Siracusa, Mura di Gelone

Le cosiddette “Mura di Gelone” fatte erigere dall’omonimo tiranno siracusano furono la prima opera di fortificazione difensiva della città aretusea prima della costruzione delle imponenti “Mura Dionigiane” (volute dal tiranno Dionisio I). Queste mura dividevano tra di loro parte dei quattro quartieri dell’antica “Pentapoli” Tiche, Epipoli, Acradina e Neapolis (ad eccezione dell’isola di Ortigia) creando così zone più facili da controllare in maniera militare andando a formare quindi una sorta di opera difensiva interna.

Di queste mura rimangono solo pochi ruderi nei pressi del Viale Santa Panagia (area di Via Mazzanti) e della zona occidentale di Bosco Minniti (Via Antonello da Messina) in cui vi sono le rovine di alcune Latomie e i resti di antichi muri megalitici che andavano a formare una parte delle cosiddette “Mura di Gelone” che separavano l’area di Tiche (Santa Panagia) da quella di Acradina (Bosco Minniti). Altre rovine di queste mura sono sparse nell’area settentrionale di Siracusa (da Viale Santa Panagia a Via Scala Greca) anche se si presentano piuttosto frammentarie.

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