Santa Maria del Focallo, Cozzo di Santa Maria del Focallo

Homepage – IspicaS. M. del FocalloCozzo S.M. Focallo

Santa Maria del Focallo
(Frazione di Ispica)

Cozzo di Santa Maria del Focallo
(Presunto sito in cui era ubicato il villaggio feudale di “Ficallo” – Spiaggia e Scogliera di Bove Marino e Tavola del Re – Presunto approdo marittimo di Santa Maria del Focallo)

Il breve promontorio noto come “Cozzo di Santa Maria del Focallo” è ubicato in territorio pozzallese ad ovest della foce del Torrente Favara (corso d’acqua che si origina ad est della Cava d’Ispica scorrendo nel tratto finale della medesima), ad irrisoria della omonima frazione balneare sita all’interno del comune di Ispica.

Quest’area è delimitata a sud dalla S.P. 67 “Pozzallo – Marza”, ad est dalla S.P. 121 “Recupero – Santa Maria del Focallo” (Via dell’Unità d’Italia, imbocco dalla S.C. 40 “Ispica – S.M. del Focallo” andando in direzione “Contrada Recupero” e quindi verso la S.P. 46 “Ispica – Pozzallo”) e ad ovest dalla Via Pozzallesi d’America (imbocco dalla S.P. 67).

Il promontorio fu sicuramente sede del villaggio feudale noto come “Ficallo” (“Ficallum”) il cui nome deriverebbe dal greco “Fike” (“Alga”).

Esso comprendeva alcune abitazioni in cui dimoravano pescatori e agricoltori, la tenuta feudale, la piccola Chiesa di Santa Maria a cui si deve l’attuale toponimo, e la Torre di avvistamento costruita nel 1557 per volere del Vicereame di Sicilia (che dipendeva dall’Impero di Spagna) con lo scopo di scongiurare le incursioni saracene.

Il feudo appartenne alle famiglie feudali dei baroni Caruso e del marchesi Statella.

Gli esponenti di quest’ultima furono i proprietari del feudo fino alla prima metà del 1800, dopodiché esso andò man mano a spopolarsi nonostante esso sia stato ricostruito dopo il terremoto dell’11 Gennaio 1693.

Oggigiorno presso questo breve promontorio costiero posto tra le Contrade Bove Marino, Fondo Scaro, Tegolaio e Grottelle troviamo varie villette residenziali, che forse sono state costruite sui resti della sopracitata area feudale occultandone alcuni ruderi che peraltro sono stati ammirati e documentati alla fine del 1800 dall’archeologo Paolo Orsi.

Dalla S.P. 67 tramite Via del Maestrale (Contrada Fondo Scaro), ci addentriamo all’interno del sito collinare costellato da abitazioni residenziali.

La presunta area che fu sede del villaggio feudale probabilmente la si raggiunge da una tortuosa traversa nota come “Via del Mandorlo” posta poco più ad ovest della foce del Torrente Favara (la prima alla nostra destra percorrendo la S.P. 67 andando verso Pozzallo) che, dopo aver costeggiato delle villette private, conduce ad un appezzamento di terreno in cui sono posti alcuni ruderi.

Più ad ovest di quest’area è posta una masseria diroccata.

Dalle propaggini poste in prossimità della costa possiamo ammirare un ottimo panorama del litorale ispicese e pozzallese (rispettivamente ad est e ad ovest).

Dalle aree limitrofe alla S.P. 121 e alla Via Pozzallesi d’America (che si congiungono) possiamo ammirare l’altopiano di questo sito collinare occupato quasi interamente da appezzamenti coltivati delimitati in gran parte da alberi di olivo.

A sud del rilievo sono poste le aree balneari note come “Bove Marino” e “Tavola del Re”, comprendenti rispettivamente una scogliera argillosa e una spiaggia sabbiosa confinante con la foce del Torrente Favara, e caratterizzate dalla pulizia delle limitrofe acque marine.

Qui molto probabilmente aveva sede l’approdo marittimo del villaggio feudale posto sul “Cozzo Santa Maria del Focallo”, utilizzato in epoca greco – romana e durante buona parte del medioevo fino al secolo 1800 circa.

Oggigiorno delle strutture portuali non rimane più niente.

Comunque sia, infine da quest’area marina si possono ammirare ugualmente i puliti fondali marini e i limitrofi litorali nei territori ispicesi e pozzallesi.

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