*Sortino, Sito Archeologico di Sortino Diruta; Ruderi del Castello di Sortino – Torre Gaetani

A nord della Villa delle Rose sono collocate le rovine dell’antico Castello di Sortino, noto anche come “Torre Gaetani”. Esso è raggiungibile da un sentiero alla nostra sinistra posto prima del cancello di accesso alla villa, posto in un’area in cui si presume vi fosse ubicata una chiesetta consacrata a “Santa Maria di Loreto”, collocata a nordest del quartiere noto come “Curditta”, che era il principale sito abitativo dell’antica città di Sortino.

Oltrepassato questo sentiero arriviamo sul punto più alto di Sortino Diruta che si presenta come uno sperone roccioso posto al centro tra le Cave del Marchese, la seguente Cava Don Cesare e la Cava Guccione in un punto strategico ed inespugnabile in cui l’area attorno all’antica città medievale poteva essere agevolmente controllata avendo una visuale completa che va dalle zone settentrionali (quelle dei Cugni a nordovest, quelle dei Monti Climiti a nordest, quella di Serramezzana a sudovest e quella di Fusco, quindi della Valle dell’Anapo a sudest) utilizzando le cave prima citate come “fossato naturale”. La fortezza sembrerebbe avere origini arabe ma sarà poi implementata in epoca normanna assumendo la forma di un “dongione” ossia un’unica e massiccia torre fortificata che si ergeva presso quest’altura (esempi di questo tipo sono collocati presso le città di Motta Sant’Anastasia, Paternò ed Adrano in Provincia di Catania). A questa torre sarebbe poi stato affiancato il “Palazzo” in cui dimoravano i signori di Sortino tra cui anche la famiglia Gaetani, infatti la fortezza adiacente era anche nota come “Torre Gaetani”; il tutto racchiuso da poderose mura difensive. La fortezza aveva anche le sue prigioni, poste in ambienti rupestri collocati a strapiombo sulla limitrofa Cava del Marchese ed erano raggiungibili da scale scavate nella roccia. Questa zona del castello era nota perché veniva utilizzata per gettare nel vuoto i cadaveri dei prigionieri deceduti o condannati a morte. Il terremoto del 1693 rase al suolo il Castello formato dalla torre e dal palazzo residenziale nonché dalle mura circondate da un piccolo fossato naturale.

Oggi di questo castello rimangono solo i basamenti della torre – fortezza, qualche resto delle fondamenta del palazzo e dei bastioni difensivi “a tenaglia” posti su quello che era il fossato difensivo. Vi sono degli ipogei presso il sito della torre che conducevano a quelli che erano i suoi sotterranei mentre quelli che fungevano da “carcere rupestre” sono ormai crollate. Presso questo sito sono stati rinvenuti numerosi reperti che dovrebbero essere collocati in un piccolo museo archeologico collocato presso l’ex Convento del Carmine di Sortino; si tratta di monete, vasellame, statue e di alcune palle di pietra che venivano utilizzate dalle catapulte poste presso l’antica fortezza della Sortino medievale.

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