Siracusa, Foro Siracusano e Rovine Archeologiche (ruderi del “Bouleterion” e del Tempio di Zeus)

Oltrepassata la Piazza Marconi, vi è il Corso Umberto I (antica strada d’accesso alla città di Siracusa) contraddistinto da un ampio spazio verde formato da alberi di ficus e palme secolari. Esso è il “Foro Siracusano” (meglio noto con il nome di “Villini”) che è il principale polmone verde della città aretusea. Esso sorge presso la Piazza Marconi (ubicata nel quartiere chiamato dai siracusani “Puzzu Ngigneri”) sull’antica Agorà (termine che indica la piazza principale delle città greche) dell’antica città greca di Siracusa, posta idealmente al centro della “Pentapoli” comprendente i quartieri di Ortigia, Neapolis, Epipoli, Tiche e Acraina. Bisogna dire che i “Villini” hanno subito notevoli interventi di manutenzione e di abbellimento. 


Il Foro Siracusano, chiamato anche col nome di “Villini”.

Il Foro Siracusano è diviso in due parti; la parte destra adibita a parco giochi, e la parte sinistra, considerata come la vera e propria “Villa Comunale” della città. Questo spazio cittadino era noto come “Piazza d’Armi” e fu l’architetto siracusano Luigi Mauceri a cambiarne il nome e a farla divenire giardino pubblico. Oggigiorno il Foro Siracusano risulta diviso da numerosi vialetti che formano aiuole in cui sono piantate numerose piante mediterranee tra cui imponenti alberi secolari e numerose siepi sempreverdi, nonché numerose piante erbacee piantate nelle aiuole a seconda della stagione.

 


Alcune fotografie del Foro Siracusano.

Presso il Foro Siracusano qui sono state scoperte alcune interessanti rovine riconducibili sia all’antico “Bouleterion” della città aretusea, ossia il luogo in cui si riuniva il consiglio della città greca chiamato “Boulè”; sia ai resti delle colonne marmoree facenti parte del Tempio cittadino consacrato a Zeus.


Le rovine trovate all’interno del Foro Siracusano.


I resti del “Bouleterion” dell’antica Siracusa.


Le rovine dell’antico Tempio di Zeus.

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