*Sortino, Cozzo Braria, Cava e Necropoli Paleocristiana

Proseguendo per la S.P. 30 arriviamo sulla sommità del “Cozzo Braria”, rilievo montano di tipo ibleo tra i più alti del territorio sortinese che divide la Valle dell’Anapo posta a sud dal versante nordoccidentale degli Iblei formato dai Monti Climiti. Si presenta come una “lingua” rocciosa che forma un breve ma interessante rilievo densamente popolato da contadini locali. Adiacente ad esso è il Monte Bongiovanni, in cui è posta un’area di rimboschimento demaniale. Le aree principali sono raggiungibili dalla traversa per il Monte Mussuto (traversa a sinistra della prima rotatoria sulla S.P. 60 andando verso Melilli, e imboccata questa strada percorriamo a nostra volta la prima traversa alla nostra destra) e da quella alla nostra sinistra prima del tornante sotto il Monte Bongiovanni nel punto in cui vi è una breve isola spartitraffico.

Queste due traverse conducono entrambe a nord di questo rilievo inizia a diramarsi una breve cava di tipo ibleo che scorre a destra del Monte Mussuto che, oltre a formare la parte settentrionale del rilievo, si immette presso la Cava Sorcito – Cannatello che delimita la parte orientale del territorio comunale di Sortino dividendolo da quello melillese formando un altro rilievo noto come “Cozzo San Mauro”. In questa zona vi sono le principali rovine archeologiche della Contrada Braria formate da varie Necropoli rupestri di epoca paleocristiana formate da tombe a nicchia e da arcosoli. Altri ruderi rupestri indicano la presenza di siti sepolcrali di epoca ellenistica o addirittura di epoche più antiche. In questa zona vi sono anche tracce di insediamenti rurali abitativi risalenti che vanno dall’epoca siculo – greca all’alto medioevo, per non parlare della presenza di ruderi relativamente recenti di terrazzamenti e di strade carraie.

Presso la breve Cava di Braria inoltre vi è una fitta macchia mediterranea ed è anche secondo i contadini locali un’area ottima per la raccolta degli Asparagi selvatici. 

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