*Sortino, Sito Archeologico di Sortino Diruta; Costa Giardini e Rovine Archeologiche

Ad est di Sortino è posto il rilievo ibleo noto come “Costa Giardini”, facilmente raggiungibile sia da Sortino (intesa come l’odierna cittadina posta sul Monte Aita) dalla S.P. 28 Sortino – Solarino per andare nella zona superiore del sito, che dall’area di Sortino Diruta tramite la S.P. 54 Sortino – Fiumara – Mandredonne per raggiungere quella inferiore. Comunque sia bisogna risalire (o scendere) una tortuosa strada che la costeggia per poterne ammirare il sito (che mette in collegamento le due strade provinciali; dalla S.P. 54 è posta prima dell’incrocio con l’Ex Ferrovia Siracusa – Ragusa – Vizzini quindi prima dell’accesso est a Pantalica; dalla S.P. 28 è posta dopo il secondo tornante a gomito andando verso Solarino venendo da Sortino ed è delimitata alla nostra destra da un albero di melograni); questa strada ha numerose curve strette ed è difficile da percorrere in auto, si consiglia la percorrenza in bicicletta o con veicoli leggeri.

La Costa Giardini è un rilievo di origine vulcanica ai cui si piedi si apre una conca nota come “Diatrema di Costa Giardini”, un sito geologico ancora sotto vari studi che si presenta come un’ampia vallata che si è originata milioni di anni fa in seguito a varie eruzioni vulcaniche (il “diatrema” è infatti una conca che si forma in seguito a eruzioni vulcaniche dal sottosuolo). Questa conca è compresa tra la Costa Giardini e i rilievi di Piano Lardo ad ovest e di Monticelli ad est. Davanti ai nostri occhi si mostra come un “anfiteatro” naturale formato da alture iblee che formavano la bocca di questo vulcano spento da parecchi millenni fa e che ora è sede della “Conca d’Oro” di Sortino, meno nota dell’omonima posta nei pressi di Palermo, ma altrettanto fertile e adatta per l’agrumicoltura visto che in questa zona vengono coltivate molte specie di arance, di cui la varietà autoctona a polpa bionda nota come “Tardiva della Valle dell’Anapo” ma anche arance a polpa pigmentata.

In questa zona vi sono anche moltissime rovine rupestri posti su gran parte del rilievo (alcuni posti anche in prossimità della S.P. 28). Si tratta di insediamenti abitativi risalenti all’età del bronzo a fianco del quale vi sono anche numerosi siti sepolcrali, come la tomba di tipo castellucciano posta sotto la S.P. 28 (raggiungibile dalla strada che si mette in comunicazione con la “conca” di Costa Giardini posta a sinistra della curva proprio sotto la provinciale per Solarino) contraddistinta da una nicchia rettangolare posta in un anticamera scavato nella roccia, che perse le sue funzioni sepolcrali servì certamente ai pastori locali come “ovili fortificati” di tipo rupestre per difendere il gregge dall’assalto di animali predatori (volpi, donnole ecc…). Molti di questi siti sono sparsi per la Costa Giardini e sono più o meno difficili da visitare. Oltre a questi siti vi sono anche rovine di insediamenti rurali e di terrazzamenti (in parte ancora coltivati).

Va detto infine che dalla sommità della Costa Giardini (posta presso i tornanti della S.P. 28 Sortino – Solarino) si può ammirare un bel panorama dell’area iblea limitrofa.

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