Siracusa, Parco Archeologico di Santa Panagia; Percorso Ciclabile sulla Vecchia Cintura Ferroviaria Siracusa – Santa Panagia – Targia

Siracusa

Parco Archeologico di Santa Panagia

Percorso Ciclabile sulla Vecchia Cintura Ferroviaria Siracusa – Santa Panagia – Targia

La Pista Ciclabile che da Siracusa conduce alla Contrada Targia passando per la zona di Santa Panagia è una delle più importanti e recenti attrazioni turistiche della città siracusana, che serve ai ciclisti e agli atleti che praticano discipline legate alla corsa di praticare i loro sport in maniera indisturbata, ma anche agli amanti della natura o dell’archeologia di ammirare splendidi panorami sulla costa siracusana e delle numerose rovine archeologiche poste tra le zone di Santa Panagia, Scala Greca e Targia (che dovrebbero ospitare un nuovo Parco Archeologico).


La Pista Ciclabile che occupa la vecchia cintura ferroviaria tra Siracusa e la Targia.

Con la chiusura della cintura ferroviaria che dalla Stazione di Siracusa conduceva alla Stazione Merci di Targia, avvenuta nel 1998 (anno in cui venne aperto il tratto sotterraneo che passava sotto la zona Fusco – Epipoli per uscire poi presso la Targia), vennero smontati i binari e i cavi elettrici, facendo in modo che questo tracciato rimase inattivo fino a quando nel 2009 in seguito del G8 Ambiente che si tenne proprio a Siracusa, venne inaugurata questa lunga pista ciclabile che dal quartiere della Borgata (Monumento ai Caduti d’Africa) conduce presso la Contrada Targia nei pressi dell’omonimo pontile (a fianco delle rovine del Villaggio Neolitico di Stentinello). Il tracciato ferroviario interno è stato sostituito dalla Via Unità d’Italia che va dal Largo Cappuccini alla Via Agatocle, in cui lo spazio in cui erano poste le rotaie è stato occupato da un’area verde.


L’ingresso alla Pista Ciclabile posto in Contrada Targia.

L’intera pista ciclabile è delimitata da una recinzione in legno ed è in terra battuta; sono comunque ancora presenti i pali ferroviari che sono stati riadattati per l’illuminazione della strada anche nelle ore serali. L’area andrebbe arricchita con la presenza di punti di ristoro (fontanelle d’acqua) e medici.


Foto della Pista Ciclabile tra Santa Panagia e la Contrada Targia.

Come detto prima da questa pista ciclabile, oltre all’intera zona descritta nel link “Litorale settentrionale di Siracusa”) si possono ammirare numerose rovine e curiosità naturali che sono: le Latomie dei Cappuccini (oltre al Convento limitrofo), le grotte marine della Mazzarrona, di Costa d’Oro e di Vacca Motta, la Tonnara di Santa Panagia e la sua area limitrofa (comprendente la piccola cava con l’omonimo Oratorio Rupestre), le rovine greche del Porto del Trogilo, la fonte marina detta “Acqua e palummi” (“Acqua delle colombe”), i resti delle Mura Dionigiane di Santa Panagia, le rovine della Porta dell’Hexapylon, i resti dell’Artemision e infine le rovine del Villaggio Neolitico di Stentinello (vedi il link sul “Parco Archeologico di Santa Panagia” per saperne di più).


Foto panoramiche della zona archeologica di Santa Panagia scattate dalla Pista Ciclabile.

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(foto inviate da Roberto Capozio)