Ad ovest di Villasmundo, percorrendo la S.P. 95 Villasmundo – Carlentini (facente parte della lunga strada provinciale che mette in collegamento l’area lentinese e quindi Carlentini con la zona industriale del petrolchimico siracusano quindi con Priolo Gargallo) alla nostra sinistra notiamo il rilievo montuoso sulle cui pendici meridionali sorge il centro abitato villasmundese, il Monte Cassarà, raggiungibile rispettivamente dalle Traverse Fontanazzi e Cassarella, poste alla nostra sinistra sulla S.P. 95 venendo da Villasmundo (la prima posta prima di un capannone agricolo, la seconda posta di fianco ad un deposito di marmi), entrambe queste strade conducono alla sommità del Monte Cassarà, contraddistinta da una grossa antenna (molto probabilmente utilizzata per le telecomunicazioni).
Si tratta di un piccolo rilievo ibleo formato da un altopiano interamente ospitante terreni coltivati le cui principali aree sono quelle di Fontanazzi posta a sud est, Alloro a nord est, Nocchiara a nord ovest e Cassarella a sudovest della cima del rilievo che funge da spartiacque dei bacini dei Fiumi San Leonardo a nord e Mulinello a sud poiché qui si originano ad ovest le sorgenti del Torrente Fosso Damiano (affluente del Fiume San Leonardo in territorio carlentinese) e a sud è lambito dall’alto corso del Fiume Mulinello.
Qui vi sono le rovine di insediamenti rurali legati alle attività agricole che da tempi si praticano in questa zona, anche se dal punto di vista archeologico la zona sembrerebbe avere rovine molto più antiche. La rovina più importante è quella dell’antica “Regia Trazzera di Monte Cassarà” che collegava l’area di Villasmundo (quindi l’area limitrofa ad Augusta e al suo porto) a Carlentini (e quindi all’area lentinese e al suo fertile entroterra) che ora viene utilizzata per percorsi naturalistici in bici o a piedi visto che questa “Trazzera” lambisce buona parte della sponda nord della cava del Fiume Mulinello. Dalla sommità di Monte Cassarà possiamo inoltre ammirare un bel panorama dell’area circostante.