Solarino, Pasqua Solarinese

La Pasqua Solarinese è la prima vera festa sacra dell’anno dopo quella di “San Paolo di Gennaio” (vedi il link “Festa di San Paolo Apostolo”) e riguarda i riti della Settimana Santa in cui si commemora la “Passione, morte e resurrezione di Cristo” (per saperne di più clicca qui). Si presenta come una manifestazione piuttosto interessante che comprende i tradizionali riti pasquali della Sicilia sudorientale molto celebrati in Provincia di Siracusa e quindi anche presso la cittadina di Solarino.

La Domenica delle Palme di Solarino

 I riti pasquali iniziano ufficialmente per la “Domenica delle Palme”, caratterizzata dalla “Processione delle Palme” delle ore 10.00 fatta dai numerosi gruppi giovanili parrocchiali della città. Essa ricorda “L’entrata a Gerusalemme di Gesù Cristo”. I partecipanti recano in mano dei ramoscelli di palma o di ulivo che verranno poi benedetti presso il sagrato delle principali chiese solarinesi. Verso le ore 10.30 viene celebrata la Messa che sarà sempre animata dai giovani delle parrocchie solarinesi.

La Settimana Santa di Solarino e l’inizio dei riti pasquali solarinesi

Dopo la solennità della Domenica delle Palme inizia la “Settimana Santa” che precede la Domenica di Pasqua, di cui i primi tre giorni (Lunedì, Martedì e Mercoledì) si terranno solenni Messe alle ore 19.00.

Il Mercoledì dopo la Messa vengono preparati gli “Altari della Reposizione” detti localmente “Sepolcri” nelle tre parrocchie di Solarino; composizioni infiorate, allegorie bibliche inerenti la Passione e Morte di Cristo e infine i “Lavureddi” (composizioni fatte con germogli di grano color bianco – paglierino, risultato della crescita in assenza di luce solare. Rappresentano la “Sconfitta delle Tenebre ad opera di Gesù Risorto”) arricchiranno gli Altari Maggiori delle chiese.

Il Giovedì Santo; i “Sepolcri”

La sera del “Giovedì Santo” alle ore 19.00 circa, in tutte le Parrocchie vi è la Messa detta “In Coena Domini” dove si commemorano sia la “Lavanda dei Piedi” (atto con cui “Cristo lavando i piedi agli Apostoli si metteva al servizio dell’umanità”) e “L’Ultima Cena”. Verso le ore 22.00 vi è la Veglia Notturna dove si commemora “L’Agonia di Cristo nel Gethsemani” (parola aramaica che significa “Orto degli Ulivi”), “Il Tradimento di Giuda” e “L’Arresto di Gesù Cristo”. Nel frattempo durante la serata la gente visita e prega davanti ai “Sepolcri” con fervente devozione.

Il Venerdì Santo; la “Processione del Cristo Morto con l’Addolorata”

Il “Venerdì Santo” è un giorno “luttuoso” in cui viene commemorata la “Morte di Cristo”.  In Chiesa Madre viene celebrata una speciale Liturgia sulla “Passione e Morte di Cristo” che si tiene alle ore 17.00 con una solenne lettura del Vangelo. Al termine di essa vi è alle 20.30 di sera la Processione del “Cristo Morto” seguito dalla “Madonna Addolorata, che esce dalla Chiesa di San Paolo in Piazza Plebiscito seguito da molti devoti. La Processione percorrerà le Vie Ruggero Settimo, Sella, Piazza IV Novembre, Petrarca, Bellini, Cavour, Piave, Dante, Principe Umberto, Libertà, Diaz, Garibaldi, Magenta, Viale della Patria con breve sosta presso la Chiesa della Madonna delle Lacrime di Solarino, per poi percorrere la Via Mazzini, il Corso Vittorio Emanuele arrivando in Piazza Plebiscito dove la Processione rientrerà nella Chiesa di San Paolo.

Il Sabato Santo, la Domenica di Pasqua e la conclusione della Pasqua Solarinese

Passato il Venerdì Santo, arriva il “Sabato Santo” in cui di sera alle 22.45 viene celebrata in tutte le chiese solarinesi la “Messa di Resurrezione” con cui si commemora la “Vittoria di Cristo sulla Morte”, che comprenderà la presenza di molti fedeli.

La mattina della “Domenica di Pasqua”, viene celebrata in modo solenne la “Messa di Pasqua” durante l’arco della giornata alle ore 10.00 e 19.00, mentre la gente si diverte tra inviti a pranzo, passeggiate in campagna o nelle città limitrofe (soprattutto Siracusa).

Il “Lunedì di Pasquetta” viene passato o in campagna o nelle vicine località turistiche (Palazzolo, Siracusa, Noto, Marzamemi, Portopalo, Ferla ecc…) oppure vengono organizzate numerose visite fuori porta in alcune città delle Province di Catania e Ragusa (soprattutto Modica e Caltagirone).

Lasciato l’aspetto religioso parliamo della Gastronomia Pasquale. Per il giorno di Pasqua e per la Pasquetta, le pietanze d’obbligo sono la Pasta al forno, cioè un timballo di maccheroni, lasagne o cannelloni ripieni di carne e soffritto (piselli, carote e cipolle passate in padella con olio d’oliva) che vengono posti a strati e conditi poi con ragù di carne, prosciutto, piselli, uovo sodo e salsa di pomodoro. Dopo vi sono portate a base di carne, dove troviamo cotolette di vitello impanate, fettine e salsicce di maiale o vitello arrosto con contorno di insalata o verdure alla brace oppure il tradizionale Agnello al forno con patate e rosmarino. I dolci sono rappresentati da cannoli, dolci di mandorla assortiti, cassate, dolci al miele di vario tipo e pasticcini vari della tradizione culinaria siciliana anche se il dolce più tradizionale è “U Pupu cu l’ovu”, pane dolce di diverse forme cosparso con zucchero colorato al cui interno vi sono uova sode, simbolo della nascita della vita e quindi della “Resurrezione di Cristo”.

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