Ortigia, Miqweh Ebraico

Ortigia

Miqweh Ebraico

Il Miqweh (Bagno) Ebraico di Siracusa è uno dei più interessanti ambienti sotterranei della città aretusea, oltre ad esserne una delle più recenti scoperte archeologiche.


L’ingresso al Miqweh Ebraico di Ortigia.

Il cosiddetto “Miqweh”, parola ebraica che significa “Bagno Purificatore”, è ubicato presso l’albergo “Alla Giudecca” (Palazzo Bianca – Corpaci) posto in Via Alagona 52 (per informazioni più dettagliate visitate il sito www.allagiudecca.it o il link “Palazzo Bianca – Corpaci” nella pagina precedente), nel quartiere della Giudecca, ubicato dietro la Chiesa di San Giovannello (presso cui molto probabilmente vi era una grande Sinagoga, che comprendeva quest’ambiente sotterraneo). Esso è stato ritrovato durante i restauri del palazzo che adesso funge da hotel nei quali venne ritrovata una vera e propria galleria che conduceva a questo locale sotterraneo, murato degli ebrei siracusani prima di venire cacciati dalla città nel 1492. Da allora il Miqweh rimase “segreto” per lunghissimi secoli che videro la città cambiare volto ed espandersi fino ai giorni nostri, fino a quando non venne ritrovato. Secondo approfonditi studi, questo “Miqweh” è il più antico di tutte le Sinagoghe europee poiché risalirebbe al VI secolo d.C. (501 – 600 d.C.).

L’ingresso del “Miqweh” conduce direttamente al cunicolo scavato nella roccia che scende in una stanzetta rettangolare (posta 18 metri sotto il suolo aretuseo) presso il cui centro vi sono tre vasche in cui sgorga ancora dell’acqua (proveniente dalla ricca falda acquifera siracusana che da anche vita alla Fonte di Aretusa) in cui gli esponenti della comunità ebraica siracusana vi si immergevano per “cancellare i loro peccati” (difatti i Miqweh di tutte le Sinagoghe del mondo servono proprio a “cancellare i peccati” mediante l’immersione dentro queste vasche sotterranee con un rito molto simile alla “Confessione Cristiana dei peccati”). All’interno vi sono inoltre dei vestiboli formati da archi scavati nella roccia che fungono anche da struttura portante, ma anche altre vasche (di cui una di esse ricavata da un antico acquedotto greco) poste dentro delle nicchie poste nei pressi della stanzetta principale del Miqweh.


L’interno del Miqweh Ebraico di Siracusa.

Per visitare il Miqweh bisogna munirsi del biglietto di ingresso (che costa 5 euro) che si acquista direttamente all’ingresso dell’albergo; le visite si effettuano dal Lunedì al Sabato dalle 11.00 alle 17.00, mentre di Domenica e nei giorni festivi dalle 10.00 alle 12.00. La visita è sconsigliata a chi ha disabilità e problemi motori di vario tipo poiché le scale da cui si scende per raggiungere il Miqweh sono ripide e vi è il rischio di farsi male.

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