Ortigia, Palazzo Chindemi

Al numero civico 65 di Via Roma è posto l’elegante Palazzo Chindemi, all’interno del quale nacque il patriota e letterato siracusano Salvatore Chindemi nel 1808, commemorato con una lapide marmorea affissa sul portico d’ingresso dell’edificio.

Questo edificio apparteneva ad una ricca famiglia siracusana ed in origine era un grande palazzo settecentesco con cortile interno; dell’originario prospetto si salva solo l’ala dell’edificio posta alla sinistra del portico d’ingresso posto al numero 65 di Via Roma (anche se compromessa da interventi che ne hanno stravolto l’originario prospetto), mentre l’ala destra ha rifacimenti tardoneoclassici. L’elegante portico con in alto la lapide commemorativa dedicata a Salvatore Chindemi si presenta chiuso da una cancellata in ferro battuto ed è sormontato da un travone di pietra. L’ala sinistra dell’edificio presenta un interessante balcone barocco sorretto da mensoloni a spirale e racchiuso da un’inferriata bombata in ferro battuto. L’ala destra del palazzo è formata da un corpo in stile tardoneoclassico formato da tre ordini orizzontali di cui quello inferiore possedente tre aperture arcuate delimitate da colonnine (rimaste incompiute), mentre negli ordini superiori possiamo ammirare sei balconi (tre per ordine) ad apertura rettangolare sormontati da travoni. Un elegante frontone cinge questa parte dell’edificio.

L’interno del Palazzo Chindemi possiede un grande cortile su cui si affacciano gli appartamenti abitativi dell’edificio (ancora occupati dai rispettivi proprietari) mentre alcuni locali sono stati adibiti ad esercizio commerciale.