*Siracusa, Riserva Naturale Orientata Fiume Ciane e Saline di Siracusa; Fiume Anapo e Vecchio Acquedotto di Siracusa


Il Fiume Anapo fotografato presso la sua foce.

Il Fiume Anapo è considerato come il più importante corso d’acqua della provincia aretusea, le cui acque danno sostentamento idrico a buona parte del territorio provinciale nonché alla stessa città di Siracusa.

L’Anapo, parola di origine greca che significa “invisibile” poiché il letto di questo fiume tende ad ingrottarsi scorrendo sottoterra per alcuni chilometri, ha anch’esso origini leggendarie; la leggenda dice che un ragazzo di nome Anapo fosse lo spasimante della Ninfa Ciane che, dopo esser stata trasformata in fonte in seguito alla sua morte avvenuta durante il rapimento della Dea Persefone, morì anche lui di crepacuore e gli dei trasformarono anche lui in un fiume che va ad unirsi al Fiume Ciane prima di finire in mare, cosa che avviene davvero presso la foce di questo corso d’acqua.

L’anapo nasce presso le Sorgenti Guffari situate nelle pendici del Monte Lauro (il rilievo montuoso più alto della provincia) tra i territori di Buccheri e Buscemi, attraversando poi buona parte della parte centrale della Provincia bagnando territori di Buscemi, Palazzolo Acreide, Ferla, Sortino, Cassaro, Solarino e Floridia sfociando poi nel Mare Ionio in prossimità del Porto Grande di Siracusa, scorrendo all’interno delle Riserva Naturale della Valle dell’Anapo (posta presso i territori di Sortino, Cassaro, Ferla e Palazzolo Acreide; in cui è ubicata anche la Necropoli di Pantalica e numerose altre rovine archeologiche) e appunto alla Riserva del Fiume Ciane in un territorio incontaminato considerato come il polmone verde della Provincia (assieme al Fiume Cassibile che da origine alla limitrofa Cava Grande).

Presso la foce di questo fiume (visibile sia dalla SS 115 SR – Cassibile, sia dal giardino del Ristorante Dafne posto a pochi metri di distanza dal fiume) vi è la confluenza con il Fiume Ciane (da cui i greci hanno preso spunto per la leggende di Anapo e Ciane) e il Canale Mammaiabica.

Nei pressi dell’ultimo tratto del Fiume Anapo sono poste le vecchie condutture dell’Acquedotto di Siracusa, che un tempo portavano l’acqua nella città siracusana, ora sostituite dalle moderne condutture dell’attuale acquedotto; anche se lungo il corso di questo fiume vi sono tracce di antichi acquedotti di varie epoche che vanno da quella greca a quella medievale.


La foce del Fiume Anapo.

Per quanto riguarda il territorio siracusano bagnato dall’Anapo, possiamo dire che la flora e la fauna sono uguali a quella descritta nel paragrafo riguardante il Fiume Ciane.

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