*Cassibile, Riserva Naturale Integrale Grotta Monello – Grotta Monello

La Grotta Monello è una delle più importanti grotte carsiche della Sicilia, ma è anche una delle più belle caverne carsiche dell’intero territorio italiano poiché all’interno di essa vi sono stupende sculture naturali, opera del modellamento millenario della friabile roccia calcarea iblea da parte degli agenti atmosferici (acqua, calore e vento). La Grotta Monello è ubicata in Contrada Grottaperciata (il nome è dovuto ad un’altra importante cavità carsica che si trova nelle vicinanze della Grotta Monello), area iblea situata nei pressi dell’incrocio tra le S.P. Cassibile – Floridia e Canicattini Bagni – Siracusa (quest’ultima chiamata “Maremonti”). Per raggiungere l’area antistante la Grotta Monello bisogna seguire la segnaletica di colore marrone indicante il medesimo nome della grotta.

Questa grotta venne scoperta casualmente nel 1946 da un agricoltore durante uno smottamento che fece crollare parte della parete rocciosa del rilievo in cui essa è ubicata aprendo così un varco all’interno di esso che si addentra all’interno di questa caverna. Durante i decenni successivi la Grotta Monello venne ispezionata a tappeto ma tuttora non è ancora antropizzata poiché si ritiene che la grotta nasconde aree inesplorate. Oggigiorno è stata istituita dalla Regione Sicilia la “Riserva Naturale integrata della Grotta Monello” (che comprende anche le Grotte Perciata o del Conzo, Giovanna e di Spinagallo) per salvaguardare questa importante area iblea nella speranza che possa divenire un’altra meta turistica piuttosto importante per la città aretusea e per il sui territorio. Quest’area è tutelata dall’ente Cutgana (“Centro Universitario per la Tutela e la Gestione degli Ambienti Naturali e degli Ecosistemi”) appartenente all’Università di Catania.

L’ingresso della Grotta Monello è piuttosto angusto ed è ricoperto da una folta vegetazione in cui compare il Cappero, l’Ortica Iblea e l’Edera Selvatica. Dopodiché uno stretto cunicolo conduce alle stanze sotterranee in cui possiamo ammirare stupende stalattiti (secrezioni rocciose che vanno dalla volta della caverna verso il basso che si formano grazie al goccolare dell’acqua meteorica che deposita piccoli sedimenti rocciosi fino a formare la stalattite dopo un periodo lunghissimo comprendente quasi un millennio) e stalagmiti (aventi la morfologia simile a quella delle stalattiti, ma che vanno dal suolo della caverna verso l’alto) dalle forme bizzarre, da stupende colonne e “vele” (che non sono altro che il congiungimento tra stalattiti e stalagmiti), e infine le cosiddette “cannule”. Queste ultime sono sottili stalattiti di aspetto cristallino che per opera del vento presentano forme bizzarre tanto da divenire “eccentriche” (se formano un’accennata spirale sinusoidale) o “circolari” (se si presentano di forma leggermente ricurva). Da ammirare anche le concrezioni presenti nelle pareti, opera dello scorrimento delle acque che ha prima scavato la caverna e ne poi ha modellato le pareti dando vita a vere e proprie sculture naturali.

All’interno della grotta possiamo trovare numerosi muschi e licheni, ma anche una fauna cominciando a parlare dei piccoli mammiferi che popolano la grotta (pipistrelli, topi e quelche lepre, gatto selvatico o volpe) per parlare po idi animali bizzarri come anfibi totalmente ciechi simili a piccoli serpentelli (i cosiddetti Protei), per arrivare al curioso “Armadillidium Lagrecai”, simile al comune “Porcellino” o “Centopiedi” ma di colore completamente bianco per l’assenza di luce solare,

Per ulteriori informazioni su come e quando visitare la Grotta Monello visitate il sito www.cutgana.unict.it.

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