Ortigia, Chiesa di Santa Maria della Concezione ed ex Convento (Palazzo della Provincia Regionale di Siracusa)


La bella Chiesa di Santa Maria della Concezione.

La Chiesa consacrata a “Santa Maria della Concezione” è ubicata in Via Roma presso il palazzo ottocentesco ospitante la Prefettura della Provincia di Siracusa, che in origine era il Convento ospitante le Suore Benedettine devote al “Culto dell’Immacolata”; per questo la Chiesa è nota tuttora a Siracusa come “Santa Maria delle Monache”. Questa è una delle Chiese più importanti della città per via della sua storia. Difatti la prima Chiesa consacrata a “Santa Maria della Concezione” venne costruita assieme al Convento nel 1320. Nel 1600 venne restaurata, ma pochi anni più tardi sia la Chiesa, sia il Convento crollarono a causa del terremoto del 1693. Nei primi anni del 700 l’architetto siracusano Michelangelo Bonamici, dopo aver ampiamente lavorato a Malta, progettò e guidò la ricostruzione della Chiesa (e ovviamente del Convento). Nella seconda metà dell’800 questa Chiesa rischiava di essere sconsacrata poiché venne sottratta all’ordine benedettino dal Governo Italiano, ma un’associazione ecclesiastica fece in modo che ciò non avvenisse, anche se il Convento venne modificato secondo forme tardoneoclassiche divenendo così sede dell’attuale Prefettura. Oggigiorno la Chiesa, dopo un restauro terminato nel 1990, è aperta al culto ed è completamente visitabile.


La facciata della Chiesa di Santa Maria della Concezione.

La bella facciata della Chiesa in origine doveva presentarsi molto più plastica e slanciata dell’attuale, ma per problemi legati ai tempi di costruzione rimase inglobata nel “blocco” squadrato che tuttora la caratterizza senza che venisse “modellata”; nonostante ciò essa rimane un mirabile esempio del barocco cittadino. Essa si divide in due ordini; il primo ordine (quello inferiore) presenta un elegante portale rettangolare sormontato da un timpano arcuato. La parete dell’ordine inferiore si presenta solcato da quattro monumentali pilastri con capitelli corinzi che sorreggono una splendida trabeazione merlata sopra cui vi è collocato l’ordine superiore della facciata. Esso è caratterizzato da due contrafforti a spirale (che in origine dovevano delimitarlo) che affiancano un corpo centrale composto da un finestrone rettangolare adornato da bassorilievi che raffigurano motivi floreali sopra cui vi è una “M” intagliata nella parete che simboleggia il nome di “Maria”, sormontata da un timpano semicircolare. Due colonnine con capitelli corinzi sostengono un elegante frontone triangolare merlato che corona la sommità della facciata.


Particolare della bella facciata della Chiesa.

Nella parete laterale (che si affaccia presso la Via del Crocifisso) vi è una bella nicchia in cui è posta una bella statua che raffigura la “Madonna”, affiancata da altre due statue raffiguranti due “Angeli alati” (presumbilmente queste tre statue sono opera dello scultore palermitano Ignazio Marabitti).

L’interno della Chiesa (progettato dall’architetto di origini siracusane Pompeo Picherali), il più bello di Siracusa per quanto riguarda le chiese barocche, è caratterizzato da un’unica ma ampia Navata adornata da stucchi e marmi policromi. Qui possiamo ammirare la splendida volta “a botte” arricchita dagli stupendi affreschi del pittore sortinese Sebastiano Monaco che raffigurano “San Benedetto”. “L’Annunciazione” (posti nelle estremità della volta) e “La Gloria di Maria in Cielo” (posto al centro della volta). Da notare anche la bella Cantoria lignea (visitabile) in cui è collocato un pregevole organo ottocentesco costruito dal Maestro Michele Polizzi da Modica (RG).

Anche la pavimentazione della Chiesa è degna di nota; essa è interamente lastricata con la pregiata “Ceramica di Capodimonte”, tuttora lavorata presso il rione napoletano chiamato appunto Capodimonte.

I quattro Altari laterali (progettati da Pompeo Picherali) si presentano similari tra loro. Essi presentano splendide decorazioni barocche caratterizzate da stucchi policromi ed eleganti fregi in bassorilievo. Le quattro tele poste sugli Altari (opere pittoriche del pittore messinese Onofrio Gabrielli) raffigurano “San Benedetto”, “La Strage degli Innocenti”, la “Madonna della Lettera” e  “Il Martirio di Santa Lucia”.

Il Presbiterio è separato dalla Navata da una profonda arcata al centro della quale è collocato uno scudo raffigurante lo stemma araldico dell’Ordine dei Benedettini, sorretto da due “Angeli”.

L’area presbiteriale presenta una cupoletta adornata con splendidi stucchi settecenteschi, mentre nelle pareti laterali vi sono delle finestrelle che presentano eleganti inferriate bombate in ferro battuto dove si affacciavano le Suore Benedettine per ascoltare la Messa (le Suore dell’Ordine Benedettino sono di clausura per cui non potevano stare al di fuori del Convento). Però vi è anche un’altra finestrella reticolata, in cui le Suore ricevevano l’Eucarestia.

Qui vi è uno splendido Altare Maggiore in marmo policromo sovrastato dalla grandiosa tela che raffigura “La Madonna Immacolata” (dipinto nel seicento da un artista ignoto, ma storicamente attribuito al pittore siracusano Mario Minniti), sopra cui è posta una corona aurea che “incorona” simbolicamente la “Madonna Immacolata”. Sulla sommità dell’Abside vi è posta una scultura aurea (simile ad un sole) che raffigura la “Luce di Dio”, ai cui lati vi sono posti due “Angeli”.

Accanto alla chiesa vi è posto l’ex Convento delle Carmelitane di Santa Maria della Concezione, ora sede della Provincia Regionale di Siracusa.

L’ex Convento di Santa Maria della Concezione che ospita la sede della Provincia Regionale di Siracusa.

Questo palazzo settecentesco presenta una sobria ma elegante facciata, formata da un bel portale arcuato in pietra locale ai cui lati vi sono due finestre rettangolari sempre in pietra. Nella parte superiore della facciata vi sono tre balconcini rettangolari sormontati da travoni in pietra.

All’interno del palazzo vi è un grande cortile che fungeva da Chiostro dell’antico Convento delle Carmelitane, presso cui si affacciano i locali interni (in stile settecentesco) che ospitano sia gli uffici, sia l’Aula Consiliare presso cui si riunisce il Consiglio Provinciale.

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