*Vittoria, Cava Volpe e rovine varie

Vittoria

*Cava Volpe e rovine varie

Perorrendo la S.P. 5 Vittoria – Cannamellito – Pantaleo in direzione di Catania (SS 514 Ragusa – Catania) e Chiaramonte Gulfi, attraversiamo la piccola Cava Volpe in cui scorre l’omonimo torrente, che più a sud si immette nel Fiume Ippari tra i territori comunali vittoriesi e comisani. Va detto che nella provincia ragusana vi è un’altra cava con lo stesso nome, posta a nord di Ragusa.

Comunque sia la Cava Volpe posta in territorio vittoriese è caratterizzata da pareti basse nel suo tratto settentrionale in cui è posta la “Fontana Volpe” collocata tra i territori comunali vittoriesi e comisani (area ad ovest del ristorante “Villa Orchidea” posto nel territorio comunale di Comiso) per la precisione nella rotatoria tra le S.P. 5 e 4, venendo alimentata a nord dal corso prevalentemente secco del torrente che si originava in Contrada Coffa in territorio di Chiaramonte Gulfi. Il piccolo torrente (con portata idrica irrisoria e quasi in prevalenza secco, con scorrimento consistente di acque solo durante forti piogge) lambisce i Borghi Fontana Volpe, del Vivaio, Orchidea, dei Comisani, Micchichè e Zanghi essendo delimitata da pareti di pietra iblea. La cava viene quindi scavalcata dalla Via Lima cominciando ad estendersi sempre più venendo scavalcata dalle S.P. 5 e dalla SS 115 Vittoria – Comiso. In questo punto posto in Contrada Passo Scarparo la cavità scende verso sud immettendosi presso la “Cava Giardinello” in cui scorre il Fiume Ippari, dando vita all’ampia vallata facente parte del sito ibleo di tipo naturalistico – archeologico della Valle dell’omonimo fiume in cui, a sudest di Vittoria, si immette il Torrente Volpe.

Comunque sia in prossimità dell’intero tratto della Cava Volpe (fino al tratto scavalcato dalla SS 115) vi sarebbero ruderi risalenti ad insediamenti di varie epoche (neolitico – siculi, greco – romani ed altomedievali) di tipo rurale oltre a rovine di tipo rurale (siti sepolcrali? chiese rupestri?) raggiungibili dal tratto scavalcato dalla S.P. 5 tramite brevi sentieri che non sono molto difficili da percorrere. Vi sono anche i ruderi di insediamenti rurali, terrazzamenti e masserie poste in prossimità di questa cavità. Va detto infine che nelle aree a ridosso della piccola cavità (ampiamente antropizzate) vi è la presenza di macchia mediterranea di tipo ibleo.

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