Siracusa, Porto di Siracusa (Porto Piccolo e Porto Grande)

Siracusa

Porto di Siracusa
(Porto Piccolo e Porto Grande)

Il Porto di Siracusa è uno dei più importanti della Provincia assieme a quelli di Augusta (che è il più attrezzato della Provincia per quanto riguarda l’attracco di navi petrolifere e mercantili), di Marzamemi (Pachino) e di Portopalo di Capo Passero (che svolgono funzioni pescherecce). Il Porto della città aretusea era un importante scalo mercantile, ma oggi la sua funzione è perlopiù turistica perché le funzioni mercantili sono state assorbite dallo scalo portuale di Augusta. Oggi l’intero Porto di Siracusa sta divenendo un vero e proprio “Porto Turistico” in cui vi attraccano navi da crociera, aliscafi, imbarcazioni turistiche (con le quali vengono portati i turisti ad esplorare la Riserva Marina del Plemmirio o le città costiere a sud di Siracusa), ma anche numerosi yacht di lusso (appartenenti talvolta a personaggi di spicco sia italiani che internazionali). Il Porto di Siracusa comunque svolge in minima parte funzioni mercantili (container) ed è anche uno dei porti pescherecci più importanti della Sicilia orientale.

Il Porto di Siracusa si divide in due parti; Porto Piccolo, ubicato a nord est dell’isola di Ortigia; e Porto Grande, ubicato invece a sud ovest dell’isola che funge da centro storico.

Porto Piccolo di Siracusa


Il Porto Piccolo di Siracusa.

Il “Porto Piccolo” è ubicato nello specchio d’acqua antistante la Piazza Lepanto, la Riviera Dionisio Il Grande, la Piazza delle Poste e la Riva Nazario Sauro (Ortigia). Esso occupa la posizione in cui sorgeva il “Porto Marmoreo” dell’antica città greca (noto anche come “Lakkios”) poiché le banchine erano in marmo per far notare a coloro che sbarcavano a Siracusa che erano entrati nella città più potente del Mediterraneo. Proprio al largo del cosiddetto “Porto Marmoreo” vennero affondate alcune navi durante la guerra che vide Siracusa contrapposta ad Atene difatti, avendo la possibiltà di effettuare delle immersioni presso il “Porto Piccolo” (bisogna chiedere però il permesso alle autorità competenti) possiamo trovare numerosi resti di relitti ma anche quel che resta delle banchine in marmo del “Lakkios”.

Oggigiorno il “Porto Piccolo” svolge unicamente funzioni pescherecce e di cabotaggio. La parte ubicata sulla terraferma è dotata di due moli, di cui uno intitolato a “Santa Lucia”, così come lo specchio d’acqua antistante ad esso (“Sbarcadero Santa Lucia”). Da qui si gode un ottimo panorama sia sulla parte orientale di Ortigia, sia sul Mare Ionio.

La parte del Porto Piccolo ubicata presso l’isola di Ortigia comprende la lunga “Banchina Talete” (sotto la quale vi è un ampio parcheggio chiamato appunto “Parcheggio Talete” in cui i turisti lasciano i loro mezzi per visitare il centro storico siracusano divenuto “Zona a Traffico Limitato”) da cui parte un molo massiccio; la “Darsena Vecchia” posta nei pressi del cosiddetto “Ponte dei Calatafari” che collegava la zona orientale del centro storico ai quartieri sulla terraferma prima di essere demolito.


Il “Ponte dei Calatafari” che divideva la “Darsena Vecchia” dalla “Darsena Nuova”.

A sud del “Porto Piccolo” vi è la cosiddetta “Darsena Nuova” cioè il canale che collega il “Porto Piccolo” al “Porto Grande”, scavalcato dal cosiddetto “Ponte Umbertino” (vedi link riguardante i luoghi da visitare nel centro storico di Siracusa, ubicato nell’isola di Ortigia) e dal moderno “Ponte di Santa Lucia”.


La “Darsena Nuova” fotografata dal Ponte di Santa Lucia.


Il canale che collega il “Porto Piccolo” al “Porto Grande”.

Porto Grande di Siracusa


Il “Porto Grande” di Siracusa.

Il “Porto Grande” è il vero e proprio impianto portuale della città aretusea. Esso è ubicato tra la Contrada Pantanelli e l’isola di Ortigia ed è protetto a sud dalla Penisola della Maddalena che funge da vero e proprio “molo naturale”. L’impianto portuale principale è ubicato attorno ad una grande banchina chiamata “Molo Sant’Antonio” (ubicata presso la Via Bengasi) che funge sia d’attracco per le navi da crociera e per le navi – container, sia da ampio parcheggio custodito in cui lasciare l’auto durante la visita dell’isola di Ortigia (collegata al “Molo Sant’Antonio” tramite un servizio di trasporto urbano). A poca distanza vi era posto il cosiddetto “Mercato Ittico Notturno” antistante all’approdo per i pescherecci di grossa stazza. Qui quasi ogni notte venivano scaricati e venduti all’ingrosso numerose quantità di pesci, crostacei e molluschi pescati durante la giornata da equipaggi siracusani e provenienti dalla provincia (Avola, Augusta, Marzamemi e Portopalo di Capo Passero). Le attività di vendita si sono spostate presso il mercato rionale di Ortigia (in Via De Benedictis) solo in orario mattutino, in cui è possibile comprare pesce a poco prezzo.


Una nave da crociera attraccata in prossimità del Porto Grande di Siracusa.

Qui sorgerà un importante infrastruttura marittima che servirà ad incrementare l’attività turistica del Porto Grande. Nella parte meridionale del Molo Sant’Antonio sorgerà la cosiddetta “Marina Archimede”, un attrezzato approdo turistico in grado di ospitare un numero maggiore di navi da crociera, yacht lussuosi e varie imbarcazioni turistiche.

A poca distanza vi sono i Palazzi della Guardia Costiera (ex Stazione Marittima di Siracusa) e della Dogana in stile liberty tardo ottocentesco. Da questo punto possiamo ammirare uno splendido panorama sull’isola di Ortigia.


I Palazzi della Guardia Costiera e della Dogana.

Davanti alla Guardia Costiera vi è la cosiddetta “Darsena Nuova” ubicata tra il monumentale Ponte Umbertino e il moderno “Ponte Santa Lucia”, che collega la Via Malta (terraferma) alla Via dei Mille (Ortigia). Qui vi sono ormeggiate piccolissime imbarcazioni con cui i pescatori del luogo vanno a pescare al largo del Porto Grande.


La “Darsena Nuova” scavalcata dal “Ponte di Santa Lucia”.

Presso la “Riva Garibaldi” (ubicata a poca distanza dalla Via dei Mille) vi è un piccolo approdo in cui sono ormeggiati piccoli pescherecci e imbarcazioni turistiche. Qui vi è un parcheggio custodito in cui parcheggiare gli autoveicoli che per causa della “ZTL” (“Zona a Traffico Limitato”) non possono circolare in Ortigia ad eccezione di quelle dei residenti e di chi vi lavora.


Imbarcazioni pescherecce e turistiche ormeggiate nei pressi del Porto Grande di Siracusa.

Poco più in là vi è il “Molo Zanagora” in cui vengono attraccate navi di tipo militare, peschereccio e di tipo turistico di stazza più o meno alta, e la lunga “Banchina Vittorio Emanuele II” (nota anche come “Riva Vittorio Emanuele II) ubicata presso il cosiddetto “Foro Italico” (vedi link sui luoghi da visitare in Ortigia), in cui attraccano perlopiù lussuosi yacht e imbarcazioni della Marina Militare.


Il “Molo Zanagora” facente parte del Porto Grande di Siracusa.

Infine, le infrastrutture del Porto Grande terminano con il piccolo Molo appartenente alla Capitaneria di Porto, ubicata presso il Passaggio Aretusa (l’edificio non è fotografabile per motivi militari).

Concludiamo parlando del ruolo storico che il “Porto Grande” ebbe nella storia siracusana. Proprio qui arrivò la nave che condusse Archia di Corinto (il fondatore di Siracusa) sul suolo siracusano. Bisogna dire che anche il “Porto Grande” possiede “tesori” ubicati sotto il fondo marino quali navi greche e romane (affondate durante le varie battaglie combattute al largo delle coste siracusane”, ma soprattutto i relitti delle “Triremi” affondate durante la “Battaglia del Porto Grande” tenutasi durante il conflitto tra Atene e Siracusa.

Va detto infine che oltre al “Porto Piccolo” e al “Porto Grande”, vi è un’altra zona portuale ubicata fuori Siracusa più precisamente presso la Contrada Targia. Si tratta di un lungo pontile in cui vi attraccano grosse petroliere il cui carico viene condotto nelle vicine raffinerie del polo petrolchimico.

Torna indietro