di antichi palmenti per la lavorazione di olive e cereali di cui sono stati rinvenuti frammenti di macine in pietra lavica o asfaltica. Vi sarebbero stati individuati anche i resti di vari siti sepolcrali formati da tombe a fossa dislocati per buona parte dell’area.

L’area di Anguilla – Fossone si affaccia sulla Valle del Fiume Ippari presenta invece ruderi di antichi terrazzamenti rurali e di cave di pietra (“latomie?”) oltre a rovine semi rupestri a carattere rurale (ovili fortificati) ma non si esclude la presenza di siti molto più antichi simili a quelli collocati presso la limitrofa cava in cui scorre il Fiume Ippari. Da questa zona (che si presenta anch’essa colma di impianti serricoli) si può infine ammirare un ottimo panorama sulla Valle del Fiume Ippari e sul vasto bosco che forma la Riserva del Pino d’Aleppo.

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