Ortigia, Palazzo Bellomo – Parisio (Museo Nazionale – Ex Convento Benedettino)

Ortigia
Centro storico di Siracusa

Palazzo Bellomo – Parisio
(Museo Nazionale – Ex Convento Benedettino)

Il Palazzo Bellomo – Parisio è un austero edificio medievale ubicato presso la Via Capodieci al cui interno vi è la sede di un importante museo di fama nazionale ed internazionale in cui sono esposte molte opere d’arte riguardante la Siracusa medievale e rinascimentale.

Il Palazzo è stato edificato in epoca sveva probabilmente come caserma militare, ma nel 1365 divenne di proprietà dei Bellomo (famiglia nobile di origine romana fedele agli Aragonesi) che in questo palazzo ebbe la propria dimora fino al seicento. Dopo il terremoto del 1693 il Palazzo venne acquistato dalle Suore Benedettine e, dopo averlo restaurato a loro spese, lo utilizzarono come vero e proprio Convento (difatti il Palazzo Bellomo sorge accanto alla Chiesa consacrata a San Benedetto, di cui parleremo nell’omonimo link) fino a quando nel 1866 non venne requisito dalle autorità politiche di Siracusa in seguito al decreto di eversione dell’asse ecclesiastico redatto nel medesimo anno dall’allora Regno d’Italia. Dal 1901 venne acquistato dall’allora Amministrazione delle Belle Arti (ora Sovrinvendenza ai Beni Culturali) e restaurato nel 1940, ma per colpa della II guerra mondiale il Museo venne aperto otto anni più tardi. Infatti nel 1948 venne finalmente inaugurata l’attuale “Galleria Regionale” che da allora ospita le opere d’arte dei periodi medievali, rinascimentali, seicenteschi e settecenteschi di cui parleremo più sotto. Bisogna dire che qui vi sono moltissime opere d’arte provenienti sia da chiese siracusane chiuse al culto o demolite del tutto, sia da collezioni private.

La facciata del Palazzo Bellomo è piuttosto austera e presenta un portale di matrice sveva sovrastato da una serie di trifore (finestre aventi tre aperture di forma arcuata). Di fronte alla facciata del palazzo possiamo ammirare una ricostruzione del cosiddetto “Stomachion di Archimede”, una specie di rompicapo inventato dal matematico siracusano, chiamato “Stomachion” perché, secondo una testimonianza dal sapore quasi leggendario, coloro che non riuscivano a risolverlo avevano per il nervoso forti crampi allo stomaco.

Oltrepassato il portale vi è un atrio che conduce alla ricca biblioteca del Palazzo e ad un piccolo punto vendita (in cui acquistare libri, cartoline e quant’altro sul Palazzo Bellomo e sulle bellezze di Siracusa). Qui vi sono quattro ale in cui sono esposte varie opere scultoree (statue, sarcofagi funerari, lapidi, fregi, capitelli ecc…) che vanno dall’Alto Medioevo (periodo bizantino) al seicento. Qui possiamo ammirare opere d’arte scultorea bizantine, arabe, normanne, aragonesi per arrivare poi ad elaborate statue scolpite da esponenti della famiglia palermitana Gagini e dallo scultore Giovan Battista Mazzolo. Qui vi sono esposte anche carrozze nobiliari settecentesche e ottocentesche.

Al centro dell’edificio vi è un ben conservato cortile in stile catalano dove si snoda una scala che conduce alle ale superiori del Palazzo Bellomo, in cui possiamo ammirare un loggiato in stile gotico – catalano.

Oltrepassato lo “Stomachion”, vi è un altro spazio interno chiamato “Cortile delle Palme”. Qui vi sono esposti grandiosi stemmi in pietra risalenti a diverse epoche storiche di Siracusa, raffiguranti gli antichi simboli araldici della città. Alcuni di essi provengono dalle mura borboniche che cingevano l’isola di Ortigia, demolite negli ultimi anni dell’800.

Il piano superiore del Palazzo Bellomo è caratterizzato da ampi spazi espositivi in cui vi possiamo ammirare le principali opere d’arte pittorica e numerose opere d’arte decorativa (Ceramiche di Caltagirone, gioielli, Presepi e vari arredi opera di gioiellieri, carpentieri e artigiani siracusani, catanesi e ragusani) risalenti alle epoche medievali, rinascimentali, seicentesche, settecentesche e ottocentesche. Per quanto riguarda l’arte pittorica vanno segnalate numerose opere d’arte dipinte dai pittori Lorenzo Veneziano, Giovan Francesco da Rimini, Antonello da Messina, Emanuele Lampardo, Mario Minniti, Costantino Carasi, Guglielmo Borremans solo per citarne alcuni dei più famosi. L’opera d’arte più importante è la tavola che raffigura “L’Annunciazione”, dipinta da Antonello da Messina. Bisogna dire che questo dipinto è stato rinvenuto quasi casualmente nella Chiesa dell’Annunziata ubicata nella vicina città di Palazzolo Acreide. Questo dipinto era in condizioni pietose, ma dopo un accurato restauro è tornato (seppur parzialmente) allo splendore artistico di un tempo. Bisogna dire che fino a qualche anno fa qui vi era esposto anche il dipinto che raffigurava “Il Seppellimento di Santa Lucia” (opera del Caravaggio), ora collocato nella Basilica di Santa Lucia alla Badia.

Va detto inoltre che il Palazzo Bellomo ospita moltissime opere d’arte scultorea e pittorica di artisti provenienti da Siracusa e dalla sua Provincia.

Concludiamo dicendo che il Palazzo Bellomo è visitabile tutti i giorni feriali dalle 09.00 alle 13.30, mentre lo è dalle 09.00 alle 12.30 nei giorni festivi. Il costo del biglietto d’ingresso è di tipo cumulativo (intorno ai 8 euro, 4 euro ridotto) però il Museo organizza anche visite gratuite. Per ulteriori informazioni bisogna telefonare ai numeri +39 0931 69511 e +39 0931 69617 o visitare il sito www.regione.sicilia.it/beniculturali/palazzobellomo.

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