Siracusa, Quartiere Epipoli – Villaggio Miano

Il Quartiere Epipoli (attraversato dalla Via Necropoli Grotticelle e dal Viale Epipoli) è ubicato nell’estrema periferia occidentale della città aretusea, a poca distanza dalla frazione di Belvedere, raggiungibile dal Viale Epipoli. Di questo quartiere fa parte il cosiddetto “Villaggio Miano”, un piccolo quartiere residenziale presso cui vi è un parco (punto di ritrovo giovanile) e una piccola chiesa moderna consacrata a “San Francesco d’Assisi”.

La zona dell’Epipoli è in realtà la parte più interna e militarizzata della vecchia “Pentapoli” greca che formava l’antica Siracusa che sorge su piccoli rilievi iblei che confluiscono presso la frazione siracusana di Belvedere, in cui sono ubicate le rovine del Castello Eurialo, la più grande e imponente opera difensiva simile ad un castello medievale costruita in epoca greca (molti secoli prima delle costruzioni dei castelli per come li conosciamo). Si dice che da queste alture (o addirittura dallo stesso Castello Eurialo) lo scienziato Archimede bruciò le navi romane grazie agli “specchi ustori” una serie di specchi che raccoglievano i raggi solari, li amplificavano e li indirizzavano in direzione delle navi romane che stavano attaccando Siracusa. Inoltre in questa zona sorgevano le imponenti Mura Dionigiane che, partendo dal Castello Eurialo, cingevano tutto l’entroterra siracusano arrivando fino alla Contrada Targia in cui erano collocate le Porte dell’Hexapylon e la Scea (considerata la principale porta di accesso a Siracusa), passando per l’Epipoli e la Contrada Fusco fino ad arrivare alla Contrada Pantanelli a sud di Siracusa. Oggi di queste mura restano solo pochi resti visibili dalla strada per Belvedere.

Ora come ora l’intero quartere dell’Epipoli presente moderne abitazioni, ma anche il secondo ospedale di Siracusa (Ospedale Rizza), l’ex istituto psichiatricoe il piccolo quartiere residenziale del Villaggio Miano. Oltre alle rovine archeologiche delle Mura Dionigiane e del “Castello Eurialo” vanno segnalate delle rovine riconducibili ad un monumento sepolcrale (forse di qualche Tiranno siracusano) poste presso il cortile interno di un hotel posto in Via Necropoli Grotticelle (per la precisione l’Hotel Panorama), varie rovine e latomie poste presso i rilievi esterni dell’Epipoli (tra cui la poco nota Latomia del Filosofo o del Bufalaro) e molto probabilmente anche delle necropoli poste tra la zona di Belvedere (Tremmilia) e la Contrada Fusco – Canalicchio.