Siracusa
Rovine delle Terme di Diana e del Bagno di Dafne
Tra le Vie dell’Arsenale e Agatocle, sotto un condominio adiacente ai ruderi dell’Arsenale Greco di Siracusa, vi sono le rovine delle cosiddette “Terme di Diana”, note anche come “Bagno di Dafne”. Esse vennero scoperte casualmente durante la costruzione del palazzo condominiale e, nonostante la presenza del suddetto sito archeologico, i lavori per l’edificazione continuarono compromettendo le esigue rovine dell’edificio termale di probabile origine romana, che viene citato anche dallo storico bizantino Teofane secondo il quale in queste terme nel 668 d.C. venne assassinato l’imperatore bizantino Costante II.
L’edificio termale posto sotto il condominio, come detto prima sarebbe di origine romana e sarebbe stato intitolato alla dea Diana e conseguentemente al “Mito di Dafne”, sarebbe stato edificato durante il periodo imperiale, ma ampliato in epoca bizantina durante il VI secolo d.C. (501 – 600).
La zona d’ingresso di queste terme è collocata presso il cortile del palazzo collocato tra le Vie Agatocle e dell’Arsenale e, se non si procura fastidio al condominio, si possono visitare tranquillamente.
Esse sono strutturate in vari ambienti comprendenti l’area di ingresso collocata nell’area settentrionale delle terme ed adiacente ad essa vi sono i resti di una vasca semicircolare nota come “Frigidarum” dove avvenivano i bagni con acque fredde; adiacenti ad esse vi erano il “Tepidarum” e il “Calidarum” in cui vi erano poste vasche per i bagni con acque tiepide e calde. A sud vi sono i resti di una fornace per il riscaldamento delle acque, di una cisterna per la raccolta delle acque piovane e di un canale di scarico che terminava nella riva ora occupata dal Porto Piccolo di Siracusa.
Presso queste terme venne ritrovato uno scrigno con monete e gioielli, di cui va citato un anello che sarebbe appartenuto all’imperatore bizantino Costante II che venne assassinato a Siracusa, molto probabilmente presso queste terme.