Siracusa, Riserva Naturale Orientata Fiume Ciane e Saline; Fiume Ciane (sorgenti e corso del fiume)

Siracusa

Riserva Naturale Orientata Fiume Ciane e Saline

Fiume Ciane
(sorgenti e corso del fiume)

Il Fiume Ciane nel suo tratto iniziale.

Il Fiume Ciane è un piccolo, ma importante corso d’acqua situato a sud di Siracusa su cui aleggiano varie leggende come quella della Ninfa Ciane, che per il dolore arrecato dal rapimento dell’amica Persefone (figlia della Dea Cerere) da parte del Dio Plutone (sovrano del regno dei morti), morì e venne trasformata in fonte dalla compassione degli Dei. Così secondo i greci nacque il Fiume Ciane.

In realtà il Fiume Ciane nasce presso il piccolo promontorio chiamato “Cozzo Pantano” ed è alimentato dalle sorgenti sotterranee chiamate “Pisma” (o “Testa Pisima”) e “Pismotta” (scavalcate da una passerella in legno) che sorgono dei pressi di un boschetto di Lecci, alimentate a loro volta dalle acque meteoriche provenienti dal Vallone Cifalino – Mortella (che si incanala nella “Saia” nota come “Canale Scandurra” che termina proprio presso la fonte “Pisma”) e dalle infiltrazioni sotterranee provenienti dal limitrofo Canale Mammaiabica (corso d’acqua parallelo al Fiume Ciane scavato riadattando il corso finale del Vallone Cavadonna). Quest’area è chiamata “Fonte Ciane” ed è raggiungibile sia dalla SS 115 per Cassibile, sia dalla S.P. 14 “Maremonti” per Canicattini Bagni.


La sorgente di Testa Pisima presso cui nasce il Fiume Ciane.


Il boschetto di Lecci presso cui sorge la sorgente del Ciane.


La passerella in legno che scavalca la sorgente del Ciane.

Presso la SS 115 Siracusa – Cassibile vi sono due stradine. La prima nota come Traversa Mammaiabica – Ponte di Pietra posta alla nostra destra provenendo da Siracusa (che conduce anche alle Paludi Lisimelie). Essa, parallela al Canale Mammaiabica, conduce all’Acquedotto di Siracusa che prelevava le acque del Ciane e dell’Anapo e le convogliava in città. Qui possiamo ammirare l’antico ponte che scavalca il canale che ormai non è più percorribile in auto o moto poiché pericolante, ma che può essere attraversato a piedi o in bicicletta facendo doverosamente attenzione. Presso l’Acquedotto vi sono due laghetti limitrofi al Fiume Ciane.

La seconda, posta alla nostra sinistra (venendo sempre da Siracusa) conduce alla Foce del Ciane e all’attracco delle canoe poste presso il Canale Mammaiabica. Va detto che qui non vi è una  foce vera e propria, perché il Fiume Ciane (e così anche il Canale Mammaiabica) si immette nella foce del limitrofo Fiume Anapo) formando così una piccola penisoletta. Presso questo piccolo imbarco con cui è possibile fare escursioni in canoa per buona parte del Ciane, dell’Anapo oltre che del Canale Mammaiabica.

L’intero letto del Fiume Ciane (lambito in buona parte da una strada in terra battuta percorribile in bicicletta o a piedi) è circondato da una lussureggiante flora mediterranea comprendente alberi e arbusti come il Frassino, il Pino Marittimo, il Pino d’Aleppo, il Leccio, il Terebinto, il Siliquastro, l’Oleandro, il Salice, il Carrubo, il Mandorlo e l’Olivo. Le specie erbacee sono tante e sono perlopiù acquatiche; tra esse va citata la presenza massiccia del Papiro, noto come “Papiro del Ciane”; pianta ritenuta sacra nell’antica città greca di Siracusa poiché essa, come detto ampiamente fino ad ora, era utilizzata per fabbricare carta e non solo. Qui le piante di Papiro crescono tanto da formare veri e propri cespugli piuttosto folti e va detto anche che il cosiddetto “Papiro del Ciane” è divenuto una specie protetta a tutti gli effetti. Altre piante sono i Verbaschi, le Canne di fiume, le Ninfee e numerose piante locali (vedi link “Territorio ibleo siracusano”).


Il Fiume Ciane circondato da rigogliose piante di Papiro.


Piante spontanee di Papiro che crescono a ridosso del fiume.


Foto ravvicinare di piante di Papiro del Ciane.


Particolare dell’infiorescenza del Papiro del Ciane.


Il Fiume Ciane a poca distanza dalla sua foce presso il Mare Ionio.

La fauna è perlopiù acquatica; difatti il fiume è popolato da numerosi animali che prediligono gli ambienti umidi come gli anfibi (Rane e Rospi), o numerosi uccelli acquatici come le Gallinelle d’Acqua, i Falchi di Palude, le Folaghe, i Martin Pescatori, i Germani Reali, le Anatre, i Cigni, i Fenicotteri e numerose specie di Aironi e Cicogne tra i quali citiamo l’Airone Cinerino, il Trampoliere (noto come Grù) e il Cavaliere d’Italia. Ovviamente vi sono numerose specie ittiche; tra i pesci che popolano il Ciane citiamo varie specie di ciprinidi (Alborelle, Carpe e Tinche), l’Anguilla, il Cefalo, la Spigola (in foce) e la Trota Macrostigma (vocabolo proveniente dalle parole greche “Macros” che significa “grosso – visibile” e “Stygma”, che significa “foro – buco”, chiamata così per via delle macchioline simili a piccoli buchi presenti sul dorso di questo pesce); tra crostacei e molluschi possiamo classificare il Granchio, il Gambero e la Lumaca d’acqua dolce. Per quanto riguarda gli insetti acquatici è da segnalare la presenza delle Libellule, dei Gerridi (piccoli insetti simili a cavallette che riescono a camminare a pelo d’acqua), di variopinte Farfalle e di moltissime altre specie animali (vedi “Territorio ibleo siracusano”). Bisogna dire che presso il Ciane è possibile ammirare le sempre più rare Tartarughe terrestri e acquatiche.

Torna indietro

Torna alla pagina principale di Siracusa