Dalla S.P. 60 (imboccata dalla S.P. 95 venendo sia da Melilli sia da Villasmundo) raggiungiamo la Traversa Valle di Piombo che ci conduce ad una zona che funge da confine con tra i territori di Melilli e di Sortino posta sotto il rilievo montuoso noto come “Monte Cannizzoli”, posto in territorio di Sortino ma che si affaccia sia sul versante nord della Cava Fontanella (facente parte della Cava dei Mulini in cui scorre il Torrente Cantera) sia sulla già citata “Valle di Piombo” solcata dal Torrente Giardinello (affluente del Fiume Marcellino più a nord).
La sommità di questo rilievo (raggiungibile da una traversa posta alla nostra sinistra sulla S.P. 60 venendo da Melilli) è occupata da alcune zone rurali poste in territorio sortinese. Da questa zona si può ammirare un ottimo panorama dell’area prospiciente al versante nord della Cava dei Mulini (vedi link nella sezione “Territorio ibleo melillese” per saperne di più).
Il versante nord in territorio melillese è solcato dalla “Valle di Piombo”, piccolo corso d’acqua che a valle alimenta il Torrente Giardinelli che più a nord affluisce presso l’area della Fiumara Grande formando il fiume noto come “Marcellino che scorre tra le Contrade Pennino e Mangiacavoli (a sud) e Terra Amara (a nord) dentro brevi rilievi calcarei di tipo ibleo.
La zona presenta una breve piana solcata dal tratto iniziale del Torrente Giardinelli (che in questa zona si ingrotta nel sottosuolo) che divide in due una breve piana sfruttata per scopi agricoli, mentre i rilievi delle Contrade Pennino e Mangiacavoli, e le propaggini settentrionali della sortinese Contrada Mascalucia che formano il primo tratto di tipo “ibleo” sembrerebbero avere alcune rovine rupestri ancora sconosciute (sembrerebbero siti di epoca bizantina o neolitico – sicula) raggiungibili da traverse poste sulla strada di cui abbiamo parlato prima. Verso nord invece in Contrada Terra Amara la valle comincia a scendere verso nordest entrando quindi in territorio melillese formando così la Cava Giardinelli, che è colma di vari siti rupestri di varie epoche che formano assieme al limitrofo sito della Fiumara Grande facente parte della Valle del Marcellino un’interessante ma poco conosciuta area rupestre di tipo cimiteriale formata da varie tombe.