Siracusa, Stazione Ferroviaria di Siracusa

Siracusa

Stazione Ferroviaria di Siracusa


La Stazione ferroviaria di Siracusa.

La Stazione di Siracusa è ubicata a sud della città aretusea, presso la sua periferia meridionale nel piccolo quartiere detto appunto della Stazione al termine del Viale Ermocrate. La Stazione ferroviaria di Siracusa, progettata dalla Società Vittorio Emanuele (all’epoca principale consorzio ferroviario italiano) venne inaugurata nel 1871 in seguito all’apertura delle tratte ferroviarie per Ragusa e Catania. Essa si presenta in stile tardo neoclassico;  la facciata di due ordini (quello inferiore con parete a gradoni, quello superiore delimitato da un lungo travone) presenta un insieme di arcate sopra cui vi sono delle finestre con piccolo travone ed architrave. È divisa da tre corpi avanzati di cui uno centrale (delimitato da blocchi di pietra locale disposti a pilastro) e due laterali. Al centro vi è un piccolo orologio posto in un corpo rialzato e l’ingresso è posto sotto una tettoia di ferro battuto. A poca distanza dalla facciata vi è una piccola fontanella. La stazione è tuttora in funzione e, come detto prima è la più a sud d’Italia a linea elettrificata.


La facciata della Stazione di Siracusa.

Accanto alla stazione vi è il deposito delle locomotive situato presso l’inizio della Ferrovia Siracusa – Gela – Canicattì – Caltanissetta Xirbi, posto sul vecchio ramo ferroviario che conduceva alle stazioni di Siracusa Nuova (da cui partiva l’ormai inesistente Ferrovia Siracusa – Ragusa – Vizzini) e di Siracusa Marittima (scalo merci vero e proprio poiché era collegata col porto della città aretusea). Qui è posta un’antica Locomotiva a vapore utilizzata tuttora per scopi turistici (vedi più sotto).


La locomotiva a vapore posta all’interno della Stazione di Siracusa.


Particolare della locomotiva a vapore.

Questa stazione è l’estremo capolinea meridionale della linea ferroviaria italiana elettrificata delle Ferrovie dello Stato. Difatti a sud di Siracusa la linea ferroviaria che va dalla città aretusea a Canicattì (in provincia di Agrigento) passando per le città di Modica, Ragusa e Gela, non è elettrificata e si presenta molto antiquata e serve un urgente rimodernamento della linea ferroviaria in questione. Ma va doverosamente detto che nonostante tutto, si presenta come una delle linee ferroviarie più interessanti al mondo poiché è collocata in zone panoramiche di alto pregio paesaggistico, infatti questa ferrovia nel tratto tra Siracusa e Ragusa è nota come “Ferrovia del Barocco” poiché tocca i principali siti Unesco del Val di Noto che sono Siracusa, e le città facenti parte del “Barocco del Val di Noto” che sono appunto Noto, Modica, Scicli e Ragusa (oltre agli altri centri abitati di Avola, Rosolini, Ispica e Pozzallo). In queste città difatti viene organizzata la corsa turistica del “Treno del Barocco”, un piccolo convoglio d’epoca che ferma nei centri  facenti parte dei Siti Unesco del Val di Noto (per informazioni varie visitate il sito treno-barocco.blogspot.it). La linea ferroviaria a nord di Siracusa (linea ferroviaria Siracusa – Catania – Messina, che collega la città siracusana alla rete ferroviaria nazionale) invece è moderna ed elettrificata e si collega alle città di Priolo Gargallo (Stazione di Priolo – Melilli), Augusta e Lentini (le altre stazioni sono quelle di Targia e di Agnone Bagni). In precedenza essa attraversava la zona settentrionale della città aretusea passando da Capo Santa Panagia, mentre oggi la nuova linea ferroviaria ruota attorno alla città ed è in buona parte collocata all’interno di una lunga galleria che spunta presso la Contrada Targia andando a congiungersi col tracciato ferroviario che conduce a Catania.


Le due linee ferroviarie che partono dalla Stazione di Siracusa, a sinistra vi è la linea per Catania e Messina, a destra quella per Ragusa e Gela.


Particolare della linea ferroviaria Siracusa – Catania.

La vecchia cintura ferroviaria è stata convertita in una lunga pista ciclabile che dalla Stazione Ferroviaria di Siracusa arriva alla Tonnara di Santa Panagia ripercorrendo il vecchio tracciato ferroviario che tagliava in due la città aretusea arrivando fino alla Contrada Targia (dove la nuova cintura ferroviaria si collega alla linea ferroviaria che collega Siracusa al resto d’Italia). Questa Pista Ciclabile è una delle più interessanti della Sicilia perché va a toccare punti cittadini molto caratteristici come per esempio il Capo Santa Panagia, finendo poi presso la Contrada Targia nei pressi delle rovine del Villaggio di Stentinello (vedi il link “Percorso Ciclabile sulla Vecchia Cintura Ferroviaria Siracusa – Santa Panagia – Targia”).

Torna indietro

(foto inviate da Roberto Capozio)