Sperlinga – Mazzarronello – Fegotto, Centro abitato e territorio ibleo di Sperlinga

Sperlinga
(Mazzarronello – Fegotto)

Centro abitato e territorio ibleo di Sperlinga

Il centro abitato della frazione chiaramontana di Sperlinga è collocato all’incrocio tra la S.P. 5 Vittoria – Cannamellito – Pantaleo e la S.R. 6 Cicimia – Cattivo – Gerardo nota come “Via Santa Rita” in cui sono state costruite moderni edifici in stile rustico adibiti ad esercizi commerciali, locali di ritrovo e ovviamente abitazioni residenziali. L’edificio più importante è comunque la Chiesa di Santa Rita (appartenente alla parrocchia di Santa Maria Immacolata di Roccazzo) posta presso la S.R. 6 posta presso un grande spiazzale che funge da piazza principale della piccola frazione in cui si tengono eventi di vario tipo (in alternativa viene utilizzato un grande piazzale posto nei pressi di un rifornimento di carburante posto sulla S.P. 5 a nord di Sperlinga, in direzione di Licodia Eubea).

Attorno a Sperlinga è posta la sua area iblea composta dalle Contrade Sperlinga e Cicimia a nord, Mazzarronello ad ovest, Cattivo e Gerardo ad est, immediatamente al di fuori dell’abitato. In queste zone vi sono varie rovine archeologiche oltre a caseggiati rurali e tenute feudali, e ovviamente aree dall’alto pregio naturalistico e paesaggistico. Degna di una menzione a parte è l’area di Mazzarronello, posta su di un antico feudo appartenente un tempo al territorio di Mazzarrone (comune della Provincia di Catania facente parte del “Calatino” e del territorio comunale di Caltagirone, prima di essere indipendente) di proprietà dei Baroni Jacona della Motta in cui, nel 1985 venne rinvenuto un prezioso vino prodotto nel 1932 e da allora “dimenticato” dentro alcune botti in cui rimase ad invecchiare; questo vino molto prezioso viene commercializzato col nome “Ora da Re” (per saperne di più clicca qui).

L’estremità nord del territorio di Sperlinga è noto come Contrada Fegotto ed è lambito a nord da un breve tratto del Fiume Dirillo e dai Torrenti Mazzarronello, Sperlinga (che si immettono a sud presso il Torrente Paratore posto a sud della frazione nei pressi della vicina Roccazzo) e Valle Oscura, tutti immissari del sopracitato Fiume Dirillo. Qui è posta la Villa Fegotto, una delle più eleganti tenute della Provincia di Ragusa e della Sicilia sudorientale appartenente un tempo ai Baroni Rizza; questa villa è nota come la “Cattedrale del Vino” per la presenza di un grande palmento in cui veniva prodotto l’ottimo vino locale, rimasto integro. Presso questa villa sono stati girati scene di vari film e telefilm, e ovviamente anche alcune scene della serie televisiva del Commissario Montalbano (le cui riprese si svolgono in buona parte del ragusano).

A poca distanza dalla Villa Fegotto vi sono le aree di Giurfo e Zaccanelle, collocate presso il confine con la Provincia di Catania (comune di Licodia Eubea) nell’estremo limite nordoccidentale del territorio comunale di Chiaramonte Gulfi (e della provincia ragusana).

Per poter visitare il territorio ibleo adiacente a Sperlinga vanno seguite le seguenti regole:

  • Avere un buono stato di salute (non avere handicap fisici, malattie osseeneurologiche e cardiovascolari);
  • Avere una buona perizia nel sapersi arrampicare su ogni tipo di parete rocciosa di tipo montano;
  • Essere esperti in speleologia (per quanto riguarda l’esplorazione di grotte, caverne o anfratti) o in alpinismo (per quanto riguarda arrampicate ed esplorazioni su pareti montane);
  • Fare attenzione ai serpenti che siano velenosi o no;
  • Saper attraversare fiumi e torrenti di qualsiasi portata;
  • Visitare i territori iblei nel periodo primaverile o estivomai in autunnoin inverno (periodi piovosi) o dopo un temporale poiché le pareti iblee possono essere scivolose e disgregarsi con l’acqua (essendo roccia calcarea è soggette a crollo), stessa cosa dicasi per l’esplorazione di grotte ed ipogei profondi;
  • Non esplorare mai grotte o ipogei sotterranei durante un temporale poiché vi è il rischio di rimanere soffocati nella grotta causa il riempimento di acqua delle pareti calcaree;
  • Non lasciare rifiuti organici ed inorganici;
  • Non accendere fuochi specialmente in estate poiché potrebbero sorgere focolai incendiari;
  • Si possono fare tranquille scampagnate a patto che i luoghi scelti siano sicuri (da evitare specialmente aree vicino a precipizi);
  • Non molestare la fauna locale;
  • Non danneggiare la flora;
  • Non raccogliere funghi senza la specifica autorizzazione rilasciata dalle ASL;
  • Non effettuare scavi archeologici non autorizzati dagli enti preposti;
  • Non tagliare alberi;
  • E’ possibile effettuare scampagnate, campeggi o passeggiate in certi territori iblei ma bisogna rispettare le regole sovrastanti e soprattutto non montare campeggi nelle aree potenzialmente pericolose da visitare;
  • Non tentare di “visitare” forzatamente aree e edifici citati nel sito di proprietà privata in cui l’accesso è vietato.

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