Siracusa, Rovine dell’Arsenale Greco di Siracusa

Siracusa

Rovine dell’Arsenale Greco di Siracusa

Quel che resta dell’Arsenale Greco dell’antica città di Siracusa sorge nella zona meridionale del quartiere della Borgata ed è posizionato nei pressi del cosiddetto “Porto Piccolo”, che anticamente era chiamato “Lakkios” (“specchio d’acqua” in greco), presso la Via Arsenale (che confluisce presso la Riviera Dionisio il Grande).

Questo edificio, voluto dal Tiranno Ierone II, era un vero e proprio “cantiere navale” dell’età greca, poiché serviva per fabbricare, aggiustare e tenere in ricovero le imbarcazioni mercantili e da guerra utilizzate dalla potente flotta marittima siracusana. Proprio in questo edificio vennero fabbricate le tanti navi da guerra (le cosiddette “Triremi”) utilizzate nelle battaglie contro la flotta militare cartaginese. Qui venne fabbricata la leggendaria e maestosa nave chiamata con il nome di “Siracosia”, poiché essa era la principale nave della flotta militare aretusea, che fungeva sia da nave da guerra, che da nave mercantile. Questa imbarcazione, progettata da Archimede, era grandissima tanto che poteva essere ormeggiata solo nell’attuale “Porto Grande” della città siracusana. Questa nave era fornita di ampie cisterne per contenere acqua, vino e olio, stive per le merci, di spaziosi alloggi per i marinai, di un’ampia biblioteca, di una spaziosa cucina, di un lussuoso bagno, di depositi per le derrate alimentari, per la legna, per munizioni (pietre) e per le armi da guerra (scudi, lance, spade ecc…), ed era armata con le più efficaci armi di quel tempo (arpioni e catapulte) progettate secondo alcuni manoscritti dallo scienziato e matematico siracusano Archimede. Questa nave venne inviata ad Alessandria d’Egitto carica di grano e donata a Tolomeo d’Egitto da Ierone II sia come segno di riconoscenza verso l’alleato Tolomeo, sia per risolvere una tremenda carestia che in quel tempo mise in ginocchio la città di Alessandra d’Egitto, una delle principali alleate di Siracusa. Dopo questo “gesto”, nell’antica “Pentapoli” ci furono molti dissensi, ma subito dopo vennero costruite altre navi come la “Sirakosia” se non addirittura più grandi. Difatti l’Arsenale, secondo gli archeologi che hanno studiato le sue rovine, poteva contenere più di 300 navi da guerra e mercantili di notevole stazza, divise in vari capannoni.

Oggigiorno, di questa mirabile costruzione militare della Siracusa greca, restano solo poche fondamenta divise dalla Via Arsenale da un’inferriata; il resto dell’edificio cadde in rovina durante i secoli.

Torna indietro