Villasmundo, Ruderi del Castello di Curcuraggi – Feudo Paternò – Castello

Villasmundo

Ruderi del Castello di Curcuraggi – Feudo Paternò – Castello

Proseguendo lungo la S.P. 95 Melilli – Villasmundo in direzione Melilli superiamo il ponte sul Fiume Marcellino (per saperne di più vedi link “Valle del Fiume Marcellino” posto nella pagina precedente) entrando nella zona nota come “Curcuraggi” o “Curcuraci”, contraddistinta da una serie di promontori di matrice iblea su cui sono collocate varie masserie di cui la più importante è la “Masseria Curcuraggi – Paternò – Castello”, antica dimora feudale della suddetta famiglia proprietaria del vasto feudo in cui tuttora è collocato il centro abitato di Villasmundo.

L’area di Curcuraggi è posizionata tra due corsi d’acqua, il Fiume Marcellino a nord e il Torrente Belluzza a sud in cui sono poste numerose rovine e curiosità naturali (come le necropoli della Valle del Marcellino e il complesso speleologico “Villasmundo – Alfio”). Anche l’area di Curcuraggi possiede numerose rovine che però appartengono ad antichi insediamenti rurali oltre alle varie masserie che si alternano a ruderi abbandonati e a caseggiati restaurati, come la più importante che è la “Masseria Curcuraggi”, posta nel cuore dell’omonimo rilievo.

La Masseria Curcuraggi, divenuta feudo prima della famiglia Asmundo di San Giuliano, poi dei Paternò – Castello (entrambi marchesi), ora è sede di un’importante industria vitivinicola (appartenente agli eredi della famiglia Paternò). Ma nel periodo medievale sul sito in cui tuttora sorge questa masseria molto probabilmente vi era costruita una fortezza nota come “Castello di Curcuraggi” di cui ci sono giunte fino ad ora frammentarie notizie sia da parte di uno storico medievale siciliano noto come “Michele da Piazza” che cita la presenza di questo castello nel periodo storico che va dal 1354 al 1359, sia dallo storico cinquecentesco Tommaso Fazello il quale dice che questo castello venne distrutto per volere di Re Federico IV di Sicilia. Nell’800 lo storico Vito Amico conferma sempre la presenza di questo castello ma non la distruzione avvenuta per mano del regnante siciliano. Comunque sia di questo castello non rimase traccia secoli prima del terremoto che nel 1693 distrusse la Sicilia sudorientale e gran parte di tutti i suoi monumenti medievali. Sicuramente al posto del castello sorse un grande caseggiato rurale che venne però danneggiato nel 1693 in seguito al già citato terremoto ma venne restaurato per volere degli Asmundo di San Giuliano. Quando passò poi ai Paternò – Castello nell’800 vennero aboliti i feudi in Sicilia ma la proprietà rimase a loro. Gli eredi decisero però di trasformare le loro proprietà (tra cui oltre alla Masseria Curcuraggi va considerata anche la Tenuta Feudale di San Giuliano, vedi sezione “Centro Urbano di Villasmundo” per saperne di più) in stabilimenti veri e propri in cui viene prodotto vino, olio, miele, conserve, dolci e prodotti vari trasformando i frutti che crescevano nei loro terreni.

Oggigiorno la Masseria Curcuraggi (il cui ingresso è posto presso la S.P. 95 Melilli – Villasmundo tra le cave Marcellino e Belluzza ed è delimitato da un grosso pino) si presenta come un ampio caseggiato rurale formato da due edifici contraddistinti da sobri ma eleganti elementi architettonici come i portici d’ingresso e le scalinate. All’interno degli edifici della masseria sono posti il palmento per la lavorazione delle uve in cui viene estratto il mosto, che viene posto a maturare ed invecchiare nella vasta cantina del palmento dentro botti di legno. Attorno alla masseria possiamo ammirare le valli del Fiume Marcellino, del Torrente Belluzza e delle aree montuose limitrofe. Va detto che di fronte alla masseria vi è un lungo sentiero da cui si può raggiungere il versante nord della Cava Belluzza e andando verso ovest, la sughereta di Cozzo Ogliastri.

Per saperne di più visita i siti www.vinimarchesidisangiuliano.it e www.marchesidisangiuliano.it.

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