Siracusa, Parco Archeologico della Neapolis; Grotta di Archimede e Necropoli delle Grotticelle

Siracusa

Parco Archeologico della Neapolis

Grotta di Archimede e Necropoli delle Grotticelle

(zona soggetta al biglietto di ingresso del Parco Archeologico della Neapolis se la si visita dall’interno)

La cosiddetta Grotta di Archimede (o Tomba di Archimede) è ubicata nel punto più settentrionale del Parco Archeologico della Neapolis occupato interamente dalla Necropoli rupestre detta “delle Grotticelle” che contiene sepolcri di epoca sicula, greca, romana e bizantina. Questa Necropoli occupa la parte superiore della Latomia di Santa Venera e comprende sia grotte naturali che grotte artificiali cavate all’interno della friabile roccia iblea. Esse si presentano come piccole grotte scavate nella roccia iblea all’interno delle quali sono collocati dei colombari a nicchia posti nelle pareti o nella pavimentazione. Ad esse si aggiungono anche sepolcri a fossa rettangolare scavati nella roccia. Questa Necropoli la si può ammirare anche al di fuori del Parco Archeologico della Neapolis, tra l’incrocio tra il Viale Teracati e la Via Saverio Cavallari e lungo il Viale Rizzo, che costeggia la parte settentrionale del parco archeologico, che si può anche ammirare dall’esterno del Parco Archeologico della Neapolis (a cui appartiene) senza però scavalcare le ringhiere che delimitano il perimetro dell’area archeologica.

La più importante di tutte è la cosiddetta “Tomba di Archimede”, che si differenzia dalle altre caverne poiché essa è sovrastata da un timpano triangolare calcato nella roccia. Essa però non è la vera e propria tomba dello scienziato siracusano, ma è una Catacomba romana sorta qualche secolo dopo l’uccisione di Archimede. La vera e propria tomba sembra essere ubicata o presso la “Via dei Sepolcri” che conduce al Colle Temenite (vedi link “Le Latomie”), oppure presso il quartiere Acradina o infine in una Necropoli ubicata ad ovest di Siracusa (Necropoli di Contrada Fusco), secondo lo storico romano Cicerone, essa è delimitata da una colonna sostenente un capitello sferico (di questo particolare architettonico non ne è stata rinvenuta nessuna traccia in nessun settore del Parco Archeologico). Comunque sia, questa grotta resterà sempre nota come la “Grotta di Archimede”.

All’interno della cosiddetta “Grotta di Archimede” vi sono dei loculi arcuati che ospitavano le urne cinerarie in cui vi erano poste molto probabilmente le ceneri di autorevoli personalità romane del tempo.

Bisogna dire infine che sulla “Grotta di Archimede” e su queste caverne vi è una leggenda popolare. Questa narra che nell’800 o nei primi anni del 900, un maestro portò i suoi alunni a visitare queste caverne fino a quando non entrarono un una grotta piuttosto profonda; da quel giorno di questo maestro e dei suoi alunni non se ne seppe più nulla e i loro corpi non vennero mai più ritrovati. Comunque sia questa rimane una leggenda popolare in quanto le caverne di questa Necropoli sono poco profonde in quanto piccole Catacombe scavate nella roccia, quindi la possibilità di perdersi nelle viscere di Siracusa è pressoché assente. Questo rischio lo si può correre solo esplorando le Catacombe di Vigna Cassia e di Santa Lucia, che risultano ancora ampiamente inesplorate (vedi i link sulle Catacombe di Vigna Cassia e sulla Basilica di Santa Lucia al Sepolcro per saperne di più).

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