Ortigia, Tempio di Apollo (rovine del tempio greco – ruderi della Chiesa del Salvatore e della Caserma Borbonica)

Ortigia

Tempio di Apollo
(rovine del tempio greco – ruderi della Chiesa del Salvatore e della Caserma Borbonica)


I resti dell’antico Tempio di Apollo.

Presso la Piazza Pancali vi sono ubicate le rovine dell’antico Tempio consacrato al Dio Apollo. Esso è stato portato alla luce tra il 1938 e il 1942 dall’archeologo Paolo Orsi che, vedendo alcune “rovine” nel luogo in cui sorgeva la vecchia caserma borbonica (che inglobava l’antica Chiesa del Santissimo Salvatore, sorta su di una basilica bizantina che a sua volta inglobava le rovine di questo Tempio), decise di effettuare una serie di scavi che portarono alla luce quel che resta tuttora di questo Tempio, che all’epoca era uno dei più importanti di Siracusa. L’area in cui sono ubicate le rovine del Tempio di Apollo è recintata per cui esse si possono ammirare solo dalla Piazza Pancali.


Le rovine del Tempio di Apollo dell’antica Siracusa.


I resti dell’antica Chiesa bizantina del Santissimo Salvatore.

Questo tempio misurante 58 x 24 metri presentava in tutto 46 colonne doriche (6 poste in larghezza, 17 poste in lunghezza) caratterizzate da capitelli piuttosto semplici e privi di decorazioni scultoree e inoltre va detto che esso è il più antico di tutti i templi dorici presenti in Sicilia poiché venne costruito nel VI a.C.


I resti delle colonne doriche del Tempio di Apollo di Siracusa.

A queste colonne, che si innalzavano da una base lastricata con gradoni basaltici, che fungeva da pavimentazione, era posto un quadrilatero in muratura al cui interno vi era il Tempio consacrato ad Apollo (diviso in tre navate), chiuso da un tetto semispiovente.


La pavimentazione in basalto dell’antico Tempio di Apollo.

Bisogna dire infine che, oltre alle rovine del Tempio di Apollo, possiamo ammirare anche i resti di fortificazioni risalenti al periodo bizantino.


Varie foto dei resti del Tempio di Apollo.