*Cassibile, Necropoli del Fiume Cassibile e rovine rupestri (Tombe rupestri Cugno Spineta – Cava Patiddi – Cugno Nave – Cava Fontanelle – Cugno Mola – Cava Sant’Anna – Cava Grande del Cassibile tratto Gallina – Chiese Rupestri)

Cassibile

*Necropoli del Fiume Cassibile e rovine rupestri
(Tombe rupestri Cugno Spineta – Cava Patiddi – Cugno Nave – Cava Fontanelle – Cugno Mola – Cava Sant’Anna – Cava Grande del Cassibile tratto Gallina – Chiese Rupestri)

L’area iblea in cui è collocata la Necropoli del Cassibile.

La Necropoli del Cassibile è ubicata presso la Contrada Cugno Croce (raggiungibile dalla S.P. Cassibile – Cugni Stallaini che, dalla S.P. Cassibile – Floridia conduce poi a Canicattini Bagni) e il versante settentrionale della Cava Grande del Cassibile (territorio di Avola). Essa, con le sue 2000 tombe, è la seconda Necropoli di epoca sicula più importante dopo quella di Pantalica. Si presenta formata da grotte naturali o a grotticella artificiale che si affacciano su pareti a strapiombo del Cugno Croce (piccolo rilievo ibleo sopra cui è posto il Castello dei Marchesi di Cassibile), del Cugno Spineta, del Cugno Nave, e del Cugno Mola, rilievi di conformazione iblea interrotti dalle Cave Patiddi, Fontanelle e Sant’Anna, tutte e tre solcate da piccoli torrenti le cui acque si immettono presso il Fiume Cassibile,

L’area di Cugno Mola tra la Cava Grande del Cassibile e la Cava Sant’Anna.


Il rilievo montano dove è posta la “Necropoli del Cassibile”.

Questa Necropoli, in parte inesplorata e non del tutto antropizzata (quindi bisogna avere molta perizia nell’esplorarla) si presenta come un grande cimitero rupestre simile alla più nota Necropoli di Pantalica (vedi sezione del sito riguardante Sortino) poiché le pareti iblee sono colme di aperture quadrangolari che non sono altro che le millenarie tombe scavate dai Siculi nella friabile roccia iblea, ma anche perché sull’altopiano del Cugno Croce vi sono le di rovine di un villaggio rupestre di epoca sicula con annessa Necropoli a fossa formata da numerose tombe scavate nella roccia calcarea. Difatti queste rovine risalirebbero alla stessa epoca in cui la città di Hybla, che sorgeva nell’attuale sito di Pantalica, era considerata come il maggior centro commerciale e culturale delle popolazioni sicule di allora. Le popolazioni di queste alture, prendendo Pantalica come esempio, fecero in modo che la cosiddetta “Civiltà del Cassibile” si sviluppasse creando così un importante nucleo abitativo che molto probabilmente aveva anche alte funzioni economiche, politiche e culturali con i villaggi limitrofi (in particolare quelli che sorgevano nelle limitrofe aree di Avola, Noto e Canicattini Bagni).


La Necropoli del Cassibile (foto di Giuseppe Sampognaro).


Particolare di una Tomba della Necropoli del Cassibile (foto di Giuseppe Sampognaro).

Bisogna dire che un tratto di questa Necropoli è ubicato presso la sponda settentrionale del Fiume Cassibile, antistante alla località nota con il nome “Cava dell’Enel” poiché è presente un vecchio bacino idroelettrico (territorio di Avola), posta nei pressi del Cugno Mola. Qui possiamo ammirare il tratto chiamato “Scala Disa”, un sentiero molto scosceso che dalla riva settentrionale dl fiume conduce alla cima del Cugno Mola. In questa zona possiamo anche ammirare le rovine del “Mulino Loffredo”, antico mulino ad acqua appartenente ai Marchesi Loffredo di Cassibile, mentre nella sponda meridionale del Fiume Cassibile (territorio avolese), vi sono invece il “Mulino Toscano” e il “Mulino Nuovo”. Salendo per la “Scala Disa” troviamo i resti di un interessante Oratorio rupestre di epoca bizantina recante tracce di affreschi ormai cancellate dall’umidità. Un’altra Chiesa rupestre è ubicata presso la sponda settentrionale del Fiume Cassibile, ma il sentiero per raggiungerla è molto difficoltoso.

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