Vittoria, Chiesa e Ex Convento di San Biagio

Vittoria

Chiesa e Ex Convento di San Biagio

Nel vertice meridionale di Piazza Giordano Bruno è posta la settecentesca Chiesa di San Biagio consacrata anche a “Santa Rita da Cascia”, considerata come una delle principali chiese del centro storico vittoriese. Questa chiesa venne fatta erigere nel 1642 (o nel 1654) da emigranti provenienti dalla limitrofa città di Comiso che vennero a stabilirsi nella appena nata Vittoria in cerca di maggiori fortune; infatti questo edificio sacro venne appunto consacrato al “Santo” più venerato dai comisani, “San Biagio Martire” (Patrono della vicina Comiso). La chiesa venne danneggiata gravemente durante il terremoto dell’11 Gennaio 1693 tant’è che fu necessario ricostruirla. Di fianco alla nuova Chiesa di San Biagio (completamente ricostruita nel 1737) venne costruito nel 1732 il “Collegio di Santa Maria”, istituto conventuale che però venne sconsacrato nel 1866 in seguito al decreto di eversione dell’asse ecclesiastico redatto  dall’allora Regno d’Italia. La chiesa rimase chiusa al culto e il convento divenuto sede di un’istituto scolastico (funzione che svolge tuttora). Nel 1949 la chiesa, dopo alcuni restauri, venne riaperta al culto facendo parte della Parrocchia di San Francesco di Paola divenendo particolarmente attiva a Maggio, nel periodo consacrato a “Santa Rita da Cascia”.

Passiamo ora a descrivere la Chiesa di San Biagio e il suo limitrofo convento.

La Chiesa consacrata a “San Biagio Martire” è posta di fronte alla Piazza Giordano Bruno affacciandosi sulle Vie Montebello (facciata principale) e il tratto meridionale di Via Calatafimi (prospetto laterale). La facciata della chiesa del tipo “a torre” è delimitata da due grossi pilastri che ne sorreggono la bella trabeazione merlata sopra cui è posta la torre campanaria. Al centro vi è posto un elegante portale arcuato delimitato da due pilastri a capitello corinzio (abbelliti da bassorilievi di tipo floreale) che sorreggono un elegante timpano spezzato che reca al centro una nicchia (anch’essa arcuata) affiancato da pilastrini sorreggenti un elegante travone sopra il quale è posta la finestra centrale dell’edificio sacro di forma rettangolare. La sommità dell’edificio, che come detto prima è posta su un’elegante trabeazione merlata, forma la torre campanaria che svolge anche la funzione di “frontone” di coronamento. Essa è formata da un corpo avente tredici nicchie arcuate (sette nel prospetto principale e sei in quelli laterali, tre per prospetto) delimitate da otto pilastrini a capitello tuscanico che un tempo ospitavano varie campane; ora l’unica nicchia campanaria è quella centrale. Il prospetto di Via Calatafimi si presenta semplice, con la presenza di lucernari.

L’interno della chiesa possiede un’unica Navata con volta lignea, che risulta decorata con eleganti stucchi dorati. Negli eleganti Altari laterali sono poste varie opere d’arte sacra di cui vanno citate le tele settecentesche raffiguranti “La Sacra Famiglia” (opera del pittore Gaetano Di Stefano di Chiaramonte Gulfi) e “San Gaetano da Thiene” (opera di artista ignoto), un “Crocifisso” ligneo oltre a varie statue di cui quella di “Santa Rita da Cascia” che viene celebrata ogni anno a Maggio nel periodo dei festeggiamenti in onore della “Santa Umbra”.

Nel Presbiterio è posto l’elegante Altare Maggiore sopra cui è collocata la statua raffigurante “San Biagio Martire”; da ammirare anche l’elegante Abside decorata con eleganti stucchi.

L’ex Convento di Santa Maria, oggigiorno sede di un istituto scolastico (sito web icsanbiagiovittoria.gov.it) è posto a destra della Chiesa di San Biagio. Esso presenta un prospetto con uno stile architettonico diverso (tardoneoclassico tendente al liberty) in seguito alla trasformazione della destinazione di utilizzo dell’edificio. La facciata è suddivisa in due ordini orizzontali delimitati da pilastri. L’ordine inferiore presenta al centro un elegante portale arcuato affiancato da cinque finestre rettangolari (due a sinistra e tre a destra, di cui quelle più vicine al portale murate). L’ordine superiore presenta sei eleganti finestre arcuate delimitate da eleganti pilastrini. Un elegante frontone liscio corona la facciata dell’edificio.

L’interno dell’ex convento, anche se adibito prettamente ad uso scolastico, possiede ancora gli ambienti originari risalenti alla fondazione dell’istituto monastico. Possiamo ammirare quello che un tempo era il refettorio e soprattutto il cortile interno che fungeva da “chiostro”.

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