Siracusa, Centro urbano di Siracusa (quartieri “Neapolis” – “Borgata” – “Acradina” – “Tiche” – “Epipoli”; Asse Viario Viale Paolo Orsi – Viale Teracati – Viale Teocrito – Viale Luigi Cadorna – Riviera Dionisio il Grande – Viale Tica – Viale Zecchino – Viale Tunisi – Viale Santa Panagia – Viale Scala Greca – Viale Epipoli – Via Necropoli Grotticelle – Via Cavallari – Via Romagnoli)

Siracusa

Centro urbano di Siracusa
(quartieri “Neapolis” – “Borgata” – “Acradina” – “Tiche” – “Epipoli”; Asse Viario Viale Paolo Orsi – Viale Teracati – Viale Teocrito – Viale Luigi Cadorna – Riviera Dionisio il Grande – Viale Tica – Viale Zecchino – Viale Tunisi – Viale Santa Panagia – Viale Scala Greca – Viale Epipoli – Via Necropoli Grotticelle – Via Cavallari – Via Romagnoli)

Il centro urbano della zona moderna di Siracusa forma un grande agglomerato urbano formato da ampi viali a volta intervallati da piazzette e aree di verde pubblico. Esso si divide in cinque grandi quartieri noti come “Neapolis”, “Borgata”, “Acradina”, “Tiche” e “Epipoli” che, assieme a Ortigia (il centro storico) e ad esclusione della Borgata, formavano le principali aree della Siracusa greca ossia la cosiddetta “Pentapoli” (le “cinque città”), in cui tuttora vi sono numerose rovine che affiorano durante scavi di manutenzione o in maniera casuale.

Il quartiere Neapolis è posto a sudovest dell’area moderna di Siracusa e comprende gli assi viari formati dalle Vie Columba (che conduce alla SS 115 Siracusa – Cassibile – Avola), Necropoli del Fusco (che conduce alla S.P. 14 Siracusa – Canicattini – Palazzolo nota come Maremonti, in cui vi è posto anche uno svincolo sull’Autostrada A 18 Siracusa – Gela), Ermocrate (che si collega sia alla Stazione Ferroviaria di Siracusa, sia alla SS 124 “Siracusana” Siracusa – Caltagirone nel tratto Siracusa – Floridia, in cui è posto anche uno svincolo sull’Autostrada A 18 Siracusa – Gela), Paolo Orsi, (posti all’ingresso meridionale della città) che confluiscono presso il Corso Gelone, grande strada che, assieme ai Viali Teracati e Santa Panagia formava il principale asse viario dell’antica “Pentapoli” siracusana che collegava la porta principale della città detta dell’Hexapylon (le cui rovine sono poste a nord di Siracusa) all’area del Foro Siracusano ossia l’odierna villa comunale di Siracusa (i cosiddetti “Villini”) posta presso il Piazzale Marconi, da cui parte l’asse viario formato dalla Via Malta e dal Corso Umberto I che si collegano al centro storico di Ortigia. Questa zona è collegata con l’area nota come “Acradina” tramite la Via Reimann che costeggia la cosiddetta “Latomia del Casale” oppure dalla Via Von Platen che collega il Viale Teocrito al Piazzale Carmelo Ganci. Entrambe queste vie conducono all’area della Balza Acradina (vedi più sotto).

Del quartiere Neapolis fanno parte anche le aree archeologiche del “Parco Archeologico della Neapolis” in cui sono poste le principali rovine di epoca greco – romana di Siracusa (di cui citiamo il Teatro Greco e le Latomie in cui è collocato il cosiddetto “Orecchio di Dionisio”), delle Catacombe di San Giovanni e Vigna Cassia e il Museo Archeologico “Paolo Orsi”, nonché la zona occupata dal Santuario della Madonna delle Lacrime e dal limitrofo Ospedale Umberto I. Anche le aree periferiche della Stazione di Siracusa e dei Circuiti (nonché l’area del cimitero comunale e parte del “Porto Grande di Siracusa”) fanno parte di questo grande quartiere.

Ad est della Neapolis vi è l’area detta della “Borgata” ossia il primo quartiere a nascere sulla terraferma in seguito all’espansione urbana al di fuori di Ortigia, che andò ad inglobare l’area della Chiesa di Santa Lucia al Sepolcro (o Fuori le Mura) che comprendeva oltre alla suddetta chiesa, anche il mausoleo noto come “Sepolcro di Santa Lucia” e le catacombe intitolate alla “Santa Siracusana”. Della Borgata fa parte anche la “Riviera Dionisio il Grande” ossia il vero e proprio “lungomare” della zona moderna della città, nei pressi del quale sono state ritrovate numerose rovine di cui quelle più importanti sono quelle dell’Arsenale Greco. Qui è posto anche lo scalo marittimo siracusano noto come “Porto Piccolo”. A nord di questo lungomare vi sono il Convento dei Frati Cappuccini, la “Latomia del Paradiso” e il Monumento ai Caduti nonché l’imbocco della pista ciclabile ricavata presso l’ex tracciato ferroviario che collegava Siracusa alla linea ferroviaria per Catania. Della Borgata fanno parte anche l’area di Viale Luigi Cadorna che delimita ad ovest questo quartiere arrivando fino alla Piazza Euripide (da cui parte il Lungomare Riviera Dionisio il Grande) nonché la zona di Piazza Leone Luigi Cuella prospiciente al campo sportivo di Siracusa intitolato prima a Re Vittorio Emanuele III poi al calciatore napoletano Nicola De Simone che morì indossando la maglia della squadra di calcio di Siracusa (la piazza è nota per una fontana novecentesca sormontata da una sfera di pietra).

Da qui in poi si entra nel quartiere noto come “Acradina” noto per la sua “Balza” ossia un piccolo rilievo di matrice iblea in cui vi sono vari ruderi rupestri tra cui quelli di un tempio consacrato al culto degli “Heroa” formato da varie nicchie quadrate scavate nella roccia, che si affaccia lungo le Vie Politi Laudien e il Piazzale Carmelo Ganci in cui è stata ricavata una grande area di verde pubblico intitolata a Papa Giovanni Paolo II. Da qui si prosegue verso l’area di Acradina tramite la Via dell’Olimpiade oppure verso la zona di “Tiche” tramite il Viale Tica in cui parallelo è posto il Viale Zecchino che funge da confine tra le aree di “Tiche” e “Acradina”. Presso il Viale Tica (che si collega al Viale Santa Panagia) vi è posta una grande piazza alberata con un parco giochi nota come “Largo Leonardo da Vinci”.

Tornando a parlare della zona dell’Acradina, tramite Via dell’Olimpiade ci ritroviamo presso il Largo Giuseppe Blundo in cui è posto il Palazzetto dello Sport di Siracusa intitolato all’arbitro siracusano Concetto Lo Bello. Da qui si può risalire la Via Filisto (in cui è posto il Cinema Multisala Vasquez, uno dei più importanti cineteatri della Sicilia orientale). Qui possiamo ammirare anche le piazze note come “Largo Dicone” in cui è posta una moderna fontana oppure l’alberata Piazza Matila. Qui è posto l’asse viario formato dalle Vie Grottasanta e Servi di Maria, che costeggiano l’area della Chiesa di Santa Maria della Grotta Santa. Entriamo quindi nell’area nota come “Mazzarrona”, che occupa la costa nordorientale di Siracusa, formata da alte scogliere sopra le quali sono state rinvenute anche molte rovine di epoca greca. Quest’area è solcata dal Viale Tunisi che, anche grazie all’asse viario formato dalle Vie Luigi Sturzo, Francica Nava e Maria Teresa di Calcutta, oltre a collegarsi all’area di Grottasanta (tramite Via Monteforte) arriva a comprendere la zona ovest dell’Acradina, racchiusa nel quartiere noto come “Bosco Minniti” (di cui fa parte anche la zona nota come “Via Italia”) chiamata così perché un tempo qui vi era un folto bosco ricadente in una feudalità facente parte della famiglia siracusana “Minniti”. Qui possiamo ammirare le aree verdi di Piazza Marcello Sgarlata (nota anche come “Parco Robinson” in cui si tiene anche il grande mercato all’aperto del Mercoledì) dal giorno in cui viene e Largo Armando Tantillo (che si affaccia presso Via Alessandro Specchi, che si va a collegare con il Viale Zecchino). Tramite Via Antonello da Messina raggiungiamo Piazza Corrado Maranci, un’interessante area di verde pubblico.

Percorrendo l’asse viario Viale Zecchino – Viale Tica raggiungiamo la grande area di “Tiche”, formata dagli ampi viali Teracati, Santa Panagia e Scala Greca, che viene considerata come l’area di espansione urbana e commerciale più importante della città aretusea. Risaliamo quindi il Viale Santa Panagia (e il suo omonimo quartiere) arrivando alla zona di Largo Emilio Prazio in cui si tiene un mercato popolare giornaliero. Da qui possiamo raggiungere l’area della Tonnara di Santa Panagia posta nell’estrema costa settentrionale di Siracusa. Costeggiando l’area archeologica di Santa Panagia (vedi link nella pagina precedente) tramite la Via Franca Maria Gianni raggiungiamo il Viale Scala Greca, così chiamato per le rovine di una scalinata di epoca greca che molto probabilmente collegava l’ingresso dell’antica Siracusa (porta di Hexapylon) al santuario rupestre posto all’ingresso nord della città aretusea (posto presso la S.P. ex SS 114 Siracusa – Priolo Gargallo che conduce anche all’area commerciale di Contrada Spalla e allo svincolo sulla A 18 Siracusa – Gela – Catania) che oggi è divenuta la principale via di transito della periferia settentrionale di Siracusa. Arriviamo all’incrocio tra le Vie Augusta (che ci riconduce al Viale Santa Panagia) e Piazza Armerina che si collega all’area nota come “Pizzuta” posta a nordovest di Siracusa arrivando presso il piazzale noto come “Largo Nino Piscitello” per poi risalire l’asse viario formato dalle Vie Ada Meli e Renato Randazzo arrivando all’area verde di Largo Maria Grazia Cutuli.

Dal Viale Scala Greca arriviamo presso l’incrocio tra il Viale Teracati (che ci riconduce agli imbocchi dei Viali Santa Panagia e Teocrito e del Corso Gelone costeggiando il Parco Archeologico Neapolis) e il Viale Epipoli che conduce al quartiere noto proprio come “Epipoli” ossia la zona più “alta” dell’antica Siracusa posta nella periferia occidentale della città aretusea lungo la strada che conduce alla frazione siracusana di Belvedere (costeggiando l’Ospedale Rizza) e all’area archeologica delle Mura Dionigiane e del Castello Eurialo (S.P. 46). Qui raggiungiamo il quartiere noto come “Villaggio Miano” la cui principale area verde è rappresentata dalla Piazza San Francesco di Assisi. L’area si collega al quartiere “Pizzuta” tramite la Via Professore Vittorio Guardo.

Il Quartiere “Epipoli” posto nell’area nordoccidentale di Siracusa è il più “tranquillo” della città poiché svolge perlopiù funzioni residenziali, anche se comprende varie aree archeologiche poste tra la “Balza dell’Epipoli” e l’area solcata dall’Acquedotto Galermi.

Ritornando presso la Via Necropoli Grotticelle si scende di nuovo verso il centro urbano di Siracusa potendo andare tramite il Viale Teracati sia verso l’area della Neapolis (percorrendo Via Cavallari) o tramite il Corso Gelone raggiungendo il “Quartiere Umbertino”, vero e proprio “ingresso” al centro storico di Siracusa, l’isola d Ortigia.

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