Siracusa, Parco Archeologico della Neapolis; Anfiteatro Romano

(zona soggetta al biglietto di ingresso del Parco Archeologico della Neapolis)

L’Anfiteatro Romano è uno dei monumenti più importanti del Parco Archeologico della Neapolis, ma è anche il più grande anfiteatro di epoca romana dell’intera Sicilia. Esso è ubicato nella parte meridionale del Parco Archeologico della Neapolis, in prossimità dell’Ara di Ierone e dell’antica strada che collegava tra loro i quartieri Neapolis e Acradina.


L’Anfiteatro Romano di Siracusa, fotografato dall’alto.

L’Anfiteatro Romano di Siracusa purtroppo era un luogo in cui vennero uccisi numerosi Cristiani, che vennero fatti combattere come gladiatori contro belve feroci (leoni) o contro altra gente, costretti poi ad ammazzarsi a vicenda per “allietare” le giornate dei nobili romani che allora spadroneggiavano a Siracusa. Dopo la caduta romana l’Anfiteatro divenne una cava di pietra da cui vennero prelevati i blocchi di pietra con cui vennero costruite le fortificazioni spagnole in Ortigia. I vari assedi a cui fu sottoposta la città e i vari sismi che si sono susseguiti nei secoli (il particolare va citato il terremoto del 1693) fecero cadere l’Anfiteatro Romano totalmente in rovina tanto che quello che resta ora di questa imponente costruzione romana restò sottoterra per lunghi anni. Finché nella prima metà dl 1800 venne riportato alla luce da un’equipe di archeologi di allora. Oggigiorno l’Anfiteatro Romano è considerato come una delle principali attrazioni turistiche della città aretusea, ma anche come uno dei principali monumenti storici che sorgono all’interno del perimetro occupato da Parco Archeologico della Neapolis.

L’Anfiteatro in passato risultava molto maestoso (al pari del Colosseo di Roma o dell’Arena di Verona, per citarne alcuni) ma col tempo la parte superiore crollò e restò intatta solo quella inferiore chiamata “Ima Cavea” (“Cavea inferiore”) in cui vi si svolgevano i combattimenti tra i gladiatori il cui diametro di forma ellittica misura 140 metri per 90. Attorno ad essa vi sono i gradoni in cui si sedevano gli spettatori facenti parte sempre della “Ima Cavea”. Le altre due “Cavee” (Cavea media e Cavea superiore) sono crollate come detto prima.

Sotto l’arena vi sono; un piccolo corridoio chiamato “Crypta” che serviva per immettere i gladiatori all’interno dell’arena e un sotterraneo in cui stavano allocati i macchinari che servivano per la manutenzione dell’Anfiteatro.

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