Siracusa, Parco Archeologico della Neapolis; Latomie della Neapolis (Latomie del Paradiso, di Santa Venera, dell’Intagliatella)

(zona soggetta al biglietto di ingresso del Parco Archeologico della Neapolis)

L’interno del Parco Archeologico della Neapolis è caratterizzato dalla presenza delle cosiddette “Latomie” (parola derivente dal greco “Lytos” ossia “Pietra”), che non sono altro che tipiche cave iblee (caratterizzate da una lussureggiante vegetazione mediterranea) scavate dalle acque meteoriche ma utilizzate in epoca greca e romana sia come vere e proprie “cave estrattive” dove estrarre blocchi di pietra utilizzati per la costruzione di edifici religiosi o militari. Bisogna dire che le tante caverne che sorgono all’interno delle Latomie hanno ospitato Necropoli sicule, greche, romane e bizantine, ma anche durissime “prigioni naturali” dove i carcerati (perlopiù oppositori della Tirannide di Dionisio I e prigionieri della guerra che vide Siracusa e Sparta anteposte ad Atene) venivano rinchiusi, costretti ai lavori forzati e lasciati morire di stenti. La principale di queste era il cosiddetto “Orecchio di Dionisio”.

Le Latomie sorgono attorno al Colle Temenite e sono in tutto tre; Latomia del Paradiso, Latomia di Santa Venera e Latomia dell’Intagliatella.

Latomia del Paradiso

La Latomia del Paradiso è la più grande ed affascinante delle tre Latomie ubicate all’interno del Parco Archeologico della Neapolis. Essa era la cava estrattiva da cui è stata estratta la più grande quantità di blocchi di pietra (oltre 800 mila metri cubi) ma è anche quella in cui vi sono le principali caverne che fungevano da “prigione naturale”; la “Grotta dei Cordari” e l’ “Orecchio di Dionisio”. In questa Latomia sono presenti anche piccole caverne che fungevano forse da Catacombe utilizzate nelle epoche sicula, greca, romana e bizantina, mentre altre grotte risultano state scavate durante la sopracitata estrazione di materiale edilizio (blocchi di pietra) ma tante di esse sono crollate a causa del terribile sisma del 1693.

Latomia di Santa Venera

La Latomia di Santa Venera (chiamata così perché forse qui vi passò la Vergine di origini acesi “Santa Venera”, Patrona della vicina città di Avola) è ubicata nell’estremo settore orientale del Parco Archeologico della Neapolis, occupato dalla presunta Tomba di Archimede e da altre presunte edicole votive consacrate al “Culto degli Eroi”. In passato questa latomia ospitava un giardino tropicale di cui resta oggigiorno un Ficus secolare appartenente al genere “Macrophylla” meglio noto come “Ficus delle Pagode”.

Latomia dell’Intagliatella

La Latomia dell’Intagliatella è la più piccola delle latomie dei Parco Archeologico della Neapolis, ma è anche una delle più interessanti per via delle sue pareti che formano pinnacoli di roccia modellati dall’azione erosiva delle acque meteoriche e del vento, dalle grotte e dagli anfratti naturali e artificiali che fanno di questa latomia una vera e propria “isola” naturalistica posta in mezzo alle rovine di un passato fastoso che non tornerà mai più. La Latomia dell’Intagliatella si raggiunge tramite una piccola galleria che la collega alla Latomia del Paradiso.

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