*Siracusa, Parco Archeologico Santa Panagia; Litorale settentrionale di Siracusa (quartieri Borgata, Acradina, Grottasanta, Mazzarrona)

Siracusa

Parco Archeologico Santa Panagia

*Litorale settentrionale di Siracusa
(quartieri Borgata, Acradina, Grottasanta, Mazzarrona)

La periferia nord orientale di Siracusa è caratterizzata da un litorale roccioso molto interessante che presenta molte curiosità naturali e storiche. Bisogna sapere che queste zone sono considerate vere e proprie “isole balneari” poste all’interno della città che stupiscono l’occhio del turista non abituato a vedere aree balneari caratterizzate da acque piuttosto pulite all’interno della città. Queste zone marine sono raggiungibili sia dalla Riviera Dionisio il Grande, dal Viale Algeri e soprattutto dalla pista ciclabile che occupa la vecchia cintura ferroviaria che va dalla Stazione di Siracusa fino alla Contrada Targia; consigliamo quest’ultima soluzione per godersi appieno tutto lo splendido panorama che queste zone marine offrono, ma anche le circostanti bellezze archeologiche facenti parte della zona di Santa Panagia, e soprattutto per rimanere a contatto con la natura rimanendo all’interno della città aretusea. Va anche detto che qui vi sono anche delle rovine, appartenenti sia al tratto marino delle Mura Dionigiane, ad antiche “Latomie” (cave di estrazione di epoca greca), siti sepolcrali appartenenti a catacombe di epoca paleocristiana (di cui i più noti sono gli Ipogei Pupillo, Troja, Bonaiuto e Mauceri) oppure a sepolcri a fossa di epoca greca sia ad altri edifici (militari o sacri?) ancora da studiare approfonditamente.


Scorcio della costa settentrionale della città di Siracusa corrispondente al Quartiere della Mazzarrona, nota come “Costa d’Oro”.

Il litorale a nord di Siracusa è roccioso ed è provvisto di piccole calette rocciose o sabbiose dove fare il bagno o praticare pesca sportiva o sport acquatici, costellato da alti scogli che affiorano dalle acque marine. I più noti di essi sono chiamati con i nomi siciliani di “Scogghi Longhi”, “Scogghiu ro Pisci”, “I Rui Frati”, “Piliceddi”, “Scoglio dell’Elefante” e “U Scarpuni”. Andiamo a descrivere questi scogli le cui forme bizzarre la cui fantasia popolare ha ribattezzato con questi loro nomi.

Gli “Scogghi Longhi” sono piccoli scogli affioranti posti di fronte al Porto Piccolo, mentre poco più in la vi è il bizzarro “Scogghiu ro Pisci” sempre di tipo affiorante ma che somiglia ad un pesce che esce la testa dall’acqua.

Gli scogli noti come “I Rui Frati” (“I Due Fratelli”) chiamati così perché sono due socgli posto uno accanto all’altro ma anche perché sorgono nello specchio di mare antistante al Convento dei Cappuccini. Qui vi è una piccola spiaggia pietrosa molto popolare e frequentata a Siracusa. Bisogna dire che anticamente, nei giorni di festa, qualche famiglia siracusana passava la giornata ai “Rui Frati” facendo una scampagnata con annesso bagno a mare. Oggigiorno questa piccola spiaggetta è ancora molto frequentata, specie da pescatori che praticano pesca sportiva dalla scogliera.


Gli scogli detti “I Rui Frati”.

I “Piliceddi” (o “Pilisceddi” ) sono un gruppo di scogli ubicati nello specchio di mare antistante al Viale Algeri, principale arteria stradale del quartiere della Mazzarrona (uno degli ultimi quartieri ad essere edificati nella città) aventi forme piuttosto bizzarre. Da notare la bellezza della costa rocciosa che si presenta frastagliata e ricca di insenature scavate dall’acqua. Qui vi sono piccole spiagge rocciose caratterizzate dalla pulizia delle acque, in cui la gente fa il bagno, oppure pratica pesca sportiva dagli scogli. Gli scogli più importanti dei “Piliceddi” sono lo “Scoglio dell’Elefante” e lo scoglio chiamato “U Scarpuni” per le sue forme bizzarre.

Lo “Scoglio dell’Elefante” chiamato così per la sua forma simile ad un gigantesco elefante, possiede un arco naturale piuttosto interessante.

Lo scoglio chiamato “U Scarpuni” (“Lo scarpone”) è più noto ma anche il più grande della scogliera marina dei “Piliceddi”, che viene così chiamato in base alla sua bizzarra forma che somiglia ad una scarpa.

Altri scogli minori sono i “Pupacchi” e “I Tre Faraglioni”, posti nei pressi della zona detta della Mazzarrona.

Per quanto riguarda la scogliera a nord della Riviera di Dionisio il Grande in particolare dalla zona che va dal Quartiere Grottasanta alla Mazzarrona, troviamo altre grotte, anfratti marini e scogliere dai nomi bizzarri (“Punta Muraglia”, “Fossu re Ziti”, “U Cori”, “Rutta re Ghiacciai”, “Costa d’Oro”, “Vacca Motta”, “Grotta delle Rondini”, “Punta Cannuni” ecc…) in cui si alternano alte e impervie scogliere a piccole cale rocciose in cui sono poste spiagge semi sabbiose, il tutto fino al Capo Santa Panagia.


Caratteristici anfratti rocciosi a picco sul mare posti nei pressi della Mazzarrona.

Va detto che in certi punti è vietata la balneazione per la pericolosità di certe zone a strapiombo sul mare.

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(foto inviate da Roberto Capozio)