Ortigia, Chiesa e Ex Convento Carmelitano di Santa Maria del Ritiro (Museo Leonardo da Vinci e Archimede)

La stupenda Chiesa di Santa Maria del Ritiro, adiacente all’omonimo Convento, è ubicata tra la Via Mirabella e la Piazza del Carmine, in una zona antistante i rioni della Graziella e della Sperduta. Essa è una delle più belle chiese del centro storico aretuseo, anche se è sconsacrata da tempo per l’abbandono di questa bella struttura ecclesiastica da parte delle Carmelitane Scalze che, dopo aver occupato una parte del Convento dei Cappuccini posto presso il quartiere Acradina, se ne andarono prima in un convento ubicato a Belvedere (occupato ora da un albergo), poi in un nuovo Convento posto a Canicattini Bagni (dove queste suore risiedono tuttora).


La bella Chiesa anticamente consacrata a “Santa Maria del Ritiro”.

La Chiesa venne inaugurata nel 1730 in seguito all’apertura della “Casa del Ritiro” che, dopo esser stata costruita nel 1717 per il volere di due nobildonne siracusane, qualche anno addietro divenne un “Convento” a tutti gli effetti. Va detto inoltre che la Chiesa è il Convento vennero entrambi disegnati dall’architetto siracusano Pompeo Picherali. La facciata della Chiesa, leggermente convessa verso l’interno, si presenta solcata da quattro arditi pilastri recanti capitelli in stile corinzio che la dividono in tre corpi orizzontali e, sostenendo un’elegante trabeazione liscia, la dividono a sua volta in due ordini orizzontali. L’ordine inferiore presenta un bel portale arcuato (ormai murato in seguito alla sconsacrazione della Chiesa) solcato da due colonne corinzie che sorreggono un timpano semicircolare estrosamente merlato; nei due corpi laterali possiamo ammirare due eleganti nicchiette barocche sormontate da due piccoli timpani sempre di forma semicircolare. L’ordine superiore presenta una bella finestra arcuata incassata dentro un elegante archetto che risulta inquadrato a due colonne aventi sempre capitelli corinzi che vanno a sostenere un estroso insieme di timpani semicircolari finemente merlati. A lato vi sono due nicchie simili a quelle descritte poch’anzi. La facciata è poi coronata da uno splendido frontone somigliante ad un grande timpano spezzato che reca al centro una piccola finestrella (che fungeva da cella campanaria) da cui si elevano quattro capitelli a coppa con basamento quadrangolare.

La parte esterna del convento presenta un’insieme di finestre a portico arcuato al cui centro vi è un bel portale arcuato, il tutto sovrastato da una bella trabeazione merlata sopra cui vi sono eleganti finestre sormontate da timpani triangolari. Eleganti pilastri con capitelli corinzi delimitano questo monumentale edificio.

Passiamo ora a descrivere l’interno di questo poco conosciuto edificio sacro, recentemente restaurato per ospitarvi uno spazio espositivo liberamente visitabile.

L’interno della Chiesa del Ritiro si presenta spoglio degli arredi sacri (venduti o traslati in altre Chiese di Ortigia) ma presentante ancora l’originaria Volta a botte adornata da quel che resta degli splendidi affreschi settecenteschi raffiguranti una schiera di “Angeli svolazzanti”. L’arco che divide l’area presbiteriale dall’unica Navata della Chiesa reca uno splendido bassorilievo che raffigura uno scudo araldico decorato da stucchi dorati. Anche parte del catino absidale reca decorazioni geometriche in stucco dorato. Bisogna dire infine che all’interno di questa Chiesa vi erano esposte le urne con le spoglie mortali dei “Santi Vittoria e Benedetto Martiri”, che oggi sono poste nella “Cappella del Crocifisso” ubicata all’interno della Cattedrale di Siracusa.

L’interno dell’attiguo Convento è stato completamente restaurato e, come la Chiesa, è stato adibito anche esso a spazio espositivo.

Attualmente la Chiesa e il Monastero di Santa Maria del Ritiro ospitano la sede del “Museo Leonardo da Vinci e Archimede” di Siracusa in cui sono esposte riproduzioni delle opere dei due scienziati (per informazioni più dettagliate visitate il sito www.leonardodavinciarteprogetti.com e la relativa pagina facebook).