Sortino, Chiesa di Santa Maria Addolorata e Convento dei Cappuccini

A sud di Sortino presso la pittoresca Piazza dei Cappuccini, si affaccia la Chiesa di Santa Maria Addolorata, con l’attiguo Convento dei Frati Cappuccini. La Chiesa e il Convento vennero ricostruiti intorno al 1748 sul sito in cui vi era il primitivo Complesso Conventuale Cappuccino, risalente al 1556 e distrutto in parte dal terremoto del 1693.


Il Convento dei Frati Cappuccini con la Chiesa di Santa Maria Addolorata.

La facciata della chiesetta cappuccina è caratterizzata da un’austera ma elegante sobrietà comune a tutte le chiese conventuali cappuccine della provincia aretusea. Il portale rettangolare risulta sormontato da un elegante architrave trapezoidale sopra cui vi è una piccola finestra. A sinistra del frontone triangolare vi è il piccolo campanile.

L’interno della chiesa presenta due Navate presentanti varie opere d’arte sacra. In quella laterale possiamo ammirare due Altari votivi in marmo policromo e un piccolo organo del 1905; in quella centrale possiamo invece ammirare invece la stupenda volta a botte lunettata. Nel Presbiterio è posta l’opera d’arte più importante, si tratta dell’Altare Maggiore in legno intarsiato, opera del Frate Angelo Mazzarino. Da ammirare lo splendido Ciborio ligneo interamente lavorato a mano (un Altare ligneo molto simile a questo è situato nella vicina Avola nella Chiesa della Santa Croce, anch’essa facente parte ad un Convento Cappuccino). Nell’Abside possiamo ammirare bellissimi affreschi attribuiti al pittore Giuseppe Crestadoro.


L’interno della Chiesa di Santa Maria Addolorata.

Il vicino Convento Cappuccino è molto grande e si presenta anch’esso visitabile purché non si disturbino i Frati Cappuccini che ancora lo abitano. Esso non venne del tutto distrutto dal terremoto, poiché si salvò parte della zona meridionale del Monastero comprendente le scale che conducono ai dormitori e parte della parete occidentale della chiesa. All’interno di questo convento (che ha subito notevoli opere di restauro che lo hanno in parte rimodernato) possiamo ammirare anche qui due opere d’arte; la statua di “Sant’Antonio da Padova” e la tela raffigurante “Il Martirio di San Sebastiano” e numerosi testi sacri antichi di importante valore umanistico riposti nella biblioteca del convento. Da ammirare il chiostro del convento presentante numerose piante mediterranee formato da poderose arcate.


Il Chiostro del Convento dei Frati Cappuccini.

A sinistra del Convento dei Cappuccini un tempo vi era “A Sibba de Cappuccini” ossia un bosco che sorgeva adiacente al convento. Di questo bosco rimangono solo alcuni terreni coltivati ad oliveto o ad agrumeto

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