Siracusa, Tomba di Santa Lucia

Siracusa

Tomba di Santa Lucia


La Tomba di Santa Lucia, fotografata dalla piazza della Borgata.

A poca distanza dalla Basilica di Santa Lucia al Sepolcro, vi è una costruzione tardoseicentesca che racchiude la tomba in cui è stata seppellita “Santa Lucia” dopo esser stata martirizzata nel 13 Dicembre del 304 d.C.


Il caratteristico edificio barocco in cui è posta la Tomba di Santa Lucia.

Essa è un vero e proprio “Mausoleo” progettato dall’architetto siracusano Giuseppe Vermexio, voluto dalle autorità ecclesiastiche della città aretusea per ospitare in futuro il corpo incorrotto di “Santa Lucia” (anche allora si cercava di riportare da Venezia le spoglie della “Santa” a Siracusa). La sua costruzione terminò del tutto nei primi anni del 700.


La Tomba di Santa Lucia vista frontalmente.

Questa originale costruzione di forma ottagonale sorge in posizione interrata rispetto al manto stradale della Piazza Santa Lucia ed è racchiusa da un’inferriata in ferro battuto interrotta da un cancello del medesimo materiale da cui si accede al monumento funebre caratterizzata da tre portali d’ingresso di forma arcuata sormontati da un timpano semicircolare di forma accartocciata sotto il quale vi sono pregevoli bassorilievi decorativi sovrastati da ampi finestroni arcuati. La disposizione sembra formare un’ideale “Croce” che converge al centro dell’edificio.


La facciata della Tomba di Santa Lucia.

Nelle pareti poste tra i portali vi sono splendide nicchie di gusto barocco decorate con eleganti motivi geometrici scolpiti con la tecnica del bassorilievo. I pilastri che sostengono la cupola ottagonale di forma cuspidata (in cui si alternano eleganti finestrelle di forma circolare e di forma cruciforme) si presentano decorati da bassorilievi che raffigurano mascheroni grotteschi intramezzati da conchiglie e da fantasiose spirali.


Le decorazioni barocche della Tomba di Santa Lucia.

L’interno (che ospita una piccola Cappella) si presenta sobrio ma nello stesso tempo degno di ospitare i resti mortali di una delle più importanti personalità del Cristianesimo del calibro di “Santa Lucia”.

Difatti, sotto lo stupendo Altare Maggiore in legno, vi è una nicchia scavata nella roccia ritenuta come l’autentico “Sepolcro di Santa Lucia” avente anche bassorilievi di epoca normanna. Sotto di essa vi è statua raffigurante “Santa Lucia Morente”, opera del 1634 attribuita allo scultore fiorentino Gregorio Tedeschi. Proprio qui dovrebbe essere riposto il corpo di “Santa Lucia” (autorità ecclesiastiche e politiche permettendo).

Va detto che questa statua, nel periodo in cui la città subì un assedio condotto dalle truppe borboniche (1734 – 1735), trasudò un liquido oleoso simile al sudore umano, chiamato “Sudore di Santa Lucia”, segnale che la “Patrona di Siracusa” era vicina al popolo siracusano, anche se il suo corpo si trovava (e si trova) lontano dalla sua città e dal calore dei suoi devoti. Si dice che nel periodo in cui a Siracusa viene festeggiata “Santa Lucia” (13 – 21 Dicembre), da questa statua fuoriesce ancora questo sudore (che a differenza di quello umano, emana un profumo intenso e gradevole) ritenuto altamente miracoloso dai siracusani.

Bisogna dire infine presso quest’edificio sacro (aperto solo in occasione dei festeggiamenti in onore di “Santa Lucia”) vi è l’ingresso che conduce alla Catacombe di Santa Lucia, considerate tra le più grandi della città aretusea.

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