Siracusa, Chiesa e Convento dei Cappuccini

La Chiesa dei Frati Cappuccini (consacrata a “Santa Maria dei Pericoli”) e l’adiacente Convento sorgono presso la Piazza dei Cappuccini (caratterizzata da una “Croce” di ferro posta su di un basamento in pietra iblea) che, seppur ricadendo nella zona della Borgata, si affaccia sia sulla limitrofa “Latomia del Cappuccini”, sia sulla Balza Acradina e soprattutto sulla costa settentrionale della città aretusea.Questi edifici sacri vennero edificati nel 1583 per volere del allora Vescovo di Siracusa Monsignor Beccadelli che volle ospitare la comunità cappuccina dentro un Convento adatto alle loro esigenze. Questo convento nel 1600 venne adibito ad ospedale in cui erano ricoverati gli appestati e i malati di mente. Nel 1693 esso venne danneggiato dal terribile terremoto che l’11 Gennaio di quell’anno seminò distruzione a Siracusa e nei territori limitrofi. Nei primi anni del 1700 il Convento e la Chiesa dei Cappuccini vennero ricostruiti nella forma originale in cui vennero eretti nel 1583.


Il Convento dei Cappuccini di Siracusa, posto tra la Borgata e la Balza Acradina.

La facciata della Chiesa (interamente in Pietra Bianca di Siracusa) presenta uno stile architettonico sobrio ed elegante allo stesso tempo. Il portale d’ingresso, di forma rettangolare, è inquadrato da una serie di eleganti pilastrini che sorreggono un travone recanti eleganti greche scolpite con la tecnica del bassorilievo. Sopra il portale vi è collocata una “Meridiana”, un orologio che indicata le ore del giorno attraverso il posizionamento del sole. La parte superiore comprende una finestra rettangolare in stile semplice, il frontone triangolare e la piccola torretta campanaria in stile semplice. Anche la facciata del convento si presenta piuttosto semplice.


La facciata del Convento e della Chiesa dei Cappuccini.

L’interno della Chiesa possiede un’unica Navata caratterizzata da una bella Volta a “botte” e da una stupenda Cantoria lignea. Le pareti lareali recano un Pulpito ligneo del settecento e quattro Altari votivi in stile barocco recanti la statua raffigurante “Sant’Antonio di Padova”, la tela raffigurante la “Sacra Famiglia” (parte sinistra della Navata), la statua che raffigura il “Sacro Cuore di Gesù” e infine le tele che raffigurano “La Madonna tra i Santi” e “Il Martirio di Santa Lucia” (parte destra della Navata). Qui possiamo ammirare anche alcuni monumenti sepolcrali in cui sono sepolti il governatore di Siracusa Giovanni Solariega (morto nel 1699), i coniugi Rinaldo Borgia Capece Minutolo (Marchese di Torresena, feudo ubicato tra Noto e Rosolini) e Gaudenzia Di Stefano (Marchesa del feudo di Cutalia, ubicato vicino Ragusa), e infine Giuseppe Gargallo (Marchese del feudo di Priolo, che in seguito venne elevato a rango di “città” con il nome di Priolo Gargallo, in onore dell’omonima famiglia feudataria). Nella Navata vi sono anche tavole lignee raffiguranti “Le Stazioni della Via Crucis”.

L’area presbiteriale è delimitata dalla Chiesa da un’arcata presentante fastose forme barocche; essa è in quadrata da due colonne ioniche che sorreggono una trabeazione merlata sormontata da uno stupendo bassorilievo raffigurante lo stemma araldico dell’Ordine dei Cappuccini, coronato da un timpano spezzato recante eleganti pinnacoli a coppa intarsiati con bassorilievi raffiguranti motivi geometrici e floreali di indubbia finezza artistica.

L’Altare Maggiore presenta l’opera d’arte più importante; esso è composto da un mirabile Tabernacolo in legno con intarsi in madreperla e tartaruga che forma una figura simile ad una Chiesa (un’opera simile la si può ammirare nella Chiesa dei Cappuccini ubicata nella vicina città di Avola) sovrastato da una bella statua che raffigura la “Madonna Immacolata”. Sopra il pregevole Tabernacolo ligneo vi sono tre dipinti; quello centrale raffigura la “Madonna dei Pericoli” (opera del XVII secolo miracolosamente scampata al terremoto del 1693 attribuita sia a Fra’ Domenico da Palermo, sia a Mattia Preti), mentre quelli laterali raffigurano “Sant’Agata” e “Santa Lucia”. Nel Presbitrerio possiamo ammirare le statue raffiguranti “Sant’Antonio Abate” e “San Lorenzo da Brindisi”.

All’interno della Chiesa vi sono due Cappelle laterali poste all’interno della Chiesa; la prima è consacrata a “Santa Rita” e possiede uno stupendo Altare in marmo policromo recante un dipinto raffigurante “San Giuseppe” e una vetrata artistica in cui è raffigurato “San Francesco d’Assisi”; la seconda è consacrata a “Gesù Cristo” e possiede uno splendido Fonte Battesimale di forma poligonale (opera contemporanea). Bisogna dire infine che nella Sagrestia vi è posto un “Casserizio” ligneo settecentesco (armadio in cui vengono riposti i paramenti sacri) recante una bella raffigurazione pittorica di “San Francesco d’Assisi”.

Sotto la Chiesa vi è una piccola Catacomba (chiusa al pubblico) in cui sono sepolti i resti dei Frati Cappuccini.

L’attiguo Convento (ancora abitato dai Frati) è posto a picco sulla “Balza Acradina” (vedi l’omonimo link) antistante la cosiddetta “Latomia dei Cappuccini”. Esso ospita la Biblioteca Provinciale dei Frati Cappuccini, ricca di manoscritti sacri e no. Per informazioni più dettagliate bisogna telefonare al +39 0931 412 202.

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(foto inviate da Roberto Capozio)