Siracusa, Parco Archeologico della Neapolis; Grotta del Ninfeo

(zona soggetta al biglietto di ingresso del Parco Archeologico della Neapolis)

La Grotta del Ninfeo è una piccola caverna artificiale ubicata a poca distanza dal Teatro Greco, ma facilmente raggiungibile anche dalla Latomia del Paradiso (in cui sono ubicati sia l’Orecchio di Dionisio, la Grotta dei Cordari e tantissime altre caverne artificiali). Questa grotta ospitava il vestibolo in cui i gli attori e i musicisti si preparavano prima di esibirsi all’interno del Teatro Greco.

L’ingresso della Grotta del Ninfeo è di forma arcuata e presenta ai lati quattro nicchie che dovevano essere delle edicole votive consacrate ai cosiddetti “Eroi” (i defunti che secondo i greci divenivano “Eroi” nel momento in cui varcavano la soglia dell’oltretomba) o a qualche altro Dio. Due di esse sono state trasformate in epoca Bizantina in sepolcri rupestri. Vi sono tracce di pitture rupestri.

L’interno si presenta a pianta quadrata ed è occupato da una grande fonte alimentata dalle acque dell’Acquedotto Galermi, maestosa condotta idrica di epoca greca che convogliava le acque da Pantalica (località iblea ubicata presso Sortino anch’essa divenuta Patrimonio dell’Umanità nel 2005 assieme alla città di Siracusa) all’antica città greca di Siracusa toccando i territori di Solarino, Floridia e della frazione aretusea di Belvedere. Bisogna dire che l’acqua di questa fonte è potabile e la si può tranquillamente bere.

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