Trecastagni, Santuario dei Santi Alfio, Filadelfo e Cirino (Chiesa dei Santi Alfio, Filadelfo e Cirino – Museo del Santuario)

HomepageTrecastagniSantuario dei Santi Alfio, Filadelfo e Cirino

Trecastagni

Santuario dei Santi Alfio, Filadelfo e Cirino
(Chiesa dei Santi Alfio, Filadelfo e Cirino – Museo del Santuario)

Mappa di geolocalizzazione


(per ingrandire la mappa clicca qui).

Descrizione generale

Il Santuario di Trecastagni consacrato ai “Santi Alfio, Filadelfo e Cirino”.

Presso la Piazza Sant’Alfio, nell’area settentrionale del centro storico di Trecastagni, è posto uno dei più importanti luoghi sacri della Provincia di Catania, il Santuario barocco consacrato ai “Santi Alfio, Filadelfo e Cirino”, i tre “Patroni” della cittadina etnea il cui culto che si origina da una leggenda che vorrebbe i tre “Martiri” che, durante la loro marcia verso Lentini, passarono presso l’attuale Trecastagni facendo crescere miracolosamente tre alberi di castagno.

Da questa leggenda deriverebbe il nome della cittadina, anche se è l’origine del suo nome sarebbe l’unione dei termini latini “Tres Casti Agni” (“Tre Casti Agnelli”) il cui riferimento è chiaramente indirizzato ai tre fratelli martirizzati a Lentini il 10 Maggio 253.

In seguito al ritrovamento delle reliquie dei tre Martiri presso il Monastero di Fragalà (vicino Frazzanò in Provincia di Messina) e alla conduzione dei resti mortali dei tre martiri verso Lentini avvenuto il 2 Settembre 1517, venne decisa la costruzione di un Santuario consacrato ai tre “Martiri” presso il villaggio che venne appunto chiamato “Trecastagni” per i suddetti motivi e in cui vi era una piccola chiesa a loro consacrata che inglobava un’edicola votiva che commemorava il passaggio del tre “Fratelli Martiri” presso il territorio trecastagnese.

La prima grande chiesa venne progettata dall’architetto Alfio Torrisi e la costruzione dell’edificio sacro cominciò a partire dall’anno 1650 per volere del Vicario Generale della Diocesi di Catania (a cui apparteneva Trecastagni) Francesco D’Amico che il 7 Gennaio del medesimo anno diede l’autorizzazione per la costruzione dell’attuale santuario.

I lavori compresero l’allargamento della preesistente piccola chiesa consacrata sempre ai “Tre Martiri”, che terminò nel 1662 con l’apertura al culto dell’edificio sacro.

La chiesa presentava un’unica “Navata” al cui termine era posto l’Altare in cui vennero posti i tre simulacri che raffiguravano i “Santi Martiri Alfio, Filadelfo e Cirino”. In seguito al terremoto dell’11 Gennaio 1693 la chiesa subì alcuni danni strutturali che però resero necessario un accurato restauro.

Dopo i restauri culminati con la collocazione di due campane (la prima collocata nella data del 12 Agosto 1713 e la seconda il 25 Aprile 1824 che venne offerta da fedeli di Trecastagni e Pedara essendo quella principale dell’edificio sacro), nel 1857 venne costruito l’attuale campanile progettato dall’architetto Giuseppe Torrisi.

Nel 1861 il notabile Dottor Carmelo Coco donò al santuario un’altra campana costruita a Giarre dal maestro Mariano Arcidiacono e dai suoi figli Francesco e Pietro.

A partire dal 1878 venne costruita la Navata destra consacrata al “Santissimo Crocifisso” (sovvenzionata dal notabile Sebastiano Nicolosi – Zappalà) e nell’anno 1884 venne costruita la Navata sinistra consacrata al “Santissimo Sacramento”.

Nei primi anni del 1900 (dal 1899 al 1908) venne riabbellita anche la Navata centrale della chiesa ad opera degli artisti locali Francesco Grasso, Eugenio Timmoniere, Giuseppe Greco e Antonino Toscano.

L’1 Febbraio 1928 l’allora Arcivescovo di Catania Giuseppe Francica – Nava (discendente dei Baroni di Bondifè) elevò la chiesa a “Santuario”, mentre nel 1929 venne completata la pavimentazione della chiesa.

Venne inoltre costruito il “Museo del Santuario” contenente molti “ex voto” che attestano numerosi “miracoli” attribuiti ai “Tre Martiri”.

Oggi il Santuario dei Santi Alfio, Filadelfo e Cirino è uno dei maggiori luoghi di culto della Provincia di Catania e della Sicilia che attira molti devoti da varie aree dell’isola siciliana ma anche dall’Italia meridionale, specialmente nel periodo in cui ricadono i festeggiamenti in onore dei “Tre Martiri” (il 10 Maggio di ogni anno).

Il Santuario dei Santi Alfio, Filadelfo e Cirino, come sappiano è posto a nord di Trecastagni presso la Piazza Sant’Alfio, un grande spiazzale che funge da “sagrato” per questa importante chiesa e che si anima in maniera particolare durante i festeggiamenti in onore dei “Santi Martiri” con i vari spettacoli pirotecnici e le processioni in loro onore.

I prospetti laterali comprendenti anche gli edifici ecclesiastici appartenenti al santuario (che al loro interno comprendono la casa canonica e il Museo del Santuario) si affacciano rispettivamente presso la Via del Santuario a sud e presso Via Cardinale Dusmet a nord.


Il Santuario dei Santi Alfio, Filadelfo e Cirino che si affaccia presso la Piazza Sant’Alfio di Trecastagni.

Il prospetto principale della chiesa del Santuario dei Santi Alfio, Filadelfo e Cirino è formato da una facciata di due ordini orizzontali divisa in tre corpi verticali da quattro pilastri di pietra lavica etnea  che terminano con eleganti pinnacoli collocati sul frontone dell’edificio sacro (retto dai capitelli dei sopracitati pilastri).

Il contrasto tra la scura pietra lavica e la chiara pietra bianca forma un gradevole effetto cromatico chiaroscuro (tipico di molti edifici sacri e no della Provincia di Catania).


Il prospetto principale del Santuario dei Santi Alfio, Filadelfo e Cirino.

L’ordine inferiore della facciata (che comprende anche la parte centrale della medesima) presenta nel corpo centrale un elegante portale interamente in pietra lavica delimitato da due coppie di colonne a capitello corinzio che reggono un elegante timpano spezzato al centro del quale è posta una targa che attesta l’elevazione dell’edificio sacro a “Santuario” avvenuta nel 1920, sopra cui è posta la grande finestra recante una vetrata raffigurante i “Tre Santi Alfio, Filadelfo e Cirino”, incassata in un corpo rettangolare in pietra lavica adornato da eleganti bassorilievi decorativi, sormontato da un timpano semicircolare a base chiusa.

I corpi laterali possiedono entrambi due portali laterali di forma rettangolare sormontati da timpani triangolari a base chiusa (interamente in pietra lavica), sopra i quali sono poste due finestrelle circolari.

La sommità della facciata (formata dall’ordine superiore di essa) reca un frontone triangolare posto su di una base merlata delimitato da tre eleganti pinnacoli conici in pietra lavica terminanti con una sfera in sommità (circondati da pinnacoli simili di dimensione leggermente ridotta, in pietra bianca).

Al centro del frontone assieme alla Croce è posto un gruppo scultoreo raffigurante due Angeli.

A sinistra della chiesa è posta la torre campanaria a sezione ottagonale (anch’essa avente elementi architettonici in pietra lavica) avente otto prospetti aventi altrettante nicchie campanarie ad arco cuspidato sormontate finestrelle tondeggianti mentre in quello centrale è posto un orologio centrale, tutti sormontati da timpani triangolari.

La sommità del campanile presenta una cuspide piramidale su cui è posto un pinnacolo sferico che sorregge una Croce ferrea. 


Particolare della facciata della chiesa col suo alto campanile.


Il portale centrale della chiesa con i suoi elementi architettonici in pietra lavica dell’Etna.

Il prospetto laterale di Via del Santuario presenta un elegante portale laterale di forma rettangolare in pietra lavica, avente eleganti pilastrini che sorreggono un timpano di coronamento recante uno stemma in cui sono raffigurati i simboli del martirio dei “Tre Santi Martiri”, mentre presso Via Cardinale Dusmet vi è un corpo (compreso nella Navata destra della chiesa) con accesso formato da un portale rettangolare con travone e pilastri di sostegno in pietra lavica adiacente alla chiesa, mentre lungo la suddetta via vi è un edificio con sei finestre arcuate.

Presso il retro della chiesa è posto un moderno edificio formato da eleganti portali e finestre che ospita gli uffici parrocchiali e la Casa di Accoglienza “Santissimi Alfio Filadelfo e Cirino” (posta al numero civico 100 di Corso Italia, dietro al Santuario).

L’interno della Chiesa del Santuario dei Santi Alfio, Filadelfo e Cirino, presenta tre eleganti Navate di cui quella centrale settecentesca e le due laterali ottocentesche.


L’interno del Santuario dei Santi Alfio, Filadelfo e Cirino.

La Navata centrale presenta sulla volta gli eleganti stucchi decorativi degli artisti Francesco Grasso ed Eugenio Timmoniere, con le dorature ad opera del maestro indoratore Giuseppe Greco. Qui possiamo ammirare anche un interessante Pulpito ligneo e due statue di fattura contemporanea raffiguranti il “Sacro Cuore di Gesù” e “Santa Maria Immacolata.

Sul portale d’ingresso possiamo ammirare in corrispondenza della finestra centrale una vetrata in cui sono raffigurati i tre “Santi Martiri Alfio, Filadelfo e Cirino”.


Gli eleganti stucchi che adornano la volta della Navata centrale.


La statua raffigurante il “Sacro Cuore di Gesù”.


La statua che raffigura “Santa Maria Immacolata”.


La vetrata in cui sono raffigurati i “Santi Martiri Alfio, Filadelfo e Cirino”.

Il Presbiterio della chiesa presenta un elegante Altare barocco contraddistinto da un elegante tabernacolo marmoreo da cui partono due colonne con basamenti aventi eleganti decorazioni in stucco raffiguranti motivi geometrico – floreali mentre in sommità vi sono capitelli corinzi che sorreggono un elegante frontone caratterizzato da bassorilievi che raffigurano mascheroni fanciulleschi e motivi ornamentali sempre di tipo geometrico – floreale, su cui è posto il timpano spezzato di coronamento decorato da un’elegante merlatura, che reca al centro una scultura raffigurante la “Luce di Dio”.

Al centro dell’Altare è posta la nicchia chiusa da una grande porta lignea costruita decorata dall’artista locale Antonino Toscano, all’interno della quale sono posti i tre simulacri lignei raffiguranti i tre “Santi Alfio, Filadelfo e Cirino” (opera settecentesca dello scultore di origini romane Giuseppe Orlando), che vennero dorate il 20 Giugno 1715 e restaurate nel 1986 dal restauratore locale Ferdinando Cappellani.

Queste statue assieme alle Reliquie appartenenti ai “Tre Santi Martiri”, vengono esposte ogni anno a Maggio in occasione della grande festa del 10 Maggio a cui accorrono molti fedeli provenienti dalla provincia etnea e da gran parte della Sicilia e del sud Italia.

Sul catino absidale è posto l’affresco ottocentesco del pittore catanese Giuseppe Rapisardi che raffigura “L’Apoteosi dei Tre Santi Martiri” mentre sulla sommità del presbiterio sono posti eleganti stucchi decorativi. Nelle pareti laterali dell’area del presbiterio sono poste le canne di un grande Organo.

Dietro vi è posta la piccola Cappella in cui sono riposte le “Sacre Reliquie” appartenenti ai tre “Santi Alfio, Filadelfo e Cirino” (le loro tre calotte craniche e vari frammenti ossei) ottenute in vari periodi di tempo, che vengono anch’esse esposte e venerate nel periodo in cui ricadono i festeggiamenti in onore dei “Santi Martiri“.

La cappella delle reliquie viene aperta solo in occasione dei festeggiamenti.


Il Presbiterio della chiesa con l’Altare Maggiore recante le statue dei “Santi Alfio, Filadelfo e Cirino”, e il catino absidale con l’affresco raffigurante “L’Apoteosi dei Tre Santi Martiri”.


Le statue dei “Santi Alfio, Filadelfo e Cirino” esposte durante la festa in loro onore.

Anche le due Navate laterali recano eleganti decorazioni opera sempre degli artisti  Francesco Grasso, Eugenio Timmoniere e Giuseppe Greco.

Presso la Navata sinistra possiamo ammirare partendo dal portale d’ingresso: la tomba del trecastagnese Padre Salvatore Romeo (il primo rettore della Parrocchia del Santuario nato il 28 Febbraio 1909 e defunto il 22 Maggio 1984, seppellito prima presso il Cimitero di Trecastagni e poi all’interno della suddetta tomba all’interno della chiesa il 22 Maggio 2005), gli Altari recanti rispettivamente i dipinti raffiguranti “San Giuseppe” e “Santa Maria delle Grazie” (opera del pittore Giuseppe Rapisardi) che ricopre la nicchia in cui è posta la settecentesca statua che raffigura “La Madonna col Bambino”.

Qui vi è posto l’accesso alla Sagrestia e al Museo degli Ex Voto.


La tomba di Padre Salvatore Romeo.


Il dipinto raffigurante “San Giuseppe”.


La statua che raffigura la “Madonna col Bambino”.

Alla fine della navata è posta l’elegante “Cappella del Santissimo Sacramento” avente un elegante Tabernacolo marmoreo oltre a eleganti figure scolpite di Angeli svolazzanti, mentre le pareti sono adornate da eleganti stucchi.

Vi sono anche statue di Angeli che fungono da porta candelabro poste ai lati dell’altare.


L’elegante “Cappella del Santissimo Sacramento”.

Presso la Navata destra possiamo ammirare partendo sempre dall’ingresso: il settecentesco Fonte Battesimale della chiesa in marmo rosso, l’Altare col dipinto raffigurante “Il Martirio di Santo Stefano”, e la piccola Cappella consacrata al culto dei tre “Santi Alfio, Filadelfo e Cirino” in cui è postò un Altare recante un dipinto raffigurante “Il Martirio dei Santi Alfio, Filadelfo e Cirino”.

Qui è posta anche un’area in cui i fedeli donano ceri ed ex voto vari su cui è posta un pannello scultoreo raffigurante il tre “Santi Martiri”.


Il Fonte Battesimale del Santuario.


Il dipinto del “Martirio di Santo Stefano”.


La Cappella dei “Santi Alfio, Filadelfo e Cirino”.


Il dipinto che raffigura il “Martirio dei Santi Alfio, Filadelfo e Cirino”.

Possiamo ammirare anche le “Candelore” barocche che vengono fatte uscire durante la festa consacrata ai tre “Santi Martiri”. Esse sono quelle del “Circolo dell’Immacolata” (che è la più antica) e del “Circolo Santissimi Fratelli Martiri”.


Le Candelore barocche della Festa dei Santi Alfio, Filadelfo e Cirino.


La Candelora del “Circolo dell’Immacolata”.


La Candelora del “Circolo Santissimi Fratelli Martiri”.

Al termine della Navata è posta la “Cappella del Santissimo Crocifisso” abbellita da eleganti stucchi in cui è collocato un elegante Altare marmoreo su cui è posto un interessante “Crocifisso” ligneo.


La “Cappella del Santissimo Crocifisso”.

Dall’accesso posto presso la Navata sinistra, raggiungiamo un corridoio che conduce presso l’ala posteriore del Santuario comprendente la Sacrestia, i vari locali parrocchiali comprendenti un Auditorium, un’area in cui sono poste varie fotografie del Santuario e della Festa dei tre Martiri.

Ma qui possiamo ammirare l’importante Museo degli Ex Voto, un grande spazio espositivo in cui sono collocati tutti gli ex voto offerti dai devoti ai tre “Santi Alfio, Filadelfo e Cirino” in caso di grazia ricevuta.


L’interno del Museo degli Ex Voto del Santuario dei Santi Alfio, Filadelfo e Cirino,

All’interno di questo museo possiamo ammirare numerosi abitini votivi offerti ai “Santi Martiri”, riproduzioni in cera di varie parti del corpo sanate in maniera “miracolosa”, vari tutori e stampelle. Da citare la presenza di ex voto in metallo e stampe d’epoca della chiesa, dei simulacri raffiguranti i tre “Martiri” e della festa in loro onore.

Il museo è noto soprattutto per la presenza di molte riproduzioni pittoriche di interventi miracolosi avvenuti per intercessione dei tre “Santi Martiri Alfio, Filadelfo e Cirino” di cui i più antichi risalgono alla seconda metà del 1800, per poi arrivare man mano a riproduzioni contemporanee (tutte opera di artisti locali).

Possiamo ammirare anche vari reperti storici tra cui citiamo varie statue ed elementi architettonici appartenenti all’antico Santuario, tre cannoni utilizzati anticamente per sparare forti “salve” durante i festeggiamenti in onore dei tre “Santi” (il cui utilizzo è stato sostituito dai fuochi pirotecnici) e alcune parti appartenenti all’antico orologio dell’edificio sacro.

Vi sono infine anche paramenti ed oggetti sacri oltre ad antichi Organi utilizzati all’interno dell’edificio sacro.


Gli abitini votivi esposti all’interno del museo.


Gli Ex Voto in cera esposti all’interno del museo.


Ex voto metallici e stampe d’epoca.


Le stampe d’epoca che attestano i vari miracoli effettuati dai “Santi Alfio, Filadelfo e Cirino”.


I cannoni utilizzati in passato durante la festa in onore dei “Santi Martiri”.


Elementi architettonici e statue un tempo facenti parte del Santuario.


Vari oggetti e paramenti sacri esposti nel museo.

Per saperne di più visitate il sito web www.santuariotrecastagni.it e la relativa pagina facebook.

Torna indietro