Solarino, Ospedale Vasquez

L’Ospedale “Vasquez” (“U’ Spitali Vaschisi” in dialetto siciliano) doveva rappresentare un tempo l’unico edificio ospedaliero che si occupava dei malati dell’attuale Zona Montana della Provincia di Siracusa. Esso sorge su una piccola collinetta posta alla periferia occidentale della città in prossimità della SS 124 per Palazzolo Acreide (Via Piave).

Esso fu voluto dall’industriale italo – argentino Francesco Vasquez Italia (originario di Solarino) che, sia per compassione delle famiglie dei suoi concittadini morti al Fronte nella I guerra mondiale, sia per l’amore verso la sua città, finanziò la costruzione di un ospedale per far si che la gente della sua città possa ricevere subito assistenza senza dover andare negli ospedali di Siracusa, Augusta, Noto e Avola.

La sua costruzione, data in gestione ai Fratelli Pataria di Siracusa, durò dal 1920 al 1926. Alla fine dei lavori venne a svilupparsi un bel palazzo in forme liberty molto estrose. La facciata tuttora presenta un portone arcuato sovrastato da un bel terrazzino in pietra. Le finestre superiori risultano sormontate da timpani triangolari, mentre quella centrale è caratterizzata da un bell’archetto traforato.

L’ospedale non entrò mai in funzione poiché la politica fascista di allora era ostile al progetto del Vasquez, che voleva creare un ospedale funzionale per assistere non solo i solarinesi, ma anche la gente del circondario (Canicattini, Floridia, Sortino, Palazzolo, Priolo ecc…). Dopo alcune battaglie legali Francesco Vasquez Italia fece ritorno in Argentina abbandonando per sempre Solarino deluso dagli schieramenti politici di quegli anni, che videro infrangere il suo sogno di avere un ospedale decente nella sua città.

L’ospedale è stato poi semidistrutto durante la II guerra mondiale; dopo alcuni anni di restauro esso fu accomodato alla meglio e buona conservando solo la facciata d’ingresso (unica parte che si è salvata dai bombardamenti). L’Amministrazione odierna di Solarino vorrebbe utilizzarlo come poliambulatorio.

A Solarino si dice che questo luogo sia stato maledetto dal Vasquez e che certe notti si possono intravedere dentro l’edificio i fantasmi di un dottore e di un’infermiera (presumibilmente deceduti durante la II guerra mondiale) che si baciano appassionatamente. Difatti molti curiosi dopo la mezzanotte stazionano presso questo rudere per assistere all’evento, ma la maggior parte di loro confessa di non aver visto o sentito niente, anche perché l’ospedale non è mai entrato in funzione e dottori e infermiere non vi hanno mai lavorato,

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