Scoglitti, Pasqua Scoglittese

Scoglitti

Pasqua Scoglittese

La Pasqua Scoglittese è simile e ugualmente piena di toccanti riti sacri legati alla “Settimana Santa” commemorante la “Passione, morte e resurrezione di Cristo” (per saperne di più clicca qui) come quella celebrata nella limitrofa Vittoria, differenziandosi da quest’ultima per lo svolgimento della “Via Crucis Vivente” durante la mattinata del Venerdì Santo. Anche qui a Scoglitti si tiene la rappresentazione del “Dramma Sacro” meglio noto come “I Parti”, opera drammatica scritta dallo scrittore vittoriese (nonché marchese) Alfonso Ricca nei primi anni del 1800 ispirandosi a versi recitati sin dal 1600 nella città di Vittoria, entrando di diritto a far parte nel 2007 dei beni immateriali della Regione Sicilia tutelati dall’Unesco.

La Domenica delle Palme e l’inizio della Settimana Santa

I riti pasquali a Scoglitti iniziano la Domenica delle Palme con la Processione mattutina che commemora l’entrata di “Cristo” a Gerusalemme, venendo salutato da una folla festante recando in mano rami di palma e di ulivo (simboli di regalità e pace). Intorno alle ore 10.00 a Scoglitti inizia la Processione delle Palme i cui partecipanti recano appunto in mano ramoscelli di ulivo e di palma (questi ultimi artisticamente lavorati). Verso le ore 11.00 la Processione si conclude presso il sagrato della Chiesa di Santa Maria di Porto Salvo in cui avverrà la benedizione collettiva dei rami di palma e di olivo. Dopo inizierà la Messa seguita da molti devoti che commemora la “Passione e morte di Cristo”.

Con la Domenica delle Palme sono ufficialmente iniziati i riti della “Settimana Santa” scoglittese che prevedono anche lo svolgimento del “Precetto Pasquale” nelle giornate di Lunedì, Martedì e Mercoledì. Nella serata che precede il Giovedì Santo vengono preparati  presso le due chiese di Scoglitti gli “Altari della Reposizione” meglio noti come “I Sepolcri”.

Il Giovedì Santo; i “Sepolcri”

I riti della Settimana Santa scoglittese entrano nel vivo nella giornata del “Giovedì Santo” con la Messa detta “In Coena Domini” con cui si commemora la “Lavanda dei Piedi” effettuata da “Cristo” ai suoi discepoli, con la quale spiega gli intenti della sua missione che comprenderà anche la sua morte in croce.

Dopo la Messa inizia la visita dei “Sepolcri”, comprendenti composizioni floreali che raffigurano il rito dell’Eucarestia avvenuto durante “L’Ultima Cena di Cristo”, arricchiti dai “Lavureddi” ossia composizioni formate da germogli di grano o legumi fatti crescere in assenza di luce solare per avere una colorazione giallo paglierino simboleggiando così la “Luce (ossia la Resurrezione di Cristo) che sconfigge le tenebre della morte”. Dalle ore 22.00 circa di fronte ai Sepolcri si tiene la veglia di preghiera con cui si commemorano “L’Ultima Cena”, “L’Agonia di Cristo nell’Orto degli Ulivi”, “Il Tradimento di Giuda e la Cattura di Cristo”, che terminerà intorno alle ore 00.00.

Il Venerdì Santo; la “Via Crucis Vivente”, il “Dramma Sacro” scoglittese e la Processione del “Cristo Morto”

Il mattina del Venerdì Santo, alle ore 11.00 circa, comincia con uno dei riti più toccanti della Pasqua Scoglittese, la “Via Crucis Vivente”. Si tratta di una commovente rappresentazione scenica di tipo itinerante che si tiene all’interno del tessuto urbano scoglittese in cui viene rappresentata la “Passione e morte di Cristo” da attori locali. Viene inscenato il “Calvario” che “Cristo” subì dal suo processo, il suo doloroso tragitto con la croce sulle spalle e infine la sua crocifissione e morte. Il tutto avviene tra gli applausi e la commozione degli scoglittesi.

Nel frattempo in Piazza Cavour viene preparato il palco in cui si terrà il “Dramma Sacro” ossia i “Parti” facenti parte della tradizione pasquale vittoriese.

Questa rappresentazione inizia alle ore 20.45 circa comprendendo la recitazione a turno dei versi scritti dal poeta Alfonso Ricca da figuranti che interpretano rispettivamente i personaggi di “Maria”, “Maria Maddalena”, “Giovanni”, “Misandro”, “Longino”, “Nizech”, “Giuseppe”, “Nicodemo” e “il Centurione” (oltre a varie comparse). La recitazione dei versi dei “Parti” farà da sfondo alla figura del “Cristo Crocifisso” sulla Croce e di “Maria Addolorata”.

Al termine della rappresentazione avviene la commovente deposizione del “Cristo” nel “Cataletto”, venendo poi portato in Processione assieme al simulacro della “Madonna Addolorata” per le vie di Scoglitti, seguito da una moltitudine di fedeli. Dopo aver attraversato buona parte della località marinara scoglittese, la Processione rientra presso la Chiesa nuova di Santa Maria di Porto Salvo, concludendo così i solenni riti del Venerdì Santo scoglittese.

La conclusione dei riti pasquali scoglittesi (Sabato Santo, Domenica di Pasqua e Pasquetta)

Dopo la solennità del Venerdì Santo, Scoglitti si appresta a celebrare la “Resurrezione di Cristo” con la Messa di Pasqua che si tiene nella tarda serata del “Sabato Santo” (ore 22.00 circa) presso la Chiesa di Santa Maria di Porto Salvo. Dopo le Benedizioni del Fuoco e dell’Acqua, comincia la solenne Messa che culminerà con l’apparizione del “Cristo Risorto” con cui si celebrerà la sua “Resurrezione” venendo accompagnata da un vivace scampanio durante le buie ore serali che simboleggia la sconfitta della morte da parte di “Cristo Risorto”.

La “Domenica di Pasqua” prevede la celebrazione di solenni Messe presso la Chiesa di Santa Maria di Porto Salvo (ore 10.00 e 18.00 circa).

Al pari di quella vittoriese, anche la Pasqua Scoglittese viene celebrata con inviti a pranzo tra amici e parenti in cui possiamo notare varie specialità gastronomiche locali quali la tradizionale Pasta al forno (lasagne, cannelloni ecc…) posta a strati legati tra loro con sugo di carne di maiale, formaggi, salumi e vari ingredienti; oppure vi sono vari formati di pasta casereccia principalmente cotta al sugo di pomodoro. La tradizione prevede la preparazione della carne di agnello in diversi modi: al forno con patate e verdure, “Abbuttunata” (un pezzo di carne di agnello che viene farcito con vari ingredienti di cui verdure, salumi, formaggi ecc…) oppure cotta all’interno delle “Mpanate” (focacce di forma rotonda). Vi sono anche varie preparazione a base di vari tipi di carne come i base “Pastieri” (focaccine ripiene con fegatini di pollo) o di pesce. I dolci tradizionali sono i “Cassateddi” (focaccine di ricotta dolce e cannella), i “Pasti Fuorti” (biscotti duri a base di cannella e chiodi di garofano aventi la forma di una colomba, simili alle “Ossa di Morto”), e i “Panarini cu l’Ovu” (pani dolci aventi vari formati, cosparsi con zuccherini colorati e recanti al loro interno un uovo sodo, simboleggiando la “vita” e quindi la “Resurrezione”).

Il successivo giorno, ossia il “Lunedì dell’Angelo” (meglio noto come “Pasquetta”), viene passato in famiglia o tra amici facendo scampagnate nelle campagne limitrofe tra Scoglitti e Vittoria facendo “arrostite” di carne (o pesce) oppure mangiando pizze e focacce tradizionali.

Va detto infine che durante la Domenica di Pasqua e la Pasquetta è anche tradizione fare passeggiate nelle località limitrofe della Provincia di Ragusa e della Sicilia sudorientale in generale.

Per informazioni più dettagliate visita la pagina facebook “Venerdì Santo – I Parti Scoglitti”.

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