Siracusa, Parco Archeologico della Neapolis; Arco Augusteo e Piscine Romane

(zona soggetta al biglietto di ingresso del Parco Archeologico della Neapolis)

Adiacente alle rovine dall’Anfiteatro Romano, possiamo ammirare ciò che resta dell’Arco Augusteo, un arco di trionfo elevato in onore di Cesare Augusto di cui restano solo i basamenti posto presso l’ingresso dell’anfiteatro.

Vicino a queste rovine vi sono posti numerosi Sarcofagi funerari provenienti dalle rovine della città di Megara Hyblea (le cui rovine sorgono a sud di Augusta).

Sotto le rovine dell’Arco Augusteo vi si trovano le Piscine Romane, ossia un grande serbatoio idrico sotterraneo dove veniva raccolta l’acqua meteorica (o proveniente dalla Grotta del Ninfeo, ossia dall’antico Acquedotto Galermi che immetteva le acque di Pantalica all’antica Siracusa) che serviva per allagare l’Anfiteatro per così simulare battaglie navali (oppure per lavare dal sangue di gladiatori e animali la cavea). Il tutto tramite ingegnose opere di canalizzazione simili alle attuali “Saie” poste nelle campagne siciliane.

In epoca bizantina questo ambiente sotterraneo venne utilizzato dapprima come Oratorio rupestre dai Bizantini e poi in epoca relativamente recente come “Cimitero” per seppellirvi i morti che nel 1600 perirono di peste (l’area è stata bonificata nei primi anni del 1900 ed è visitabile). La “Piscina Romana” è inoltre collegata da condotte sotterranee alla Chiesa di San Nicolò ai Cordari, dove si presume vi sia un sistema di Catacombe (anche in base ai ritrovamenti di scheletri posti sotto il pavimento della chiesa).