L’edificio diroccato e la limitrofa grotta che ospitava le Concerie di Sortino Diruta.
Nell’area ovest di Sortino Diruta presso la zona nota come “Carcaruni”, sulla sponda nord del Torrente Guccione sono poste le antiche Concerie Rupestri poste all’interno di grotte e caseggiati rurali collocati a poca distanza dal torrente. Sono raggiungibili da una traversa posta sulla S.P. 54 sotto il sito in cui è posto il Convento dei Frati Cappuccini nel tornante posto dopo l’incrocio con la Via Sottocappuccini. Si scende da questa traversa fino alla sponda nord del Torrente Guccione scendendo poi di nuovo verso sudest trovando un edificio quadrangolare con alcune grotte adiacenti. Siamo quindi arrivati al sito delle “Concerie di Sortino Diruta”.
Sono uno dei siti più importanti sia perché sono rimaste intatte anche dopo le scosse del terremoto che nel 1693 distrusse l’antica Sortino (e buona parte dei centri della Sicilia meridionale), sia perché erano una fonte di ricchezza per l’antica e per l’attuale Sortino venendo utilizzate fino al secolo scorso per la lavorazione delle pelli. A tuttora sono molto probabilmente, assieme ai siti limitrofi al Castello e a quello di Santa Sofia “a Rassu”, i più noti e visitati dell’area di Sortino Diruta.
L’edificio più importante del complesso delle concerie è quello in muratura dotato di un terrazzo raggiungibile dal costone roccioso adiacente. Si presenta con una porta rettangolare sulla quale è posta una finestrella tonda. Di fianco vi è un altro accesso. L’interno della conceria che possiede una caratteristica volta “a botte” in pietra è posto parzialmente all’interno di una caverna. Qui troviamo le vasche rettangolari in muratura utilizzate per la concia delle pelli. All’interno dell’adiacente conceria rupestre (molto probabilmente ricavata all’interno di un ipogeo sepolcrale di epoca bizantina) vi è un interessante sistema di vasche sia in muratura, sia scavate nella roccia.